Racconti
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3 aprile 1974, la rinascita. E’ inconfondibile, ma indefinibile. Ci sono mille modi per descrivere un tramonto, un ritornello, il sapore di una torta, la morbidezza di un velluto, ma un profumo no. Nessuna parola è in grado di dare concretezza a un profumo. Senza avvertire entra nel tuo corpo, diventa parte di te, si conficca silenziosamente in qualche angolino della tua anima e aspetta silenziosamente per travolgerti quando meno te lo aspetti. Non ti accorgi nemmeno di inalarlo e … boom: dal naso corre velocemente al cervello per esplodere nel cuore. È un po’ quello che era successo a Read more...
Questa è la breve storia di una bambina, dai bellissimi capelli neri e con occhi grandi e marroni, i quali le valsero il soprannome di Bambi, come il bel cerbiatto del film Disney. Questa bambina tutti occhi era molto dolce, ma anche tanto timida, paurosa, e non a caso il suo gioco preferito era nascondino, si divertiva a non farsi trovare, amava la tranquillità. Certe volte avrebbe voluto diventare invisibile per non farsi guardare, per non dover esporsi e parlare, non amava proprio essere al centro dell’attenzione. Davanti a sé, si annunciò quindi un temporale, quando la maestra durante una Read more...
Presi l'arco dall'angolo della camera da letto e scoccai la freccia..colpendolo all'ala!.. Lo ferii!!.. gocciolava sangue e mormorava.. Nico prendimi con te.. Nico non mi abbandonare.. Nico non ti voglio lasciare.. Non voglio morire!.. Afflosciandosi lentamente, mentre schiudeva le sue ali per un nano secondo, mi implorava col suo sguardo terrorizzato di avvicinarmi al suo corpicino. Oddio che scena!.. Non considerai quest'eventualità, ma dopo lo schock iniziale dovuto alle sue richieste, non me ne sarei dovuta neanche sorprendere... Eppure lo fui!.. Mi avvicinai al suo corpo sconfitto e assente di una benché minima voglia di ripresa.. gli presi il capo Read more...
Chiara si guardò allo specchio e quello che vedeva, a cinquant’anni suonati, le piaceva. Aveva un’eleganza naturale, al di là di ciò che indossava, e un sorriso aperto ed affascinante, che colpiva chiunque al primo incontro. I capelli scuri si erano ingrigiti, ma li portava ancora lunghi e raccolti in una treccia. Non era bella, non nel senso comune del termine, ma emanava un alone di dolce sicurezza, di gentile fermezza che attirava e rassicurava chi le stava accanto. E, soprattutto, aveva una copia di “Guerra e pace” in edizione economica, ma tutta sua, ancora intonsa sul comodino. Era stata Read more...
1- Alla deriva 16 Stringo il supporto con forza. Lascio che un residuo fasullo di gentilezza, mescolandosi all’umore del palmo di una mano, mi sfugga di dosso e si incolli, con le mie impronte, a questo pezzo di metallo dipinto di giallo. Il valore di una pena, che non vale la pena provare, si misura nella rabbia che trattengo e, a singhiozzi, tiro fuori attraverso il respiro. Tra un po’ tornerò all’aria aperta, ma adesso è uno sforzo tenermi in equilibrio in mezzo a questa marea umana, in cui io mi inserisco come un sacchetto di rifiuti spinto alla deriva. Read more...
Ma cos’è questo rumore? Fatelo smettere per favore! Che accidenti succede? Perché questo frastuono assordante?! Attenta Zoe! Fermati! No, Zoe, non piangere, parlami! Uno schianto infernale, oh Dio! frantumi dappertutto…La testa, il cervello, e poi…l’anima…e quella sua mano protesa a riprendere…ma a riprendere che cosa, Zoe? La sua anima? la sua lurida dignità?… Affacciato alla balaustra, Patrick urla tutto il suo sconcerto, il suo grido rimbomba lungo l’anima delle scale fin dentro la sua. La paura tremenda che lei non voglia più sentirlo si fa insopportabile. Ha il cuore in gola e il terrore che gli blocca il respiro. “Aspetta, Read more...
Elsa chiuse la finestra, ma non troppo in fretta perchè una folata di vento non riuscisse ad entrare e le provocasse uno starnuto. Rimase immobile con il bicchiere gocciolante tra le mani davanti al vetro che si stava appannando a fissare la sua piccola pianta. Era la prima cosa viva che le fosse mai appartenuta. Le piaceva occuparsi di lei, la faceva sentire utile, ma non sempre si ricordava di lei e a volte la trovava con le foglie penzoloni e i fiori colorati mezzi appassiti. Allora correva in cucina riempiva un bicchiere sperando che non fosse troppo tardi. Se Read more...
Lei non ha voglia di camminare, gli propone di rientrare in metro, una fermata e sono a casa. ≪Davvero?≫ lui chiede. ≪Davvero≫ lei risponde. ≪Ma tu hai voglia di camminare?≫ chiede lei. ≪No, no, va bene≫ risponde lui. La metropolitana è deserta. Si siedono su una panchina di marmo senza schienale. ≪Buona la cena?≫ lui chiede. ≪Sì, molto buona, ci torniamo≫ lei risponde. L'uomo stringe la mano della donna, l’accarezza con un pollice. Si guarda intorno. Si sofferma sulle pubblicità, sulle le rotaie, poi la guarda, lei si gira a guardarlo. ≪Che c’è?≫ gli chiede con un sorriso accennato. Lui Read more...
In ogni relazione come in ogni lavoro, disciplina, arte, tecnica… vi è un incognita che gioca un ruolo fondamentale: il fattore umano. E nessuno ne è immune. Anche nell'essere felici, una volta raggiunto uno standard di felicità il fattore umano può essere decisivo per gli equilibri. La tristezza di Diego, la sua pigrizia abitudinaria da una parte e la radicalità di Rūta e il suo modo di vivere fondamentalmente com-pulsivo dall’altra costituivano due fattori umani che venivano a confronto. Per quanto si dessero regole sul come cercare la felicità e mantenersi felici tuttavia, i loro istinti, pulsioni, desideri, disposizioni naturali Read more...
Quando diventi mamma da giovane. Sarà un colpo, si. Sarà tipo uno tsunami, un uragano Katrina, o un Vesuvio nel settantanovedopocristo. Tipo. Dalla tua avrai la sfrontatezza, la presunzione e l'incoscienza tipiche delle adolescenti, così il colpo lo attutirai in grande stile, e delle catastrofi naturali, predette nel momento stesso in cui le due lineette sono apparse sul test di gravidanza, non se ne avranno più notizie. Nessun danno a cose o persone. Arrancherai spesso, si. Sarà arduo il confronto con le altre mamme, quelle più grandi, quelle consapevoli; quelle con l'omogeneizzatore e le cose bio, quelle dei gruppi WhatsApp, Read more...