Salvatore Galeone
Sanremo, 16 gennaio 2065 Carissima Silvia, ho deciso di scriverti questa lettera al compiere del mio novantesimo compleanno, per dirti ciò che l’esperienza e la vecchiaia mi hanno insegnato. Ormai mi restano pochi giorni di vita, perché il tumore ha lentamente consumato il mio corpo fuori e dentro, ma sono contenta così perché il cervello mi ha funzionato fino all’ultimo e ho potuto pensare, pregare e riflettere e perché mi sono potuta preparare: del resto per una persona, che ha sempre pianificato la sua vita, non è difficile ORGANIZZARE la propria morte. Era quello che desideravo: il mio terrore sarebbe Read more...
Caro Renato, figlio mio, ti scrivo una lettera pur non sapendo dove spedirla. Credimi, io e tua madre ti cerchiamo ogni sera tra le stelle, è difficile capire quale ti nasconde, forse siamo stanchi, forse troppe luci perse nello spazio misterioso ci abbagliano, o forse abbiamo solo sbagliato cielo. Sarà che ancora non esisti, ma ci manchi e ti aspettiamo, intanto lei prepara una torta di noci e io ti scrivo per sentirti vicino. Gli amici e parenti ci chiedono di te, molto spesso senza parlare, bastano i loro sguardi, il dottore invece dice che tutto è normale, che la Read more...
Cara Mamma, in occasione del tuo settantesimo compleanno ti dedichiamo poche righe per farti i nostri migliori auguri e cercare di dirti quanto ti vogliamo bene. Davvero ogni anno ha aggiunto una sofisticata bellezza al tuo viso e alla nostra vita e ogni giorno il tuo sorriso è diventato un abito che indossi malgrado tutto e da sempre quel magnifico sorriso ha veicolato tutto l’ amore del mondo verso di noi. Noi non abbiamo l’ambizione di aver potuto colmare le mancanze della tua vita, abbiamo solo la consapevolezza di aver fatto meglio che sapevamo e sempre il possibile per cercare Read more...
Una Lettera? Sì...una lettera per Te, stellina. Una di quelle che si scrivevano una volta, di quelle che ti emozionavano appena avevi tra le mani la busta e spiegavi i fogli in essa contenuti, sentivi la consistenza della carta tra le dita, il profumo che emanava. Ti tuffavi tra le parole vergate a mano e subito era favola.. E ora, dopo tanto tempo riprendo in mano carta e penna, accantono gli orpelli elettronici quotidiani e lascio che la mano scorra, guidata dal cuore. Così, mi ritrovo a scrivere di Te, di Noi, a fissare le istantanee che hanno dato vita Read more...
Cara Nonna, oggi i tuoi occhi stanchi fanno fatica a leggere quello che ti scrivo, quegli occhi così profondi che hanno visto tanto ed hanno tanto da raccontare. Ti scrivo per dirti la donna meravigliosa che sei stata, di quanto la tua dolcezza, la tua generosità e la tua conoscenza siano state così preziose per me. Tu che hai affrontato tanto nella tua tua vita, dalle più brutte paure e sofferenze come la guerra, alle più belle emozioni come diventare prima madre poi nonna, una splendida nonna che oggi quasi centenaria sta svanendo piano piano, ma che continua con la Read more...
Caro mio Angelo, in realtà non c'è un giorno in cui non parliamo, ma come sai, di tanto in tanto sento il bisogno di metterlo nero su bianco. Da sette anni a questa parte, non potendoti vedere non ho fatto altro che chiudere gli occhi ed immaginarti qui, sempre accanto a me. Credevo non sarebbe mai stato possibile ed invece nel giro di qualche anno è diventato tutto realtà. Un vero e proprio incubo, diventato realtà. Sentirsi impotenti davanti ad un qualcosa che non vedi ma sai che c'è e soprattutto sai che è più grande di te, di me, Read more...
È difficile abituarsi all’assenza. Si dice che quando qualcosa o qualcuno ci manca si senta un vuoto. Io questo vuoto non lo sento. Sento un peso. Un nodo. Una corda che mi stringe la gola. È assente colui che non c’è. Colui che ci strappa le forze. Colui che è lontano. A volte anche colui che è fisicamente vicino. Sono ancora qui a scrivere qualcosa per te e non so nemmeno se leggerai mai queste poche righe. Ho perso la capacità di esprimere a parole quello che sento, ciò che provo. Per me parlano le lacrime. Mi ritrovo spesso a Read more...
Caro, ti scrivo Ormai sono passati quattro anni da quando hai cambiato residenza, sembra ieri, eppure sento ancora il tuo profumo di borotalco tra le stanze, chissà se ancora lo utilizzi, o magari hai cambiato fragranza.. spero comunque di no! perché ogni volta che ti penso mi viene in mente "quel profumo" .. sai l'altro giorno al supermercato ho visto sopra uno scaffale la boccettina che ti piaceva tanto, quella con la mamma e il bambino .. allora l'ho acquistato, si lo so che è una pazzia perché non mi riporterà indietro te.. però ammetto che a volte ci spero. Read more...
Caro Yoshi, Grazie per la tua ultima lettera. Come al solito l'ho molto apprezzata. Il cielo di Cracovia era trasparente e freddo come una lastra di vetro oggi. Mi è venuta quasi voglia di accarezzarlo, per sentire il solletico alle mani. Sono riconoscente ad ogni giornata di sole. La luce è così dolce, cade e si adagia su ogni oggetto con la delicatezza di un petalo, avvolgendo il mio mondo in un abbraccio morbido, percorrendo i contorni delle cose con dita infinitamente amorevoli. Com'è il tempo da voi a Londra? Ricordo Londra come un enorme gomitolo di piombo, intriso di Read more...
Eccomi Antonio, questa volta ce la faccio , ti scrivo davvero . Questa volta ho deciso che andrò fino in fondo . Tu ti chiederai il perché , dopo tutti questi anni . Perché qualcuno ha detto che le lettere fanno più bene a chi le scrive che a chi le riceve . Ed io ne ho bisogno . Ancora , adesso . Da dove comincio ? Dalla fine , dal nostro addio . Se c'è stato un addio non c'è più una speranza . Ma il modo in cui ci siamo detti addio...è quello che non ho mai accettato Read more...