estate

16 Agosto 2018

Ho appena bevuto un caffè: direttamente dalla moka, freddo, amaro. Ieri era il 14 giugno, un giorno che vuol dire tanto, e ora ho capito perché da ieri mi sento come in superficie…sospesa. Il sapore del caffè oed il caldo mi hanno fatto ricordare…”Al termine di una giornata con operazioni (quasi mai con meno di sei zeri) chiuse con successo o di progetti centrati, spesso si usciva. Se si era fortunati nei giorni estivi si sentiva il maestrale nei capelli e l’aria salmastra che ti facevano vibrare di vita. Gli uomini erano in maniche di camicia e le donne avevano Read more...

15 Agosto 2018

Trovare un termine esatto per definire questa estate mi risulta estremamente difficile. Forse anomala, come un'onda che improvvisa ti sommerge e scombina il calmo movimento del tuo mare. Oppure catastrofica, come un terremoto che ti scuote dalla punta dei piedi fino al minuscolo capello che ti sta spuntando in testa...Sì, catastrofica è la parola giusta, quella che appena la pronuncio mi fa piombare in uno stato di catalessi che mi costringe ad aprire il frigo e strafogarmi di gelato che placa quel "non so cosa" che va su e giù dallo bocca dello stomaco al cervello. Se non fosse che Read more...

15 Agosto 2018

Il vento sferzante colpì in pieno il viso di Lea, costringendola a stringersi nel cappotto. Nonostante la sciarpa che le copriva il viso per metà, sentiva il freddo penetrarle la pelle. Ogni mattina usciva di casa molto presto per lavorare ad un progetto che doveva esser pronto per la fine del mese nello studio fotografico, prestatole da un suo amico che era partito per la luna di miele. La metropolitana era gremita dai soliti pendolari mattinieri. Erano più corrucciati del solito per via del freddo, annunciato dalle previsioni meteo con largo anticipo. Lea trascorse il quarto d’ora che la separava Read more...

14 Agosto 2018

Ore 18.00, ultimo giorno di lavoro, controllò la scrivania dettagliatamente, non era maniaca dell’ordine, però come ogni estate, la sera della chiusura, verificava minuziosamente tutto quello che la scrivania portava, schermo pulito, profumatore, fotografia di famiglia, pile di cartelline, agenda, matite e penne. Poteva chiudere. Chiuse la porta della sua stanza, due giri alla porta dell’ufficio e si ritrovò fuori, in mezzo ad una calura insopportabile. Non aveva programmato nulla, per lei ferie erano riposo, letture, mare. Il suo mare. E fu, così che decise di fare una puntatina di due giorni, nella sua spiaggia del cuore. Buttò nel trolley Read more...

14 Agosto 2018

Bianca se ne stava accovacciata sul marciapiede del molo con le ginocchia sotto il mento, il viso rivolto al cielo con gli occhi chiusi a godersi  tutto il sole che la scaldava. “Ciao! E’ molto che aspetti?”  Si voltò al saluto di  Leo che veniva verso di lei con il suo passo lungo e irregolare,  con gli occhi abbagliati dal sole subito non vide niente, solo una figura chiara, poi dopo qualche secondo riuscì a mettere a fuoco l’immagine.  Sentì un tonfo dal petto arrivarle in gola, come sempre quando lo vedeva . Dio quanto lo amava! Se solo lui Read more...

13 Agosto 2018

Martedì 31 luglio 2018 Neanche stanotte si dorme! La sveglia segna le 4.10 della mattina. Mi giro e mi rigiro nel letto. Anche oggi non c’è verso di fare un bel sonno. Ormai sono giorni che questa storia si ripete. Mi succede sempre cosi quando devo andare in ferie. L’ultima settimana sono in preda all’ansia, mille pensieri mi si accavallano in testa, tante cose da chiudere prima del meritato riposo ma così poco tempo per riuscire a farle tutte. In più il caldo opprimente non aiuta, l’umidità non è mai stata a tassi così elevati. Sono un bagno di sudore! Read more...

13 Agosto 2018

Una folata di vento improvvisa fece volare via il cappello di paglia di Gaia. Stava passeggiando sul lungomare raccogliendo conchiglie tenendo per mano la sua mamma. Aveva quattro anni, ma era molto sveglia per la sua età. Indossava delle scarpette di stoffa rosa per proteggere i suoi piedini sensibili dalle conchiglie scheggiate, ma la facevano anche camminare in modo buffo. Il cappello di paglia poi era notevolmente più grande della sua testa e le impediva la visuale completa di quella spiaggia stupenda. -Mamma, che cos’è quello?-chiese la bimba piegandosi per osservare meglio una piccola tartarughina che zampettava sulla sabbia rovente. Read more...

12 Agosto 2018

“Avevo la convinzione che d’estate la vita si rinnovasse”, F.S.Fitzgerald. Questo è il post che saluta la mia giornata stamattina, appena mi sveglio e a tentoni raggiungo il telefono sul comodino. Ecco l’azione che svolgo tutti i giorni, gli occhi mezzi chiusi, prima di rendermi conto di essere ancora al mondo. Prendere in mano il cellulare nella segreta speranza di aver ricevuto chissà quante e quali notifiche sui social, “like” alle mie foto, mail importanti oppure quel tanto agognato messaggio. Gesti lenti e scoordinati di chi si è appena svegliato, accompagnano questo momento paragonabile allo stato in cui si sta Read more...

9 Agosto 2018

Marta era una fanciulla come tante. Quando iniziavano le vacanze estive, il suo più grande desiderio era quello di  poter  trascorre un mese a casa dei nonni materni. Abitavano in un piccolo paesino della Sicilia. E negli anni ottanta mancava tutto; c'erano pochissimi negozi e l'unico svago per gli abitanti, nelle lunghe e afose serate, erano le  passeggiate lungo  il corso principale che univa il piccolissimo centro alla periferia che in quegli anni andava espandendosi generosamente. Era gente umile, contadini dal cuore grande. Quando Marta arrivava in paese, tutti sapevano. I nonni da giorni iniziavano con i fervidi preparativi, e Read more...

9 Agosto 2018

Se ne stava appoggiato allo stipite della porta con una tazza di caffè fumante in una mano e una sigaretta nell'altra. Quelle giornate di luglio erano sempre un po' fresche quando il sole cedeva il passo alla notte. Si aspettava di trovarla seduta sul dondolo nel portico con le ginocchia al petto, gli occhi attenti sulle pagine del romanzo rosa di turno. E, invece, era lì sulla spiaggia, lo sguardo rivolto all'orizzonte e i lunghi capelli castani mossi dal vento. Giocherellava con la sabbia, affondando le mani in profondità e facendole riemergere lasciando cadere i granelli. C'era qualcosa di magico Read more...