racconti

12 Febbraio 2017

27 giugno 2016 Mi svegliai come al solito in tarda mattinata, ma questa volta tutto era diverso. Gli assi di legno marcio e scolorito non proteggevano più la mia testa, non vedevo il pupazzo che mi aveva regalato nonna, né sentivo le urla di mia madre che litigava con papà. Di urla, a dire il vero, ne sentivo altre, ma non erano le sue, non le conoscevo quelle voci. “Dove sono? Non è casa mia, cosa ci faccio qui? Dove mi avete portato?” Il panico mi assale e fra mille dubbi la prima cosa che faccio è cercare la mia Read more...

9 Febbraio 2017

Ero a casa di un'amica per una festa quando mi precipitai in bagno in preda ad una crisi causata da un intero miscuglio di emozioni. Non so cosa successe esattamente, forse quando ti metti troppo a pensare finisci per scavare nella tua mente facendo riemergere ricordi, pensieri, idee che ti causano dolore. So solo che mi sentii incredibilmente patetica, mi guardai allo specchio e assistei allo spettacolo più pietoso di sempre. La faccia deturpata dalla tipica espressione che si assume quando ci si lascia andare al pianto, le lacrime si mischiavano al mascara che colò lungo tutto il viso. Chiusi Read more...

20 Gennaio 2017

Allora Tito, sei pronto per le ninne? NO papà voglio giocare ancora! Hai lavato i dentini? SI… Pigiamino? SI…. Bravissimo il mio topolino! … Ma io voglio ancora giocare … Ora mettiti giù perché papà ti racconterà una favola speciale …UFFA.. ma io voglio giocare ancora…PER SEMPRE!! Mettiti giù vedrai che ti piacerà… C’era una volta in un luogo lontano lontano in un tempo lontano …molto lontano… una formichina …. Di nome Nina Pesson, Hai detto Pescion papà? No ho detto Pessoon .. non abbiamo lavato le orecchiette tesoro…Ma ritorniamo alla storia.. si alla storia.. Anzi No Tito non è Read more...

12 Gennaio 2017

Nelle grigie giornate piovose, quando l’umidità e il freddo erano particolarmente insidiosi, ci si andava a sdraiare dietro ai tecnigrafi, coperti da cappotti, giacche, sciarpe e guanti ammucchiati apposta per garantire riparo dalla luce e per ammorbidire il giaciglio. La voce del professore giungeva da lontano, come una ruvida ninna nanna che parlava di cavi elettrici, isolanti, resistenze, alternatori e differenze di potenziale anziché di lupi neri, cappucci rossi, nonne malate… selve oscure. Mancando orditi e tessuti, assecondavamo il suono e ci addormentavamo alla svelta recuperando le ore della notte; ore macilente, perse nel buio a girovagare senza una meta Read more...

5 Gennaio 2017

Guardai dentro dalla finestra che dava sul giardino. In punta di piedi, i nervi tesi e il collo tirato, mi sporsi il più possibile. I vetri, anche se un po’ offuscati dalla polvere, restituivano abbastanza nitidamente l’interno della grande villa. Sotto i miei piedi c’erano dei legni secchi, cercai di non fare alcun rumore, anche se tutto mi lasciava supporre che nessuno avrebbe potuto udirlo. Sembrava abbandonata. Quasi non respiravo, forse per quell’emozione inaspettata. Riuscii a scorgere delle vecchie tende strappate che forse un tempo erano state bianche. Una era per terra che copriva come un sudario un bel pavimento Read more...

23 Dicembre 2016

Suona ogni mattina. Sempre alla stessa ora, da anni. Metto la sveglia due ore prima di iniziare a lavorare. Ho le mie abitudini e mi piace prendermela con calma. Il primo caffè, la prima sigaretta, le prime notizie al telegiornale e la prima doccia della giornata. Dopo circa un’ora e mezza di lenti preparativi esco di casa, ogni mattina alle 7.30. La macchina parcheggiata al solito posto, la fermata al tabaccaio per il secondo caffè e la seconda sigaretta, i 10 km di strada per arrivare a lavoro. A volte penso che quei chilometri sono infiniti. Sono troppi per sopportare Read more...

22 Dicembre 2016

Partiva. Tornava. Ripartiva. Girava in lungo e largo la Penisola. Tutti si chiedevano chi finanziasse quei viaggi e quale ne fosse lo scopo, giacché non si poteva parlare di vacanza per lui che era in eterna vacanza, ne' di svago per chi aveva fatto dello svago l'unica ragione di vita e se ne regalava già troppo nel suo luogo di residenza. Il divertimento era per il nostro una specie di dipendenza, donde doveva assumerne dosi sempre più massicce, dedicargli sempre più tempo, fare cose sempre nuove. E come la droga fiacca il corpo fino ad ucciderlo, così il divertimento,assorbito in Read more...

11 Novembre 2016

La vita è come una folata di vento, lei va avanti, non si ferma, parte e arriva da lunghi lontani a me sconosciuti. Ed io? Io sto immobile in un luogo qualunque di questa maledetta terra a sopravvivere, lo sento, sto morendo lentamente. Il mio respiro, la mia pelle, tutti i sensi, il mio corpo e la mente, rallentano...Perdo la memoria, ho dolori e la schiena diventa curva. Un giorno con uno stato d'animo misto a rabbia e disperazione urlai fino a quasi spaccare le corde vocali: "Che cosa mi sta accadendoooo!?" In quel momento il vento aumentò, creò un Read more...

10 Novembre 2016

Oggi non è giornata, continuo a ripetermi mentre stiro gli arti snervati dall'insonnia e dal continuo movimento notturno, l’umore è sotto i piedi e cupo come il cielo che sovrasta questo inizio autunno. Fuori piove, l’acqua continua a scivolare sui vetri creando rigagnoli, goccia dopo goccia si posa sul davanzale della finestra. Come quelle lacrime trattenute e infrante a metà tra il cuore e la ragione. Sempre lei, come oggi, quella malinconia senza nome mi pervade avvolgendomi in un’inquietudine che non ha voce, in un sudario di nebbia. Abitudinaria, rigorosa, precisa, caratteristiche indossate come seconda pelle, difficile entrare in quello Read more...

9 Novembre 2016

Ci troviamo nei pressi di una casa sperduta sulla collina torinese, dall’aspetto decadente tanto da fare pensare ad una dimora ormai abbandonata. In essa si dice avvengano  strani fenomeni e si vocifera sia infestata dai fantasmi. Nel salotto arredato con una grande libreria a muro ricolma di volumi ( il ben di Dio dell’umanità) una scrivania in vecchio stile un sofà ed il tipico caminetto si sta proprio verificando qualcosa di strano: dal nulla , come per magia sono comparsi Edgar Allan Poe e Charles Baudelaire. La caratteristica che accomuna entrambi è l’avere condotto una vita  sregolata e piena di Read more...