Grata Aura – di Marcella Nardi
Liberamente ispirato alla storia dei due amanti di Gradara. PROLOGO Milano, Anno Domini 1330 Come ogni giorno, rivolgo lo sguardo al tramonto. La sua luce,
Un luogo libero dove mettere alla prova il proprio talento di scrittore attraverso la pubblicazione di storie brevi. Un’opportunità per gli appassionati scrittori di mettersi alla prova e dare visibilità dei propri lavori a lettori e case editrici. Clicca qui per partecipare attivamente con i tuoi racconti brevi e condividerli con gli altri.
Liberamente ispirato alla storia dei due amanti di Gradara. PROLOGO Milano, Anno Domini 1330 Come ogni giorno, rivolgo lo sguardo al tramonto. La sua luce,
Lui si chiama Guido, il flâneur. Come un personaggio di un’opera francese decadente, vaga per le strade del paese con una sedia sulle spalle su
Corri..corri…corri… I passi rapidi e decisi incedevano sull’erba bagnata mentre il respiro si faceva affannoso formando inquiete nuvole di fumo nell’aria gelida della notte. Gli
Lì su quel ciglio roccioso, stavano Eddy e suo padre Paolo. Fissavano il vuoto del cielo con sotto i campi verdi e le case di
A casa di André, la Luna era un cucchiaino di crema, un ricciolo di panna o un confetto alla mandorla e il cielo che la
Non avevo bisogno di altro se non del tuo abbraccio. Avrei fatto qualsiasi cosa pur di sentire il calore del tuo corpo che cozzava e
Albert Einstein ha detto: « Chi non riesce più a provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di
Lampi, tuoni e pioggia non davano tregua all’antico e ricco borgo, un tempo chiamato Vicus Mercati. Una carrozza attraversò il Ponte di San Rocco e
Ai tempi in cui la nostra valle, aspra e diffidente, era ancora popolata dalla stirpe degli uomini scuri, bassi e tarchiati che, vestiti di tele
Non mi sono più innamorata di nessuno dopo di te. Dopo di te non cè stato più nessun battito di cuore accelerato. Più nessuna canzone