estate
“Questa sarà un’estate speciale!” esordisco così, quasi non credendo alle mie parole, che avrei pensato impronunciabili solo qualche tempo fa, di fronte alla prospettiva di una vacanza da passare a casa. Niente mete esotiche, da scegliere puntando il dito a caso sul mappamondo per sfidare la sorte, nessuna serata presa a pianificare viaggi avventurosi dall’altra parte del globo e zero valigie da riempire. Nulla di tutto ciò, quest’estate la nostra avventura la viviamo tra i giardinetti e casa. Con orari ferrei. Al massimo qualche puntatina fuori porta, scegliendo sempre partenze intelligenti per evitare di rimanere imbottigliati nel traffico. “Sei sicuro Read more...
Sera. Lo sa solo perché è tramontato il sole e la luce è quella delle nove estive, nove e mezzo massimo. E’ stata al computer quasi tutto il giorno per lavoro, pure un panino ha mangiato velocemente davanti al pc. Si sgranchisce le gambe e arriva al balcone: l’aria si è rinfrescata e stare qualche minuto fuori a curiosare dentro le verande degli altri, le piace. Quasi tutti cenano all'aperto: alcuni hanno finito, altri stanno apparecchiando. Ci sono nonni e bambini, e televisori che trasmettono qualsiasi cosa. Osserva il Corso sotto di sé: vuoto. C’è una mamma che gioca col Read more...
Sono molti i libri, ed anche i film, in cui al centro della storia c'è la speciale vicinanza che si instaura tra due fratelli identici, nell'aspetto e spesso anche nel carattere
Buio, buio più totale. Arrancavo nel buio, dopo essermi svegliata sul pavimento di un posto qualsiasi, non sapevo esattamente dove mi trovassi, sapevo solo di non esserci arrivata da sola. Per quanto potessi vedere sembrava un luogo molto polveroso, a giudicare dalla polvere sul pavimento che mi aveva fatto starnutire almeno dieci volte negli ultimi cinque minuti. Provai a trascinarmi, senza forze, in un punto indefinito solo per scoprire altro della stanza, ma quello che trovai fu solo una sedia tutta rotta, abbandonata vicino al muro freddo. Dopo poco ci rinunciai ed appoggiai la testa sul muro per sostenerla, non Read more...
La cura delle numerose e rigogliose piante che ornavano i tre grandi terrazzi della sua casa era stata la grande passione di Maria. Quei giardini pensili si erano arricchiti nel corso degli anni con esemplari di piante e arbusti che lei riportava da luoghi vicini o lontani, meta delle sue passeggiate o dei suoi viaggi. Dovunque andasse Maria ritornava con una piantina, sradicata dalla riva di un fiume, da un giardino pubblico, da un bosco, dalle fessure di antiche rovine. Tornata a casa, sistemava i suoi piccoli tesori in un vaso e poi curava le piantine per il piacere di Read more...
Il canto del gallo, la cosa più detestabile per chi, come me, non ne vuole sapere di iniziare una nuova giornata. Che poi di nuovo cosa c'è? Niente, proprio come sono solita rispondere a chi mi fa domande sulla mia piatta vita. Piatta...perché dire già sottoterra sarebbe un contro senso con il termine stesso di vita, a meno che...io non sia un verme. Uhm...mi differenzia solo il fatto che non striscio, però sono umidiccia. Rocco, tutta colpa sua!.Mi lava il viso per farsi portare fuori. Almeno lui ha degli obiettivi: fare la pipì, mangiare, bere. In realtà sono bisogni primari, Read more...
E' successo in un attimo. All’improvviso e senza che me ne rendessi conto. Mentre, scansando una Citroen Xsara grigia, pensavo a Claude. Era la stessa automobile che aveva lui. Uno schianto assordante. La folla che mi ha circondato e la voce disperata di qualcuno che gridava - E’ morta. L’ultima cosa che ho visto è stata la faccia cerea e stravolta dell’uomo che mi ha tolto gli occhiali da sole. Sono un medico, ha gridato, allontanatevi. Mi ha toccato il polso e la giugulare - Non c’è più niente da fare. Mi hanno messo nell’ambulanza senza la mia borsa, quella Read more...
Arriva sul mercato il nuovo modello di ereader della linea Kobo lanciato in vista dell’estate. Ultra leggero, schermo in HD con tecnologia che riduce la luce blu le sue caratteristiche principali
Mi chiamo Fortunato Giovanni, eredità ottenuta da qualche avo, al quale per assurdità di causa il cognome fu attribuito come aggettivo di un evento. Ho cercato nel tempo di ipotizzare l’evento: forse uno dei miei prozii nel rubare una gallina da un pollaio di un onesto contadino, fu colto sul fatto e il proprietario per difendere e legittimare i suoi averi provò a sparargli, ma il caso volle che il fucile si inceppò, favorendo così la fuga del mio progenitore ed attribuendogli in questo caso l’appellativo di “fortunato”. Ho i capelli neri e gli occhi scuri per abbinamento naturale, un Read more...
Il commento di Franceschini: "Successo di Ferragosto al museo conferma anno record". In questo 2017, si va verso i 50 milioni di ingressi nei musei statali