Sono stati gli articoli più letti quest’anno: parliamo delle curiosità e delle news legate alla lingua italiana, in costante evoluzione e spesso “messa in pericolo” da neologismi e termini stranieri. Se durante l’anno vi fossero sfuggite alcune di queste curiosità, ve le riproponiamo da leggere con calma mentre siete in vacanza. Un modo anche per riflettere sullo stato della lingua italiana oggi.
“Perché diciamo così”, il libro sull’origine e sul significato dei modi di dire
Scopri perché utilizzi le frasi fatte, grazie al libro di Saro Trovato, fondatore di Libreriamo, in cui 300 modi di dire non avranno segreti
Le parole che in italiano hanno due significati opposti
Che la lingua italiana non sia semplice, ormai è riconosciuto da tutti. Forse non tutti sanno che c’è un fenomeno chiamato enantiosemia (deriva dal greco enantíos “contrario”, e semia “segno”) che delinea tutte quelle parole che indicano una cosa e il suo esatto opposto.
15 espressioni in latino che usiamo ancora oggi
Un italiano su 2 bocciato in cultura generale. Ecco i 5 errori più clamorosi
“L’urlo di Munch”? Un film di Dario Argento. Dove si trova il “Cenacolo” di Da Vinci? A Roma, vicino al Colosseo. Un italiano su 2 (52%) si scopre “ignorante” in materia culturale e commette gaffe e strafalcioni da incubo. Ma per quale motivo gli italiani non conoscono la storia dell’arte o la letteratura?
Le parole più difficili della lingua italiana
Da “callido” a “lalofobia” ecco un elenco dettagliato di alcune delle parole più difficili della lingua italiana, che in alcuni contesti può tornare utile conoscere.
I 10 errori grammaticali più comuni tra gli italiani
Strafalcioni da Oscar, supposizioni imbarazzanti e convinzioni infondate, oggi ben 7 italiani su 10 (71%) litigano con la grammatica e commettono errori inquietanti nello scritto, ma anche nel parlato. Una problematica frutto dell’abuso di internet, che ha reso gli italiani incapaci di scrivere e di formulare a volte un ragionamento sensato. “Qual’è”, “pultroppo”, “propio”, “avvolte”, “al linguine” senza dimenticare gli imperdibili “c’è ne” e “c’è né”, gli errori degli italiani variano dall’apostrofo (45%), al congiuntivo (34%) fino alla punteggiatura (31%). Ma come si può affrontare la problematica della grammatica in Italia? Leggere con regolarità (76%), scrivere a mano (43%) ed evitare neologismi nel parlato (35%) sono alcuni dei segreti per migliorare.
Le 22 parole più strane della lingua italiana
La lingua italiana ha un fascino particolare, non solo per la sua musicalità ma anche per la ricchezza di lessico ed espressioni. Esistono alcune parole infatti che possono essere definite “strane” e di cui spesso non si conosce il significato. Ecco una lista di parole da scoprire
Si dice “per cui” o “perciò”? L’errore da non commettere
“Fare un volo pindarico” è un’espressione che usiamo spesso per indicare quando si passa da un argomento a un altro senza un nesso logico. Così se l’immagine del volo restituisce con evidenza il concetto, non altrettanto possiamo affermare del termine “pindarico”. Infatti, quanti di noi conoscono davvero il significato e la storia di questo particolare modo di dire?
Chi sono i congiunti? Ecco il significato della parola
I proverbi e i modi di dire sessisti nella lingua italiana
Gli stereotipi sessisti sono evidenti non solo nei gesti quotidiani, ma emergono chiaramente anche nel lingua italiana: ecco alcuni esempi.
Perché si dice “fare le cose alla carlona”?
“Fare le cose alla carlona” si utilizza per indicare quando le cose vengono fatte senza cura, in modo superficiale e sbrigativo. Ma per conoscere l’origine di tale espressione, bisogna andare indietro, molto indietro e tornare ai tempi del Sacro Romano Impero, quando a regnare era l’Imperatore Carlo Magno.
Se stesso o sé stesso? Cosa dice la lingua italiana
Qual è la corretta forma grafica: se stesso o sé stesso? Analizziamo brevemente gli usi delle due forme anche attraverso precedenti illustri. Si tratta di uno di quei dubbi che sorgono quando si scrive e allora si interroga chi si ha vicino per avere conferma se si scriva se stesso o sé stesso. Facciamo un po’ di chiarezza.
9 affascinanti parole giapponesi che in italiano non esistono
Qualche tempo fa Elias Canetti faceva notare quanto misterioso sia il fatto che al mondo esistano lingue diverse: “vuol dire che per le stesse cose ci sono nomi diversi; e questo dovrebbe far dubitare che non siano le stesse cose”. D’altra parte, come dice George Steiner, una lingua è un modo di intendere il mondo, un modo di guardarlo. Avere la capacità di chiamare con una sola parola un momento, un’azione, un gesto, uno stato d’animo, significa prima di tutto riconoscerlo e dargli un certo peso. L’italiano, per esempio, ha diverse parole che ci invidiano in tutto il mondo. Oggi vi proponiamo nove parole giapponesi che nel nostro vocabolario non esistono.