racconto

18 Agosto 2018

Questo inverno è morta la mia mamma. Questa estate ho deciso di viverla a Sirolo, dove passavo le estati con lei quando ero bambina. Non ero più tornata in questi luoghi, eppure immediatamente ho ritrovato familiarità, come se mi aspettassero da sempre. Gli scogli, la natura e il mare mi aspettavano, aspettavano che tornassi per ri darmi la parte di cuore sopita da tempo. Faccio il bagno alla spiaggia Urbani, di fronte ho il profilo del Conero ; mi immergo nelle acque azzurre e lo guardo negli occhi: studio il suo profilo caratteristico e nonostante la spiaggia sia affollata e Read more...

18 Agosto 2018

Gambe piccole e sode ciondolavano accavallate sotto la scrivania: troppo piccola per rappresentare l’ego del Professore, troppo ordinata per raccontare l’anima voluttuosa del Velista che amava nutrirsi di sogni irrealizzabili. Le sue mani, di dimensioni contenute, misurate nei gesti, tamburellavano rigide ai bordi del tavolo, ai lati dell’i-phone dove il suo sguardo sostava fisso, pensieroso. Nel primo pomeriggio, dopo il pasto silenzioso in compagnia della moglie e della figlia, chiuso nello studio dove trascorreva il sacro momento della digestione, circondato da libri ancora da leggere e tesi degli studenti ancora da correggere, sentiva il tarlo di una pulsione incontrollabile trapassargli Read more...

18 Agosto 2018

Gli adolescenti in realtà sono spensierati finché non capiscono che il mondo degli adulti non lo è. Allora non ci resta che calarci in quel piacere e transitare nelle emozioni di quel loro momento, è importante imparare a farlo a quella giusta distanza che permette loro di viverselo pienamente. Le ragazze avevano sempre più entusiasmo nello stare insieme, tra sorrisi maliziosi ed intime confidenze si raggruppavano. I genitori venivano allontanati dalle loro rivelazioni. Quella settimana d’ estate si erano ritrovate in cinque, con la loro freschezza, per divertirsi un po’… Il mare ha un’anima solitaria e sacra, l’accoglienza che regala Read more...

17 Agosto 2018

Francesca è una ragazza bellissima con lunghi capelli neri e due occhi scuri che accompagnano un sorriso incantevole. Da pochi giorni ha compiuto ventiquattro anni. E' piena di amici, grintosa e non si è mai resa conto di apparire agli altri seducente e sicura di sè. Lavora in una compagnia telefonica promuovendo e vendendo contratti ma quell'impiego non le è mai piaciuto. Da un paio di mesi si è lasciata con il suo fidanzato, un coetaneo immaturo che è riuscito a imbalsamarla in una gelosia morbosa derubandole un pezzo di anima. La fine della storia, nonostante sia durata cinque anni, Read more...

17 Agosto 2018

Di quella spiaggia conoscevo tutto. Ogni anfratto, anche il più nascosto. Ma ormai non vedo più le cicche, le bottiglie abbandonate, le infradito rotte e condannate a marcire lì nei secoli dei secoli. Non le palette né i secchielli seminascosti dalla sabbia, non il cappello di paglia volato via, né tantomeno i palloni sgonfi lasciati al loro amaro destino per sopraggiunta inutilità. Non c'è motivo perché io menta in questa storia. Non devo difendermi da nessuno e da nessuna accusa. Non è stata colpa mia. Tuttavia mi va di raccontarla, e di scendere nei particolari perché forse è davvero possibile Read more...

17 Agosto 2018

La pelle sudata e lucida si riflette nella penombra del bagno della spiaggia, l’aria umida e la luce che penetra da una finestrella sopra la porta risalta la dimensione intima dell’ambiente. I miei occhi verdi risaltano sullo specchio mentre mi lavo le mani e sembra che mi chiedano di fermarmi a guardare, io mi affretto e sento che ho paura del mio sguardo ho paura di quello che potrei ammettere ho paura di quello che potrebbero svelarmi. Stamattina siamo arrivate presto alle 9.30 la spiaggia era ancora semi vuota e il mare inaspettatamente agitato e il vento inaspettatamente forte. Dopo Read more...

17 Agosto 2018

Il riverbero del sole faceva scintillare i minuscoli granelli di sabbia, mentre le onde come in un rituale ripetitivo s'infrangevano sulla battigia. I solchi degli ombrelloni apparivano come scacchiere che, di tanto in tanto lasciavano intravedere una formina che i bambini abbandonavano distrattamente. L'aria profumava di salsedine, un vento caldo soffiava dall'orizzonte, in lontananza una navata si stagliava, sembrava immobile, come intrappolata tra le maglie dell'infinito. Una donna fece capolino da dietro uno scoglio, si trascinava a stento, cadeva di continuo stringendo le mani sulla sabbia. Aveva un abito lungo fino ai piedi, bagnato e lacero, sul capo un turbante Read more...

17 Agosto 2018

Adoro girare per le strade semi deserte di Milano, quando mi trovo a doverlo o volerlo fare. Mi piacciono le atmosfere dell'estate, specialmente, quando è appena finito un temporale… Proprio come stasera. L'aria sembra diversa, la mente si ferma, partono gli occhi e iniziano a scrivere...scattano istantanee di luoghi...incontrano sguardi, persone e storie diverse. Passo accanto a tanti estranei e mi capita di pensare a chissà quali e quanti intrecci misteriosi crea ogni giorno il destino. Già...come "banalmente" quel breve incontro di poco fa sulla carrozza della metropolitana. Lui: alto, moro, una barba ben curata che incorniciava un volto dai Read more...

17 Agosto 2018

La luce filtrava fra i rami della magnoglia non ancora fiorita che con le sue foglie verde scuro imprigionava i raggi brillanti del sole e li irradiava per tutto il giardino. Il fico era tronfio.. i rami cadevano al suolo quasi morenti per il peso eccessivo a cui i succulenti frutti lo esponevano, ma ricadendo formavano attorno al dondolo una sorta di grotta, una porta per altri mondi. E in quei mondi avrei voluto sparire. Pensavo col caffè bollente in mano a quanto i miei occhi si fossero di disabituati a vedere .Erano giorni che non riuscivo a guardare fuori Read more...

17 Agosto 2018

Riki non riusciva a smettere di piangere a bordo della strada. Il gattino che giaceva sull'asfalto era lo stesso che con gioia aveva accolto pochi giorni prima a casa sua. Una piccola folla di curiosi lo attorniava; forse per qualcuno di loro poteva sembrare strano che un ragazzo down potesse soffrire così per la morte di un gattino! Fra il brusio della gente si fece largo un signore di mezza età.. Era il guidatore dell'auto che aveva investito senza colpe il piccolo micetto. Si era fermato e colto da un animo nobile si era avvicinato al piccolo Riki.. lo prese Read more...