racconto d’estate

6 Agosto 2018

    Non giocava a pallavolo. Piuttosto respingeva la palla lontano da sé con un malcelato moto di fastidio. Ma faceva parte di un cerchio. E un cerchio è perfetto, completo, solo nella sua intierezza. Se uno dei suoi raggi si piega o si spezza è l'insieme che ne risente, alterandone profondamente la natura. Ma a lei sembrava non importare nulla di tutto ciò. L'altra veleggiava verso improbabili coste lontane su un materassino giallo fluorescente. Cordonata, o forse meglio circondata, da placidi gabbiani. Che, quatti quatti, le si avvicinavano con fare fintamente indolente. Pronti a piluccarne le carni al suo Read more...

6 Agosto 2018

“Vieni più vicino. Lo senti come batte? Sta tutto qui il segreto, in un battito di cuore”. Anna sospirò al pensiero di che cosa l’avesse spinta a tornare in quella casa dopo tanti anni; a tirare fuori dal cassetto della scrivania dei suoi genitori la piccola chiave rossa usurata dal tempo.  Doveva chiudere un ciclo e adesso era lì, pronta ad ascoltare la voce silenziosa che l‘aveva richiamata indietro, sui passi del ricordo.   Era come se il tempo si fosse addormentato tra le mura spoglie e i mobili coperti da pesanti teli bianchi. Qualche vecchio giornale languiva abbandonato sul Read more...

6 Agosto 2018

L'afa di un pomeriggio d' estate,  mentre  cerchi di dormire, poiché non hai la forza di fare altro, mentre anche l'aria sembra mancare, ferma ed immobile, nell'accecante bagliore d'un sole di fuoco! Solo un rumore, continuo, assordante, che riempie il vuoto bollente, senza tregua, che non ti da respiro! Sono tornate le cicale! Era da tanto che non si sentivano così numerose e ciarliere, o forse nelle altre estati, avevo altro da ascoltare, altro da vedere, altro da pensare. Ricordo i racconti di papà, quand'ero bambina. Le lucciole, che accendevano la  notte col loro bagliore che illuminavano i campi di Read more...

3 Agosto 2018

Forse non sai, lo non ancora del tutto, che con te, nella tua casa, ho vissuto due stagioni e, in un giorno, tutta un’estate. Sono arrivata che era inverno, fuori, ma anche un po’ dentro. Un inverno di freddo confuso, un inverno da lasciare andare, che tu hai fatto sciogliere in fretta trasformando le stelle in primavera. Sono passati i mesi ed io ho continuato ad arrivare su per quelle scale di pietra, di cui ho amato ogni gradino. E con me la primavera è arrivata davvero, con il suo tempo balzano ed ha portato una grossa bufera, per la Read more...

3 Agosto 2018

L'aria condizionata iniziava a farsi sentire creando un cerchio alla testa del povero Andrea. Erano ormai sei ore che stava visitando il museo più importante di Parigi. Tutti i turisti recatesi in quella città lo avevano visto, forse come prima tappa, e, invece, lui, che a nella capitale francese viveva da ormai sei anni, non c'era mai stato. Seppur quasi orario di chiusura vi erano ancora tanti, troppi visitatori nel padiglione "Sully" ( nome che a lui faceva venir in mente una battutta un po' volgare tratta da un video spoletino, sua terra d'origine). Nella sua testa persisteva una fastidiosa Read more...

3 Agosto 2018

  Firenze, mercoledì 1 agosto 2018, ore 10:15. Sto procedendo, in sella al mio fido destriero, sulla ciclabile di lungarno Ferrucci. Una pedalata pigra dà il ritmo ai miei pensieri. Fa già un caldo boia. La culla del Rinascimento è meravigliosa, ma in fatto di clima non esagero se dico, da buona fiorentina, che è una città abbastanza sfigata, soprattutto per le estati parecchio calde e umide. Il solleone agostano, poi, la trasforma in una sorta di foresta tropicale: oltre all’afa insopportabile, pure una quantità gargantuesca di zanzare.   Comunque, tornando a noi, mentre pedalo sul lungarno ho la sensazione Read more...

2 Agosto 2018

Il buio. Da bambino ne hai quasi sempre timore. Di quei falsi timori che senti che puoi, vuoi sfidare. Il buio lo apprendi quasi sempre la prima volta, in casa tua, nella camera da letto dei tuoi genitori o nella tua cameretta. È un timore non pieno, non vero, perché sai che una voce o una mano pronta a stringere la tua saranno più che sufficienti a farlo passare. Non ti sentirai solo, non ti lasceranno solo nel buio. -Per muoverti nel buio, calmo, hai bisogno di stare bene. È una di quelle frasi banali che tra una birra e Read more...

2 Agosto 2018

"Ma perché ci ripenso?" si chiese Giulia. Ma il ricordo non faceva più male era soltanto velato da un'ombra e domani 25 giugno avrebbe sposato Guglielmo e tutto sarebbe cambiato... A quattrocento chilometri di distanza Donato arrancava su per le proprie scale con un ingombrante involucro sotto il braccio. "Chissà perché ho comprato questo quadro?" pensò mentre inspiegabilmente veniva assalito da una strana inquietudine, uno strano malessere. Aprì la porta proprio mentre squillava il telefono. Appoggiò il quadro e rispose. Era Luisa, sua moglie, si sarebbe trattenuta dalla madre ancora per qualche giorno. Si avviò nello studio, quando si ricordò Read more...

2 Agosto 2018

Nella mia lenta deriva penso a cosa era per me l’estate. Una parola magica che racchiudeva in se mille promesse… era il sole che illumina la spiaggia e riscalda la pelle, era la musica di una chitarra che ti suona dentro tutto il giorno, era il rumore e il respiro incantevole del mare, il suo numero infinito di piccole gocce che senti una ad una sulla tua pelle giovane e desiderosa di carezze. Dal mio eremo, in cui, ora, la  mia stanchezza trova rifugio,   penso all’estate come  uno struggente ricordo, qualcosa  che sembra quasi sfuggirmi, non appartenermi più. Ci penso Read more...

2 Agosto 2018

  “Sono gli ultimi giorni per poter prendere in prestito i vostri #libri per le #vacanze estive e poi…la Biblioteca andrà in ferie (faccina con gli occhiali da sole) ci rivediamo il 10 settembre con tante belle novità ( faccina che ammicca)” Scorrendo col pollice la tastiera dello Smartphone rimango pietrificata. Ma come? Chiusa per più di un mese? E poi? cosa vorrebbero indicare quelle faccine ammiccanti e sorridenti? Non c’è proprio niente di divertente nel restare senza libri per più di un mese. Così dò uno sguardo all’orologio, mi sistemo velocemente, guardandomi furtivamente allo specchio, e, dopo aver ritenuto Read more...