estate

9 Agosto 2018

Giugno, dodici giorni di vacanze in Francia , nella dolce e calda Provenza, dove il sole veramente ha i colori caldi e potenti, di quel colore oro, che descriveva e dipingeva sempre Van Gogh. E che dire delle grandi distese a perdita d'occhio dei campi di lavanda,  un vero incanto per gli occhi , un profumo che ti avvolge, sembra l'eternità . E poi l'odore della terra, l'odore della vita. Mi sono piaciuti quei dodici giorni, ho sentito l'estate addosso. Il mio racconto sarà breve ma intenso. Non voglio parlare della gente, voglio solo parlare del calore, dei colori, e Read more...

9 Agosto 2018

Come fa una persona, una ragazza, a vivere in una condizione per cui il suo mondo interiore –le sue fantasie- sia molto più esteso di quello reale? Me lo chiedevo di continuo, quell’estate. Forse la risposta era che succedeva così quando uno passava tutto il giorno in casa, a bollire nel caldo delle pareti gialline, cercando disperatamente occupazioni per il pomeriggio. Pensavo, pensavo e pensavo, e facevo mille cose: leggevo un libro al giorno, con una voracità che non avevo mai posseduto, guardavo serie tv su internet fino a finire i gb del cellulare, gettavo due punti sulla tela del Read more...

9 Agosto 2018

Tanto amorevoli... quanto psico-devastanti ! Le donne. Sabato mattina a dir poco perfetto sull’isola di Vulcano nelle meravigliose nostrane Eolie. Io a mare con quasi tutta la mia famiglia. Ombrellone in seconda fila, ahimè la fantastica cena del venerdì sera aveva determinato il ritardo mattiniero colpevole della perdita di quello in prima fila. Due quotidiani appena comprati, insieme a un settimanale perché non si sa mai mi annoio, uno di questi in mano aperto in seconda e terza pagina. Il mio cappuccino caldo, non più fumante, poggiato sul sospetto di tavolino che avvolge la base dell'ombrellone ben piantato sulla sabbia Read more...

9 Agosto 2018

Due grattacieli, due torri affiancate l’un l’altra. Biancarosa guarda il sole nascere in mezzo a loro, in un umido mattino di fine agosto. La città riposa coi suoi sogni ed i suoi incubi. Biancarosa non  ha dormito tutta la notte. È in fuga dal suo demone. Il sole, misto a residui di moonshine e dub, la intrappola in universo parallelo. Mai l’avvicinarsi dell’autunno era stato così pesante. Lentamente inizia a sussurrare una canzone d’infanzia. Un po’ canta la sua storia, un po’ canta quella notte. Solo per certi versi sente che è sua. Ma non importa, il volume cresce, accarezza Read more...

8 Agosto 2018

Stamattina, prendendo il treno, ho pensato a Teresa. Come un altro paio di barboni, viveva al terminale della ferrovia della Circumvesuviana, vicino porta Nolana. La settimana scorsa, passando alla stazione non l'ho vista. Ho chiesto informazioni a un addetto alla biglietteria. Era mezzo assonnato e cazzeggiava con lo smartphone. Ha sbadigliato e, continuando a scorrere le notifiche sul cellulare, mi ha comunicato che se proprio ci tenevo, l'avrei trovata all'ossuario comunale. Stava lì già da una decina di giorni. L'avevano trovata all'alba, riversa a terra. Aveva gli occhi spalancati e l'espressione fissata in una smorfia di dolore. Non respirava. "Qualcuno Read more...

8 Agosto 2018

L'estate del 2003 è stata tremenda, praticamente un'agonia afosa che durò mesi; faccio il portalettere e girare per ore con il casco in testa era un vero e proprio tormento; recapitavo la corrispondenza in una zona malfamata di Padova, via Anelli, dove si trovava un complesso di sei condomini di 50 appartamenti ognuno, palazzoni abitati esclusivamente da immigrati di varie etnie. Ne ho viste di tutti i colori, lo spaccio di sostanze stupefacenti era pressante e le risse all'ordine del giorno; in quella torrida estate, quando arrivavo nel luogo ero madido di sudore a tal punto, che se fossi appena Read more...

8 Agosto 2018

Ecco,ci ritrovavamo come sempre tutte insieme per trascorrere la nostra vacanza estiva in quel luogo a noi tanto caro. Io e le mie amiche,Giulia e Lucia,con le nostre rispettive famiglie,come ogni anno in agosto. Quel pomeriggio c'incontrammo allo chalet della spiaggia e,tra un gelato ed una bibita,commentavamo allegramente le estati passate. "Ricordate ragazze quel biondino dell'anno scorso ?" - dissi ridendo. "Sì,sì" - risposero entrambe ammiccando tra loro. "Ti piaceva,o sbaglio ?" - esordì Giulia sorridendo. "Sì,un po’ ..." - ammisi io e continuai - " In verità,quest'inverno ci siamo sentiti e ci siamo anche ritrovati su Facebook e quindi…” Read more...

7 Agosto 2018

      Le 7.00 del mattino, il ticchettio delle ciabatte sull’asfalto, il cinguettio che li accompagna, il garrito dei gabbiani, intrepidi vivono l’inizio di un nuovo giorno. Tutto prende vita nell'incantevole paesaggio del Circeo. Il fresco e il caldo del mattino, in un unico amplesso inebriava il suo corpo colorato dal sole di quei giorni.  Rigonfiava i polmoni di aria fresca e pulita, fuori le preoccupazioni, i suoi passi e la meta di godersi l’atmosfera del mare, il silenzio, la tranquillità mattutina.  Tutto in un incantevole scenario, una gestalt cosmica di bellezza. Ogni suo respiro aveva un senso, poi Read more...

7 Agosto 2018

Tbilisi la capitale della Georgia era una città meravigliosa… era incastonata sulla roccia, aveva casette di legno tutte colorate, con le verande, le finestre intarsiate e le strade piene di ciottoli. Da una di queste finestre si scorgeva una ragazza che pensava… pensava… pensava… chissà che cosa le frullava in testa. Ecco a voi la sua storia! Carol questo il suo nome, detta Lilì, nasceva l’8 agosto del 1955 a Tbilisi in Georgia dove è sempre vissuta. Figlia di un cantastorie di nome Noah nato il 16 febbraio del 1935 a Tbilisi in Georgia e, di una costruttrice di canestri Read more...

7 Agosto 2018

  L’estate per me è sempre stata la casa dei nonni sul lago. Quando ogni anno si ripresentava la fine di giugno sapevo, fin da piccola, cosa mi aspettava: in un paio di giorni la casa si riempiva di valigie aperte e strabordanti vestiti, e vedevo mia madre agitarsi per tutte le stanze in preda a una frenesia che si sarebbe placata solo a bagagli completati. Il rituale era sempre lo stesso: la grande borsa verde si riempiva dei suoi vestiti, in quella blu ficcava in tutta fretta qualche bermuda per mio padre e poi due grossi zaini erano adibiti Read more...