scrittori
La storia che si inizia a narrare, si premette, è raccontata con lo stile tipico di un autore portoghese premio Nobel per la letteratura. Un romanziere molto amato dal ragazzo protagonista di questo racconto. In premessa, non di meno, è utile descrivere un aneddoto. Un anno dello scorso secolo questo ragazzo si trovava sull’aereo di ritorno dal Portogallo, terra a lui cara e terra in cui vorrebbe un giorno vivere. Ebbene, sull’aereo scorrendo le pagine di Cecità, si trovò a dire alla sua compagna: “ma possibile che un tal autore e soprattutto una terra che ha avuto sommi poeti come Read more...
La natura mi ha regalato una mamma bambina. Si può diventare mamme e non diventare mai troppo sagge, o troppo autoritarie. La perfezione sarebbe una mamma autorevole, ne' autoritaria, ne' troppo accondiscende. Ma la mamma non si sceglie, semplicemente si guarda, quando, nell'età della ragione (forse sei , sette anni) vedi una signora di bell'aspetto, dal sorriso dolce, timida e ritrosa, che ti redarguisce senza troppa convinzione, perché hai perso l'unico ombrello che ti avevano prestato. " Benedetta distrazione! Sei troppo distratta, sempre persa nelle tue fantasie!...." La mia fantasia però mi ha aiutata tanto nel corso della vita, anche Read more...
Il treno letterario che viaggia per le ferrovie della Toscana sta riscuotendo un grandissimo successo. Vediamo tutte le sue nuove tappe dei prossimi due mesi
Sera d'autunno, una donna e un uomo innamorati, corpi intrecciati a vincere il brivido freddo delle lenzuola. Baci, carezze, amore. Uno spermio testardo, veloce, forte, infrange il nucleo ooforo. Moltiplicazione di cellule, blastula, morula, embrione, feto. Nove mesi di lente, progressive, modificazioni. Prende forma il mio cuore, il cervello. Gli arti, prima piccole pinne, si trasformano magicamente in gambe, braccia, mani. Nel liquido tiepido nuoto beatamente. Tu mamma mi nutri con il tuo sangue, uno scambio fantastico che, attraverso il cordone ombelicale, mi lega indissolubilmente a te. Vivo perché tu vivi. Cresco perché tu respiri e mi proteggi. Percepisco suoni Read more...
C’era una volta una fata, vestiva color cielo e danzava di notte sotto le stelle. Era un essere speciale, era sorda. Nei suoi giorni più tristi si posava vicino ad un maestoso albero d’ulivo e piangeva. Pensava al canto degli uccelli che non avrebbe mai sentito, alle canterine voci dei bambini che giocavano nei boschi e alla musica che avrebbe accompagnato le sue danze al chiarore della luna. Piangeva e piangeva, e quel giorno pianse talmente tanto che le sue lacrime inondarono l’albero, quell’amico albero che ad un tratto trasformò parte del suo tronco in un grande, grandissimo orecchio. E’ Read more...
Non tutte le eccellenze della letteratura ritengono le altre sufficientemente meritevoli. Anzi, spesso i loro giudizi sono stati particolarmente caustici e svilenti. Ecco i commenti più taglienti della storia della letteratura
Ciao mamma. Dopo un percorso di malattia lungo e infausto, mamma dolcissima, hai chiuso la partita con questo mondo. Un colpo di tosse violento e inconsueto ti ha portato via l'ultimo respiro con il viso fra le mani di Sofia e io di fianco annichilita e sconcertata, nel vedere la trasformazione del tuo volto addolorato in un'espressione finalmente rilassata e serena, quasi sorridente. Siamo riusciti, poche ore prima, a farti impartire l'Estrema Unzione, così come avevi più volte richiesto quando ancora il tuo intelletto non disertava. Ora mi sento stordita, sollevata e nel contempo amareggiata, ma credo sia naturale. Sono Read more...
Amo odorarlo. Di primo mattino, quando le finestre sono ancora chiuse, le coperte ancora addosso e il caffè ancora da preparare. Amo respirare quando la giornata aspetta di iniziare sotto le coperte come noi . È lì che sento il mio cuore, in quell'istante tutto il mondo è fermo sulla sua pelle , e io l'assaporo. Avvicinò il mio viso tra le sue spalle , un incastro perfetto , le mie guance si adattano perfettamente alle sue forme. Lo abraccio, lo amo, lo odoro. Un odore di buono, un sapore pieno d amore , di nuovo, di mattino. E se Read more...
Quando si arriva alla mia età farsi un esame di coscienza è inevitabile, chiudi gli occhi e cerchi di ripercorrere a ritroso la tua vita, analizzi ogni anno da quando la memoria te lo consente. Cerchi di essere imparziale, non è semplice fare autocritica, ma se vuoi fare un analisi di tutto cio che hai vissuto, degli sbagli fatti, devi cercare di guardarti indietro come fossi un critico cinematografico che dovrà fare una recensione sul giornale che scrive. Di me bambina ho dei ricordi passati in campagna a casa dei nonni circondata, più che da altri coetani, al mio paese Read more...
Cosi era Nina…bella come la primavera, profonda e silenziosa come l’ autunno. Aveva un papà, una mamma e una nonna. Una dolce nonnina tutta bianca che piegata su stessa se ne stava l’intero giorno a borbottare e a lamentarsi di come “questo grande mondo tutto storto va…..!!” Il papà invece era di poche parole anzi, a detto della mamma, parlava quando non doveva. Con cappell e maglia di lana anche d’estate conversava con se stesso a bassa voce . La mamma, piccola e grassa ma bella e buona come l’anguria mangiata in riva al mare, non si curava della vita Read more...