racconto d’estate

1 Agosto 2018

  Dopo la solita lite aveva capito che quella vita non era più per lui. Sei anni condivisi con una persona che non lo aveva mai conosciuto davvero, potevano bastare. Un lavoro stancante, una compagna legata più alle apparenze che a lui, amicizie superficiali, ecco cosa aveva costruito e gli erano anche andate bene, fino a luglio, quando aveva deciso di scomparire, insieme agli aperitivi, alle cene, ai discorsi opprimenti quanto l'afa, ai falsi auguri per il compleanno e all'ipocrisia di chi gli riempiva la posta in poche ore dimenticandolo per il resto dell'anno. Da tanto l'estate non era un Read more...

31 Luglio 2018

  L’esplosione dell’estate se la sentiva addosso già a maggio. Con l’inquietudine e l’irruenza tipica dell’infanzia, Verdiana vibrava fin dalla mattina sui banchi di scuola. Pensava a quegli ultimi giorni in città come a una vigilia, sentiva il rumore del mare nel fruscio delle foglie, immaginava la frescura dell’acqua intorno al suo corpo. E naturalmente scriveva. Pensieri, impressioni, piccole poesie leggere come ali di farfalla. Aveva solo otto anni, ma già aveva fatto suo l’amore per la riflessione. Giocava quasi sempre sola, inventando passatempi e storie mirabili in cui il grande tavolo da lavoro a due ripiani dei nonni diveniva Read more...

31 Luglio 2018

La bambina di fronte a me ha circa 4 o 5 anni. È seduta sulla sabbia, sotto l'ombrellone e lo sguardo vigile della madre. Ha un cappellino rosa troppo grande che le copre i ricci biondi che le ricadono spesso sul naso e che lei prontamente ogni volta scosta con il dorso della mano. Unisce le mani e forma una piccola conca con cui raccoglie un mucchietto di sabbia e avvicina il piccolo scrigno appena creato alle orecchie. Muove leggermente le labbra e annuisce ripetutamente. Poco lontano da lei, un bambino, costume blu, cappellino rosso e imbiancato di crema solare Read more...

31 Luglio 2018

La metropolitana di Londra è la più antica rete metropolitana del mondo, la più estesa d'Europa  vantando ben 460 km di linea autonoma, in questo dedalo non è inusuale perdersi... Piccadilly Circus è una tappa obbligata per chi visita la prima volta Londra, dalla linea Victoria scendendo a Green Park con una fermata della linea  Piccadilly si arriva. Impacciato come tutti i turisti scendo trasportato dalla fiumana umana e cerco le indicazioni per Piccadilly Circus, la simbologia blu è facilmente decifrabile e con una leggera corsa faccio appena in tempo a salire... Un attimo per arrivare, la voce annuncia Hide Read more...

30 Luglio 2018

La vicina di ombrellone di quell’anno era una una giovane ragazza pallida e magra. Ma, per quanto non sprizzasse energia da tutti i pori, aveva uno sguardo veramente magnetico, profondissimo. Immagino che mamma avesse ipotizzato che, più che solo timida, avesse invece qualcosa di strano, qualche malattia o giù di lì; infatti, quando a suo giudizio il mio sguardo aveva indugiato abbastanza su quella figura silente e misteriosa, sentii la nuca scompigliata da uno scappellotto inatteso. Poi mamma mi mosse la rete dei giocattoli di Annalisa davanti agli occhi ed accennò col mento in maniera decisa. Da bravo fratellone maggiore, Read more...

30 Luglio 2018

Erano passati vent’anni dal suo ritorno. Vent’anni senza smettere di guardare, con invidia, le navi lasciare il porto con l’alta marea, senza smettere di arrampicarsi, con la fantasia, sul pennone più alto, per essere il primo a gridare Terra. Vent’anni senza smettere di soffiare sulle vele, orfane del vento, per spingerle un po’ più in là del limite raggiunto e cercarne un altro, ancora da raggiungere, un po’ più in là. Vent’anni senza smettere di sognare battaglie feroci con il mare, naufragi senza speranze e approdi miracolosi. Vent’anni senza smettere mai. Aveva sentito il bisogno di fermarsi, quella volta. E Read more...

30 Luglio 2018

Il suo umore non è benevolo ma non mi spaventa, esprime il suo carattere tumultuoso , oscillante come la vita . Il suo colore blu intenso, a tratti solcato di bianco spumeggiante mi da una pace bugiarda. Ricordi di bimba tenuta protetta da spille da balia al vestito di mamma, riflettono paure che riaffiorano dall'armadio delle " cose dismesse". Siamo soli io e il mare, adesso voglio la verità tanto preziosa e tanto cercata. Avverto però che ogni domanda si infrange al limite della battigia , dove seduta incredula , guardo interrogando ancora il mare . Un'onda più possente mi Read more...

30 Luglio 2018

Agata guardava la bassa marea della mattina, il mare era calmo e le sue piccole onde facevano dolcemente capolino a riva accarezzando conchiglie e sassolini, poi venivano richiamate con la stessa soavità tra le acque. Quello spettacolo le piaceva molto e oggi era scesa in spiaggia molto presto per poterne godere a lungo, erano infatti le sei, si sentiva il rumore del mare, qualche gabbiano in lontananza e una leggera brezza le sfiorava le gote rosee. I suoi lunghi capelli rossi le danzavano intorno riuniti in ciocche, mentre il ciuffo le solleticava il viso e i suoi occhi verdi si Read more...

30 Luglio 2018

Quello che non vedevo era scritto in tutto quell’azzurro. Ogni goccia, ogni lacrima vomitata dal cielo in quella distesa, aveva il colore dell’inferno. Si, perché l’inferno non era nero o rosso del fuoco eterno come ci avevano fatto sempre credere, ma blu. Un blu cosi tetro da devastare l’aldilà. La prua della barca fendeva quell’immensa distesa di dannazione separandone il colore con due bande spumeggianti di schiuma. Non vedevo i contorni dell’acqua né quelli dell’orizzonte né tantomeno quelli del cielo, ma non mi dava noia. Ciò che mi mangiava vivo era per quelli più celati, quelli più sprofondati all’inferno. Quelli Read more...

30 Luglio 2018

Quella mattina la sveglia era puntata alle sette, ma già verso le sei e mezzo mi svegliai. Forse per la preoccupazione di fare tardi all’appuntamento o forse solo perché la luce del sole già caldo di quell’ora era entrato nella mia stanza. Comunque stetti a letto a dimenarmi un po’ sino a quando la sveglia squillò. Non era il solito squillo, ma l’alarm time era puntato con la stazione radio di una rete privata, così cominciai ad ascoltare la famosa “A different corner” di George Michael. La prima volta che ascoltai quella canzone fu a casa di amici, ad una Read more...