Lettera di Candida Proietti
Sabato sera Amato Vento del Nord tu che sei lontano, lontano non dal mio cuore che si incrementa della tua apparizione nella scia del domani,
Sabato sera Amato Vento del Nord tu che sei lontano, lontano non dal mio cuore che si incrementa della tua apparizione nella scia del domani,
Caro Amore mio, ti dono il mio saluto anche in questo nuovo giorno. Ancora una volta il sole è sorto perché io ricerchi te e
Cara me stessa, mi rivolgo a te con un metodo poco convenzionale oggi. Con una lettera. Fisso i miei pensieri su carta, fingendo che tu
Caro L, Hai bisogno di qualcuno che lotta ogni giorno per te e che sa come gestire i tuoi disturbi di personalità, senza essere massacrati
Cara Honey, parliamo praticamente un giorno sì e l’altro pure e quindi perché scrivere una lettera? Ti rispondo io, le parole possono essere perdute nel
Amore mio, che tu sia maledetto. “Esisti solo tu, fidati di me”, dicevi. L’ho fatto. Sono andata contro il mio istinto, contro il buonsenso. E
Caro nonno, la nonna, oggi, doveva cambiare le lenzuola. “Il materasso è pesante,” mi ha detto. “Aiutami tu, per favore”. Quando abbiamo finito ed è
Caro P, Mi hai detto: “Non ti sento mai tutta mia” e c’era rimprovero nella tua voce, come stessi accusandomi di volerti sottrarre a forza
Lettera a una persona che non c’è più ma che resterà sempre nel mio cuore: Caro P., ti scrivo dallo stesso punto in cui ti
Mia dolcissima Roberta, quando ci siamo scritte l’ultima volta? In quale anno finì la nostra corrispondenza? Si, non fu per nostra scelta, nessuno ci avvisò…