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La leggenda della Formichina Coraggiosa – racconto di Ilaria Reggiani

Allora Tito, sei pronto per le ninne? NO papà voglio giocare ancora!
Hai lavato i dentini? SI…
Pigiamino? SI….
Bravissimo il mio topolino! … Ma io voglio ancora giocare …
Ora mettiti giù perché papà ti racconterà una favola speciale …UFFA.. ma io voglio giocare ancora…PER SEMPRE!!
Mettiti giù vedrai che ti piacerà…
C’era una volta in un luogo lontano lontano in un tempo lontano …molto lontano… una formichina …. Di nome Nina Pesson,
Hai detto Pescion papà?
No ho detto Pessoon .. non abbiamo lavato le orecchiette tesoro…Ma ritorniamo alla storia.. si alla storia.. Anzi No Tito non è una storia .. è una LEGGENDA…
Leggendaaaaa??? Che cosa è una leggenda?
Mhh… un fiore? NO
Una cosa che sia mangia? NO
Un programma TV? NO
Una barbie.. si !! Barbie leggenda? NOOOO!!
Una leggenda Tito è una cosa seria… è una storia straordinariamente fantastica… magica … potrebbe sembrare una storia come tante, una semplice favola… un racconto per finta… in realtà… alcuni dicono che sia una storia vera.. una storia realmente accaduta…
… quando si parla di leggenda nessuno sa con certezza se è la storia è vera oppure no… alla fine del racconto sarà chi la ascolta che dovrà decidere se credere o no, credere che la storia sia accaduta oppure no…anche tu Tito alla fine potrai dire a Papà cosa pensi…
WOW …. Mi piace papà!!! …. Posso restare sveglio fino alla fine?
Certo tesoro… ascolterai papà e vivremo insieme una piccola grande avventura…
Nella mia cameretta papà … un’avventura???
Si tesoro, perché non è il luogo in cui ti trovi che crea l’avventura …
l’avventura è in te, nel tuo cuore che rapito dalla mente vola attraversando luoghi incantati…
ci sono infinite avventure dentro di te figliolo che ti aspettano, devi solo desiderarle, ascoltarle e affidarti a loro …
Dicevamo .. c’era una volta in un luogo lontano lontano in un tempo lontano …. molto lontano, una piccola formichina di nome Nina Pesson.
Aveva degli occhioni grandi color nocciola, un ciuffetto sulla testa color mela verde, ed un buffo nasino che assomigliava ad una ciliegina piccolina un po’ fuori stagione…
Era diversa dalle altre formichine, era forse un po’ buffa e impacciata, tutte le altre formichine la vedevano goffa, sbadata e troppo silenziosa, ma non la conoscevano bene perché Nina era molto timida e preferiva sempre stare nel suo banco a giocare con le briciole di pane che trovava lungo la strada. Quando Nina si sentiva triste o smarrita dopo essere andata a scuola passava a salutare il mare, passando per la spiaggia. Le piaceva arrivare fino quasi toccare il mare. Ed anche se scavalcare quelle montagne di sabbia, anche se era pericoloso arrivare vicino al mare perché lei era piccola piccola, a lei piaceva tanto, si sentiva bene non più impacciata, non più timida,
Era simpatico il mare, faceva sempre un rumore diverso, una schiuma con cui giocare e le portava sempre qualche dono prezioso.. una conchiglia, un sassolino..
Forse, pensava Nina, erano diventati amici.
Ogni giorno prima di tornare a casa da scuola passava a salutarlo portandosi quel regalo che quel giorno il mare aveva scelto per lei.
Un giorno però il mare sembrava arrabbiato, tante onde, tanti sbuffi, ma Nina non capiva il perché.
Si avvicinò si avvicinò ancora per capire cosa volesse dirle, perché era così arrabbiato. Forse pensò era stata lei che aveva sbagliato qualcosa, forse il giorno prima aveva portato via qualcosa che non doveva. ….
Poi… ad un certo punto VIDE e CAPI’…
In lontananza c’era un pesciolino BLU, bellissimo, con punte d’oro e di argento che … povero.. era rimasto incagliato nella sabbia e non riusciva più a tornare al mare.
Nina capì allora che il mare non era arrabbiato, ma voleva aiutare il pesciolino a tornare da lui, a tornare a casa dalla sua mamma.
Nina non sapeva che fare, tutti sapeva che lei era timida, impacciata tutti la conoscevano così nessuno si sarebbe mai aspettato qualcosa da lei.
Poi uno spruzzo del mare la sfiorò e senza pensarci troppo corse verso il pesciolino BLU.
Non sapeva in realtà che fare, non aveva un piano, lei era piccina lui così grande.
Poi un onda si infranse vicino a lei e come se il mare l’avesse spinta a trovare il coraggio e l’ingegno cominciò a scavare nella sabbia solcando la via tra il pesciolino ed il mare, scavava scavava e pian piano il pesciolino muovendosi riuscì a rotolare avvicinandosi all’acqua.
Poi all’improvviso si fermò sfinito ..immobile… sembrava non respirasse più … il mare si fermò anche lui spaventato… il silenzio di pochi secondi sembrava durasse un’eternità …
Nina, passati quei secondi di silenzio non si arrese, si appoggiò al pesciolino e gli disse: non mollare adesso pesciolino blu Hai faticato tanto per arrivare dove sei, sei un pesciolino forte e coraggioso, non ti sei mai arreso vero? e non ti arrenderai nemmeno oggi! Non ti lascerò finché non tornerai al mare, vedrai che insieme uniti saremo più forti , tornerai presto a casa ma non devi mollare!
Il pesciolino aprì gli occhi, guardò Nina.. le sue parole gli diedero le energie e la fiducia di cui aveva bisogno per ritentare.
Il pesciolino riprese a rotolarsi e Nina a scavare anche se avvicinarsi al mare diventava sempre più pericoloso
Anche il mare riprese ad infrangere le sue onde sulla spiaggia sempre più vicino al pesciolino per riportarlo al mare.
Finalmente un’onda raggiunse il pesciolino BLU, lo abbracciò con la sua schiuma, lo avvolse rassicurandolo e lo riportò a casa dalla sua mamma, sfinito ma felice.
Nina era incredula, era stata forte, gentile e coraggiosa, si era scoperta una formichina diversa, diversa da come gli altri la vedevano e diversa da come anche lei si aspettava che fosse. Ora Nina sapeva che poteva essere tante tante cose…timida ed impacciata a volte, ma anche solida, determinata ed impavida come un eroe!
Hai capito Tito? Il coraggio non appartiene solo agli eroi delle grandi imprese…
Il coraggio è nelle piccole cose, andare a scuola il primo giorno, mostrarsi con sincerità agli amichetti, ascoltare le proprie paure perché sono parte di noi…
Ma soprattutto Tito, il vero coraggio è credere in noi stessi, sostenerci proprio come un fan club, come se tu fossi la tua squadra del cuore, non importa la partita persa, sarei sempre un tifoso fedele che ama la sua squadra.
Hai visto Tito anche una formichina piccola piccola può essere protagonista di una leggenda, anche una formichina piccola piccola può avere un cuore grande.
Fermati a guardare anche le piccole cose che incontrerai nel tuo viaggio perché proprio in quelle si nasconde la magia.
Dormi piccolo topolino di papà il domani ti aspetta ed il tuo papà sarà il tuo mare per ascoltarti sostenerti ed incoraggiarti sempre. Fai del tuo meglio e sii orgoglioso di te stesso come lo è il tuo papà.

 

 

Ilaria Reggiani

 

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