Caro, ti scrivo
Cara mamma, Penso spesso a te, a noi. Penso a tutte le volte che mi hai detto "quando sarai madre capirai", penso a quel viaggio che tanti anni fa abbiamo affrontato insieme in cerca di una vita migliore, penso ai prenzi e alle cene veloci perché dovevamo tornare al lavoro, penso a tutti i problemi affrontati insieme, quelli a cui hai sempre trovato una soluzione, penso ai pianti e alle risate che ci siamo fatte insieme, penso a tutte le volte che sei stata presente anche in silenzio. Ora ci sono oceani che ci dividono e anche un paio di Read more...
Carissimo Enrico, vorrei utilizzare questa forma di comunicazione cosi antica per te e la tua generazione, ma cosi bella, calda, personale, dove anche la grafia trasmette gli stati d'animo che provo mentre ti penso e ti scrivo. Scrivere per me questa lettera, è un piacer talmente immenso che la sensazione che provo è quella di un cuore che sta scoppiando di felicità. In un mondo frenetico dove si comunica solo con mezzi elettronici, voglio dedicare parte del mio tempo a te, la persona più cara e che amo al di sopra di tutto e di tutti. Ho avuto la gioia Read more...
Monday March, 20 Sto qui a temperare matite, molte cose da fare come vedi … E ho pensato di scrivere il diario di questa settimana. Come le adolescenti. Non per fartelo leggere ora, oh no Dopo, per dopo, forse, per quando me ne sarò andata. Perché non ora? Perché rischio di perderti senza averti mai avuto. Ho dormito stasera, un paio d’ore e ti ho sognato. Anzi no, ho sognato le tue mani. C’era freddo al risveglio e non so come passare le serate. Ho preparato la cena, risotto, ho stirato, ho messo il pigiama in valigia. Follia, dirai. Certo, Read more...
Caro J, Domenica è la parte della settimana che mi pesa di più, la malinconia è più brutta e non vedo l'ora che sia Lunedì per studiare, per riempire la testa di cose, perchè non voglio pensare a te. Non è che questo giorno è peggio degli altri, ma è perché in nostri vecchi giorni, sapendo di questo, facevi la Domenica meno noiosa. Ora tutto è tornato alla normalità. C'è silenzio e città vuota. Dove sono tutti? E soprattutto, dove sei? Quando eri in giro non c'era il silenzio. Non questo silenzio. C´era le tue fantasie e storie, e anche Read more...
MILANO - Giuseppe Gregorio morira’ il 6 Novembre 1917, a 34 anni, a causa di una larga ferita alla coscia per una scheggia vagante, all’indomani della disfatta di Caporetto di cui si avvertono gli echi nelle ultime lettere. Nel giorno stesso della sua morte non manchera’ di scrivere una rassicurante lettera alla moglie, dicendole di stare tranquilla che tutto si stava risolvendo per il meglio, ora che si trovava in Ospedale. Una testimonianza unica in un periodo di grande difficoltà per le forza armate italiane. Scopriamola grazie a al blog Poesie di Triestino Cortesi. "Carissima Diva, Ieri sera con l’ultima Read more...
6/10/1996 E' arrivato l ' autunno... sono piu' sola. Mi manca l'amore premuroso sottile di cui solo tu papà eri capace. E' un distacco doloroso, lacerante. E' un amo che ha catturato la mia anima... tira e la lacera. Non ero pronta a questa separazione mi manchi mi manchi tantissimo tra qiueste trame di silenzio , io ti sento si riesco a sentirti. So che ancora sorreggerai il mio cuore sarai almio fianco... non mi farai sbandare. Non ci sei più ho visto l'assenza della morte sul tuo visoma non è stato quello un ostacolo perchè in te ho ancora Read more...
31 Ottobre 2006 Questa è la mia lettera per te. La lavatrice sta macinando il lavoro di mezzogiorno e io posso scriverti, nel suo silenzio di rumore che gira. Tra poco sarà di nuovo il tuo compleanno e so già che non sarò capace di dirti nient’altro che un tanti auguri stretto tra i denti, volatile come una ruota di fumo davanti alla finestra aperta. E’ così difficile rallentare le vecchie abitudini. Tu sarai lo stesso di sempre e mi risponderai grazie con quella finta distrazione che ti accompagna ovunque, girovago dentro casa, appoggiato per sbaglio allo stipite di una Read more...
E tu che giorno sei? Passano i giorni E sono tutti uguali Non li distinguo più Un giovedì che sembra un sabato La domenica diventa un lunedì Resta il fatto che come ti dicevo Giusto l'altro giorno O forse tre giorni fa Oppure era la settimana scorsa? Ecco vedi non ricordo più che giorno era Da un po' di tempo a questa parte Tutti i giorni sono uguali Tutti i giorni non son giorni Sembra ieri forse oggi Tutti i giorni senza te Io Non so, non sono in me E tu senza di me che giorno sei?
Caro Vecchietto Ti ricordi di me? Ti ho sempre chiamato così nonostante avessimo solo sette mesi di differenza. È passato un anno e un mese da quando ho deciso di lasciarti libero, e solo ora mi rendo conto di non averti mai chiesto cosa ne pensassi tu. Caparbia come sempre mi sono imposta, ti ho detto ciò che pensavo e tu l’hai accettato, si, ma qual era il tuo punto di vista? La pensavi come me e non hai detto niente per semplificare le cose? Oppure ti ho strappato il cuore in decine di pezzi e non hai avuto la Read more...
Mio caro, stavo pensando a come possa essere strana la vita. Se non mi colpisce in viso sembra che non venga coinvolta da nulla, ma allo stesso tempo mi immergo in tutto. Tralasciando il fatto che il mio tutto sei tu, che ho sprecato momenti preziosi inutilmente quando potevo dirti che grazie a te, ho dimenticato il mio passato, imparando peró dai miei errori. Ho capito che ci sono persone talmente meravigliose che cercano una via d'uscita dalla sofferenza, dicendo di non amare nessuno ma vivono per gli altri e infine mi sono resa conto, sempre e solo grazie a Read more...