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La mamma bambina – racconto di Silvia Sacco

La natura mi ha regalato una mamma bambina. Si può diventare mamme e non diventare mai troppo sagge, o troppo autoritarie. La perfezione sarebbe una mamma autorevole, ne’ autoritaria, ne’ troppo accondiscende.

Ma la mamma non si sceglie, semplicemente si guarda, quando, nell’età della ragione (forse sei , sette anni) vedi una signora di bell’aspetto, dal sorriso dolce, timida e ritrosa, che ti redarguisce senza troppa convinzione, perché hai perso l’unico ombrello che ti avevano prestato. ” Benedetta distrazione! Sei troppo distratta, sempre persa nelle tue fantasie!….”

La mia fantasia però mi ha aiutata tanto nel corso della vita, anche quando si è trattato dei fare scelte professionali, sentimentali e familiari. Nel momento in cui si trattava di scegliere tra una “residenza protetta” e lasciarti nella casa dove avevi passato quaranta anni con papà e facendoti assistere e assistendoti, senza dare ulteriori scossoni alla tua fragilità accresciuta, a causa degli anni e della tua indole.

Non avresti mai sopportato di condividere con altri la tua intimità, non avresti mai accettato l’amicizia di sconosciuti, perché sei fatta così, piena di paure e ricordi.

Quando ti pettino i capelli, ormai diventati radi, mi accorgo di aver fatto la cosa giusta e sento che sei tranquilla tra le pareti di casa tua, tra i troppi soprammobili , mentre stringi tra le mani, ormai ossute e artritiche, le fotografie in bianco e nero della nostra famiglia, forse non perfetta, ma scrigno della nostra vita.

 

 

Silvia Sacco

 

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