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Vivere o sopravvivere? – racconto di Vanessa Squintu

La vita è come una folata di vento, lei va avanti, non si ferma, parte e arriva da lunghi lontani a me sconosciuti.

Ed io? Io sto immobile in un luogo qualunque di questa maledetta terra a sopravvivere, lo sento, sto morendo lentamente.

Il mio respiro, la mia pelle, tutti i sensi, il mio corpo e la mente, rallentano…Perdo la memoria, ho dolori e la schiena diventa curva.

Un giorno con uno stato d’animo misto a rabbia e disperazione urlai fino a quasi spaccare le corde vocali: “Che cosa mi sta accadendoooo!?”

In quel momento il vento aumentò, creò un vortice intorno al mio corpo e risposte: “Stai invecchiando senza vivere” e andò via, caddi a terra, sulle ginocchia e piansi, battei i pugni fino a far sanguinare le mani, poi alzai la testa, guardai l’orizzonte ed iniziai a gattonare lentamente, senza meta, con due soldi in tasca e sola, ma, era pur sempre un inizio.

Sentii il brivido dell’imprevisto, il sangue scorrere nelle vene, in qualunque Paese capitassi era un divenire continuo in ascesa, una crescita personale gratificante, finalmente mi sentivo viva.

Vanessa Squintu

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