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Lettera di Laura Stavolone alla madre

Cara mamma,

sai bene quanto io ami scrivere, carta e penna alla mano, come quando ero bambina e riempivo le nostre giornate di favole. Le principesse, i castelli e i boschi incantati oggi però lasciano spazio a un vivere stanco. Da quando papà non c’è più mancano odori e suoni, i luoghi gridano assenze di braccia e di occhi che il tempo non sembra voler offuscare. Se ne è andato quella notte, lo sai, con il mare in tempesta e i nostri cuori piegati.

Da allora il tuo sorriso è vuoto mamma. Comprendo che non è facile a ottant’anni superare un dolore così profondo e non mi aspetto granchè, ma vorrei che per qualche secondo chiudessi gli occhi… Se vuoi rivedrai ancora le mie favole bambine che ti piacevano tanto, il castello e la bella principessa che deve essere salvata, io sono qua e ti tengo per mano, è la nostra favola, vedrai che in qualche modo ci salveremo.

Stamattina il ciclamino alla finestra è fiorito.

Ti voglio bene mamma.

Tua figlia

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