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Lettera di Marimilia Gastone

6/10/1996

E’ arrivato l ‘ autunno… sono piu’ sola.

Mi manca l’amore premuroso sottile di cui solo tu papà eri capace. E’ un distacco doloroso, lacerante.

E’ un amo che ha catturato la mia anima… tira e la lacera.

Non ero pronta a questa separazione mi manchi mi manchi tantissimo tra qiueste trame di silenzio , io ti sento si riesco a sentirti. So che ancora sorreggerai il mio cuore sarai almio fianco… non mi farai sbandare.

Non ci sei più ho visto l’assenza della morte sul tuo visoma non è stato quello un ostacolo perchè in te ho ancora intravisto la vita l’amore grande che aevi tu per la vita.

Papà carissimo ti ho amato tanto e sempre ti amerò il tempo non cancellerà la tua voce il tuo dolce sguardo umido d’amore.

Io sono e tu sei in me continuo a filare la tua sensibilità come seta. Ancora ti comprendo e ti ascolto.

L’esempio più delle parole è indelebile mi spingi a vivere con l’onestà e la sottile invisibile sensibilità che mi hai trasmesso senza parole. Rivedo in me la somiglianza fisica e gestuale.

Oggi come da bambina mi sento la tua regina. Grazie per l’ importanza delicata e profonda che hai saputo donarmi Grazie per le giornate piene di sole per i progetti per l’amore che hai dato alla mamma grazie per i tuoi bellissimi occhi verdi… sul mare diventavano azzurri!!!!!

Insieme riuscivamo a percepire l’ invisibile vedevamo cose che pochi vedono… tutto questo faceva soffrie… forse… ma anche gioire.

Ora sei nell’aria che mi sfiora ed è teatro delle nostre intese. Papà rendi suadente il dolore che provo per la tua assenza… vedi questo eri… sei tu… un grande alleato un signore dell’anima.

La tua amatissima Mimina

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