Libri

14 Febbraio 2020

Da diverso tempo assente dal mio blog - ma sto soltanto perché preparo il ritorno… - torno a scrivere oggi...

14 Febbraio 2020

Quella di oggi è una giornata di cui ce ne dovrebbero essere miliardi. Ci si unisce contro il dramma della schiavitù. Ci si ribella, anche se non basta. E io ripenso ad un libro...

14 Febbraio 2020

Non passa. Ritorna. Mi riferisco alla violenza. Quella sulle donne, quella che spesso nasce all’interno delle famiglie. Non passa. Ritorna...

14 Febbraio 2020

Mi succede ogni anno, intorno alla data di oggi. Rivivo un malessere che non vuole passare. Rivivo l’angoscia. La tristezza. Ricordo di averla sempre attraversata, la tristezza. Da che ho cominciato a capire...

13 Febbraio 2020

Ispirata dal viaggio che presto farò, oggi voglio scrivere della Sicilia. Documentandomi su questa terra così ricca di cultura, storia e tradizioni, ho rispolverato libri di autori siciliani e riscoperto film ambientati nei paesini di questa splendida regione...

13 Febbraio 2020

Uno sfondo rosa, una mano adorna di braccialetti e avvolta da un guanto nero che regge flessuosa un elegante bocchino con sigaretta. Chi ama girare per le librerie avrà certamente notato la copertina di questo libro, Zia Mame, edito da Adelphi nel 2009. Si tratta dell’opera più famosa di Patrick Dennis...

13 Febbraio 2020

Ero adolescente quando ho letto il romanzo biografico "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino" (1979) di Christiane F. E, come la maggior parte della critica e del pubblico, sono rimasta molto colpita dall’esperienza cruenta di tossicodipendenza narrata dalla protagonista, Christiane per l’appunto. Poco più che bambina, Christiane inzia infatti a fare uso di droghe sintetiche a dodici anni e a tredici anni risale la sua prima dose di eroina, la cui dipendenza la spingerà alla prostituzione per procurarsi la dose giornaliera. Il romanzo nasce da un’intervista condotta da due giornalisti del settimanale tedesco Stel, che hanno intervistato Christiane nel 1978 Read more...

13 Febbraio 2020

Indiana Smith, questo il nome inizialmente pensato per l'archeologo del grande schermo famoso in tutto il mondo. Poi, George Lucas (l'autore) e Steven Spielberg (il regista) ci hanno ripensato e hanno deciso di battezzarlo Indiana Jones. Tom Selleck, invece, l'attore scelto per la parte. Almeno, all'inizio. Selleck è vincolato dal contratto per la serie tv che sta girando, Magnum P.I., quindi non può recitare per altre produzioni. Si opta allora per l'emergente Harrison Ford, lo Ian Solo di Guerre Stellari, di cui Lucas è ideatore e regista. Un uomo rude ma di bell'aspetto, eroe umano con alcuni difetti, cinico e Read more...

12 Febbraio 2020

Blackie Books è una casa editrice indipendente, nata a Barcellona nel 2009. Abbiamo intervistato Mario Bonaldi, il direttore editoriale, per farci raccontare dell'arrivo a Milano e delle prime pubblicazioni italiane

11 Febbraio 2020

Scopriamo in base al tuo segno zodiacale quale dei personaggi della letteratura sarebbero più adatti per stare al tuo fianco