scrittori

11 Novembre 2016

La vita è come una folata di vento, lei va avanti, non si ferma, parte e arriva da lunghi lontani a me sconosciuti. Ed io? Io sto immobile in un luogo qualunque di questa maledetta terra a sopravvivere, lo sento, sto morendo lentamente. Il mio respiro, la mia pelle, tutti i sensi, il mio corpo e la mente, rallentano...Perdo la memoria, ho dolori e la schiena diventa curva. Un giorno con uno stato d'animo misto a rabbia e disperazione urlai fino a quasi spaccare le corde vocali: "Che cosa mi sta accadendoooo!?" In quel momento il vento aumentò, creò un Read more...

10 Novembre 2016

Oggi non è giornata, continuo a ripetermi mentre stiro gli arti snervati dall'insonnia e dal continuo movimento notturno, l’umore è sotto i piedi e cupo come il cielo che sovrasta questo inizio autunno. Fuori piove, l’acqua continua a scivolare sui vetri creando rigagnoli, goccia dopo goccia si posa sul davanzale della finestra. Come quelle lacrime trattenute e infrante a metà tra il cuore e la ragione. Sempre lei, come oggi, quella malinconia senza nome mi pervade avvolgendomi in un’inquietudine che non ha voce, in un sudario di nebbia. Abitudinaria, rigorosa, precisa, caratteristiche indossate come seconda pelle, difficile entrare in quello Read more...

9 Novembre 2016

Ci troviamo nei pressi di una casa sperduta sulla collina torinese, dall’aspetto decadente tanto da fare pensare ad una dimora ormai abbandonata. In essa si dice avvengano  strani fenomeni e si vocifera sia infestata dai fantasmi. Nel salotto arredato con una grande libreria a muro ricolma di volumi ( il ben di Dio dell’umanità) una scrivania in vecchio stile un sofà ed il tipico caminetto si sta proprio verificando qualcosa di strano: dal nulla , come per magia sono comparsi Edgar Allan Poe e Charles Baudelaire. La caratteristica che accomuna entrambi è l’avere condotto una vita  sregolata e piena di Read more...

9 Novembre 2016

Da tempo ormai la invidiavano tutti, con quelle sue scarpe sempre all’ultima moda e gli outfit curati all’eccesso. Col suo fisico longilineo e i suoi capelli biondi, era bella per forza! E gli occhi, anche se celavano mondi oscuri e le ricordavano troppo, erano comunque limpidi contro ogni pronostico. Nulla lasciava trapelare e niente doveva vedersi. Pena la perdita di tutto. Sua madre sostava bocconi sul letto, il respiro pesante. La bottiglia scolata sul pavimento, non avrebbe potuto più nuocere. Almeno, non quella sera. Per un po’ non avrebbe dato segni di vita. Non le avrebbe chiesto niente; ma comunque Read more...

28 Ottobre 2016

Che siate scrittori consolidati oppure autori emergenti, sicuramente a tutti voi è capitato il classico momento del ‘blocco dello scrittore’. Pagina bianca, nessuna parola, nessuna idea

4 Ottobre 2016

Da allora non si erano più incontrati. Trent’anni. Trenta lunghi anni durante i quali le loro vite, come due strade parallele erano state percorse ma non si erano mai più incrociate. A volte in quei trent’anni si erano inviati lettere scritte con una calligrafia minuta e fitta dove si raccontavano solo ciò che l’altro doveva sapere. Lei quando si recava in libreria prestava sempre attenzione agli immensi scaffali di libri per cercare il suo nuovo romanzo. Di fatto una volta trovato, lo comprava, ma poi non sempre riusciva a leggerlo. Quando questo accadeva lo immaginava con il suo cappotto, sempre Read more...

15 Settembre 2016

Si alzò cercando di non svegliare suo marito. Non riusciva a dormire quella notte, ma in realtà, erano anni che non riusciva più a dormire una notte intera. Sperava che quella vacanza con gli amici di sempre, avrebbe potuto servire ad esorcizzare i suoi demoni. Ma la sua anima era comunque tormentata. Aprì, sempre senza fare rumore la sua valigia e in fondo, prese un pacco di lettere. Si infilò in fretta un vestito leggero ed usci. La brezza marina le accarezzò il viso e lei, si diresse sulla spiaggia. La luce della luna, illuminava la sabbia... c'erano ancora i Read more...

14 Settembre 2016

Il giornale lo legge soltanto mio nonno e soltanto per poco tempo, al mattino, mentre beve il caffè; tanto poi, a pranzo e a cena, tutto quello che succede nel mondo glielo racconta il telegiornale. Mio papà, che è più giovane, ha detto alla mamma che lui, invece, il giornale non lo comprerà mai più: “tanto, io, il tempo di leggere un giornale per intero non l’ho mai avuto. Mi basta ascoltare il radiogiornale in macchina, al mattino e alla sera, durante il tragitto casa-ufficio”. E poi, si sa, il giornale è una cosa da vecchi e al mio papà, Read more...

13 Settembre 2016

Era quasi la fine di novembre e nonostante il paesaggio imbiancato dalla brina Amilcare stava percorrendo la vecchia stradina degli orti con i finestrini abbassati. Colpa della pecora che come sempre si portava sul sedile posteriore? Oppure di quella graziosa moffetta a cui aveva dato un passaggio pochi minuti prima? No, il vecchio Fiat 128 aveva i finestrini aperti perché Amilcare adorava quella specie di crepitio che producono gli pneumatici mentre rotolano sulla ghiaia, gli infondevano un senso di tranquillità e sicurezza che solo un'altra cosa al mondo avrebbe potuto eguagliare: riuscire a contare tutte le foglie degli alberi di Read more...

7 Settembre 2016

La signora Pipistrella si chiamava, in realtà, Rossella. Ma siccome la mattina dormiva e la notte scriveva, i bambini del piano di sopra la chiamavano Pipistrella. E lei li chiamava Lucy, da lucertolina, e Oky, da occhioni. Lucy era una bellissima bambina coi capelli lunghi come le fate, che apparecchiava la tavola alle lucertole del suo terrazzo con i piattini e le pentoline delle bambole. Che amava i gatti così tanto che se dicevi gatto lei si metteva a piangere dalla commozione. Oky aveva un potere speciale: si ricordava i numeri di tutto il mondo. Dov'è la pizzeria? In via Read more...