Caro, ti scrivo

22 Novembre 2015

Cara mamma, sai bene quanto io ami scrivere, carta e penna alla mano, come quando ero bambina e riempivo le nostre giornate di favole. Le principesse, i castelli e i boschi incantati oggi però lasciano spazio a un vivere stanco. Da quando papà non c’è più mancano odori e suoni, i luoghi gridano assenze di braccia e di occhi che il tempo non sembra voler offuscare. Se ne è andato quella notte, lo sai, con il mare in tempesta e i nostri cuori piegati. Da allora il tuo sorriso è vuoto mamma. Comprendo che non è facile a ottant’anni superare Read more...

21 Novembre 2015

Ho deciso di scriverti. Sì, ho deciso di scrivere a te perché ogni volta che tento di aprire la bocca e muovere la lingua per dirti qualcosa, sento un brivido lungo la schiena, quello stesso brivido provato dai condannati a morte durante l’ultimo pasto, quello stesso brivido inconsciamente sentito dal neonato che per la prima volta vede tutta la Luce del Mondo. Mi hanno detto in ogni modo di parlarti, di sfruttare questo presente che, come i petali di un fiore attraversato dal vento, se ne va lontano senza preoccuparsi di quello che ha lasciato, delle lacrime nascoste, dei sorrisi Read more...

20 Novembre 2015

Caro, ti scrivo perché sei un cretino. E questo prima o poi, in un modo o nell’altro dovevo proprio dirtelo. Sei un cretino che non sa cogliere quanto di bello la vita gli dà l’opportunità di vivere. E sei un cretino perché non mi hai lasciato spazio. E anche perché non hai la forza di dire quello che pensi. Avrei voluto dirti queste cose occhi negli occhi, senza paure. E mettendoti con le spalle al muro gridarti che non è giusto scomparire così, che la vita va affrontata anche se ti mette sulla strada persone rompiscatole come me. Perché è Read more...

20 Novembre 2015

ciao Fabio, è la prima volta che ti menziono in pubblico, ma va bene così; oggi ti scrivo per raccontarti questi venti anni senza di te. Vorrei raccontarti questi venti anni, i cambiamenti della società; vorrei raccontarti come è cambiata Milano: sono certa che se tu andassi oggi in metropolitana ti stupiresti per come è diventata multietnica, tante facce diverse, tante lingue, tanti colori. Poi ti vorrei raccontare il progresso tecnologico: ormai tutti abbiamo il cellulare che è così diverso dai primi modelli che hai visto tu 20 anni fa! Ora il cellulare è un oggetto sofisticato, piccolo, leggero, che Read more...

19 Novembre 2015

Non volevamo perdere mai neanche un minuto del nostro essere insieme. Eravamo intensi. Nel momento della nostra separazione fisica, i baci frettolosi erano infiniti: non volevano finire; non volevamo finire, forse. Ti desideravo ardentemente, ti aspettavo, ogni momento della mia giornata, di nascosto un po' da tutti e al buio, solo per noi; complici, al di sopra del mondo. Intensi. Ogni giorno. Sudati,con i primi tempi di estate. E poi, e poi il nulla. La distanza ed il tempo ci hanno staccati, senza un motivo, con il cuore che ancora bruciava di noi. Ci siamo trascurati, abbiamo smesso di seguire Read more...

18 Novembre 2015

Caro ti scrivo, senza mettere il tuo nome perché tanto non potrai mai leggere le mie righe. Affido questa lettera al vento, con la speranza che magari ti arrivi….non attraverso le parole, ma attraverso l’Amore che ancora oggi ho nel cuore per te. Ci sono storie felici, vite facili, amori lunghi e duraturi, ma per te non è stato così. La vita è stata dura. Troppo. E alla fine è stata anche crudele. Mi piace credere che in cielo ci fosse bisogno di un Angelo speciale, ma talmente speciale che solo tu potevi andar bene. Un Angelo guerriero e dolce, Read more...

17 Novembre 2015

Piove da così tanti giorni che, stamattina, ho addirittura pensato che forse non smetterà più. Quando sembra aver smesso, passano una manciata di minuti e ricomincia. Senza tuoni, senza lampi, solo pioggia. A me non piace la pioggia, mi fa venire sonno. Mi fa venire fame. Mi fa ricordare. Credo che la pioggia abbia un dono: ritrova perfino i ricordi archiviati. Quelli che accantoni sperando di non rivedere più. Io, stamattina, credo di aver spostato tutto. Credo di aver aperto la porta col divieto e sono andata a prendermi perfino quelli che mi hanno ferita. Che mi hanno illusa. Che Read more...

17 Novembre 2015

Caro, un anno, è trascorso un anno. Forse tanto tempo o forse troppo poco, finalmente ora riesco a dire tutto ciò che avrei voluto, ma non potevo o non era il tempo di farlo. Esattamente un anno fa, mi hai provocato il dolore più grande che io abbia mai provato, più del taglio più profondo, più dell'assenza più sentita. Dopo avermi fatto toccare le stelle, con una spinta, riuscisti a farmi cadere nel precipizio più profondo, dove non c'è luce, dove non si respira più. Dopo aver condiviso i miei pensieri con te, mi ritrovai a non averne più, come Read more...

16 Novembre 2015

Caro nonno, Anzi no. Dopo questo intenso anno non so ancora se chiamarti "nonno", figuriamoci definirti un caro. Di te ho sempre saputo poche cose: mi ricordo di quando da piccolina correvo dietro a tua figlia e le chiedevo perché non venivamo mai a pranzo da voi la domenica come facevamo sempre dai nonni paterni. Lei sospirava, mi rispondeva "Te lo spiegherò quando sarai più grande" e cercava di distrarmi dai miei pensieri insistenti. Chiedevo alle zie, agli zii, ai nonni e ricevevo poche risposte vaghe. Ti osservavo sempre nelle poche fotografie che ho nei miei album dell'infanzia, foto fatte Read more...

16 Novembre 2015

Cara mamma, sono 5 anni che non ci parliamo ma stavolta non per nostra scelta. Qualcosa di più grande delle nostre possibilità ci ha investito impedendo di portare a termine il nostro riavvicinamento. Quando te ne sei andata non riuscivo a darmi pace, sentivo di non aver avuto abbastanza tempo per rimediare e di averne sprecato tanto in passato a litigare. Non ti ho mai capita, non ho mai capito quanto tu mi amassi e quanto per te fosse difficile correggere le mie scelte che portavano ai tuoi stessi sbagli. Sbagli che volevi risparmiarmi talmente tanto che hai provato a Read more...