Lettera di Laura Stavolone alla madre
Cara mamma, sai bene quanto io ami scrivere, carta e penna alla mano, come quando ero bambina e riempivo le nostre giornate di favole. Le
Cara mamma, sai bene quanto io ami scrivere, carta e penna alla mano, come quando ero bambina e riempivo le nostre giornate di favole. Le
Ho deciso di scriverti. Sì, ho deciso di scrivere a te perché ogni volta che tento di aprire la bocca e muovere la lingua per
Caro, ti scrivo perché sei un cretino. E questo prima o poi, in un modo o nell’altro dovevo proprio dirtelo. Sei un cretino che non
ciao Fabio, è la prima volta che ti menziono in pubblico, ma va bene così; oggi ti scrivo per raccontarti questi venti anni senza di
Non volevamo perdere mai neanche un minuto del nostro essere insieme. Eravamo intensi. Nel momento della nostra separazione fisica, i baci frettolosi erano infiniti: non
Caro ti scrivo, senza mettere il tuo nome perché tanto non potrai mai leggere le mie righe. Affido questa lettera al vento, con la speranza
Piove da così tanti giorni che, stamattina, ho addirittura pensato che forse non smetterà più. Quando sembra aver smesso, passano una manciata di minuti e
Caro, un anno, è trascorso un anno. Forse tanto tempo o forse troppo poco, finalmente ora riesco a dire tutto ciò che avrei voluto, ma
Caro nonno, Anzi no. Dopo questo intenso anno non so ancora se chiamarti “nonno”, figuriamoci definirti un caro. Di te ho sempre saputo poche cose:
Cara mamma, sono 5 anni che non ci parliamo ma stavolta non per nostra scelta. Qualcosa di più grande delle nostre possibilità ci ha investito