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Quella mano tesa – di Emanuele Bruschi

Non avevo bisogno di altro se non del tuo abbraccio. Avrei fatto qualsiasi cosa pur di sentire il calore del tuo corpo che cozzava e si sposava con il mio. Eri lรฌ, a pochi centimetri da me, le parole scorrevano libere, i cuori battevano ognuno con il proprio ritmo, come se fossero stati risvegliati dal freddo letargo di una vita stanca e sempre uguale.
Ti guardavo, avrei voluto assaporare la tua bocca che mi stava regalando brividi improvvisi e inaspettati; mi sarebbe piaciuto sfiorare il tuo viso con la mia mano per sentire se quellโ€™entitร  che avevo lรฌ di fronte a me era davvero reale.
Toccavi le mie corde piรน nascoste, le facevi vibrare legandomi sempre di piรน a te.

La mia testa girava quasi fossi ubriaco di te, tanto era forte lโ€™emozione che mi stava rivoltando che non riuscivo nemmeno a capire tutto quello che stava avvenendo allโ€™interno di quelle quattro mura. Probabilmente in quel momento stavo uscendo dalla gabbia in cui ero rinchiuso e stavo venendo verso di te.
Un raggio di sole ti illuminava dalle spalle, la tua ombra era sempre piรน su di me. Le tue labbra si muovevano in modo tale che era sempre piรน forte lโ€™istinto di sfiorarle, di prenderle.
I tuoi occhi brillavano in maniera quasi feroce e mi scaldavano; era come se mi stessi sciogliendo, come se stessi entrando dentro di te attraverso quella luce che emettevano. Quella strada buia e fredda che era la mia vita me la stavo lasciando alle spalle, la stavo abbandonando per iniziarne unโ€™altra accanto a te.

Dโ€™un tratto avevo lโ€™impressione di poter finalmente avere le risposte a quelle domande che da troppo tempo mi circondavano con la loro angoscia e che sembravano prendersi gioco di me e della mia incapacitร  di combatterle e di vincerle.
La risposta la sentivo lรฌ di fronte a me, a pochi passi, sembrava avermi giร  aperto le sue porte e che non aspettasse che la mia mossa.
Serviva abbattere le difese, le paure, lโ€™incapacitร  di vivere, occorreva togliere i freni e dare libero sfogo a quel coraggio irrazionale che tante volte aveva avuto un ruolo da protagonista nei nostri dialoghi e nei nostri scambi di idee.

Ma il coraggio irrazionale non si fa comandare, non si fa dire quando entrare in scena, รจ come un cavallo imbizzarrito che non si lascia domare, ben consapevole che proprio facendosi rendere docile perderebbe la sua naturalitร , la sua spontaneitร . Lui, il coraggio irrazionale, si manifesta quando meno te lo aspetti, quando lโ€™emozione prende il sopravvento sulla razionalitร . Quando la tempesta emotiva รจ cosรฌ forte che tutto quello che trova sulla sua strada rappresenta solo un piccolissimo ostacolo che non avrร  mai la forza di interrompere la sua corsa indiavolata.
Esplode e devasta, pungola e non ti lascia scampo. E quegli ostacoli che fino a qualche attimo prima sembravano insormontabili vengono spazzati via in un istante senza la possibilitร  di controllare il fiume in piena che sta straripando.

Perchรฉ non si puรฒ mai controllare fino in fondo quello che brucia nella nostra anima; crediamo di poter rimanere freddi davanti a due occhi che brillano, di poter soffocare quella voglia di vivere una persona che sembra cosรฌ distante da noi. Ma che vorremmo, in ogni modo.
Chissร  cosa stava passando nella tua testa in quei precisi istanti in cui io ero completamento preso dalla voglia di liberarmi da quel groppo allo stomaco che stringeva sempre di piรน; chissร  quali pensieri affollavano la tua mente mentre mi guardavi e potevo vedere nei tuoi occhi una luce nuova rispetto al passato.

E mi chiedevo se nel tuo cuore ci poteva essere unโ€™emozione che lo faceva battere per me.
Continuavo a parlarti senza perรฒ riuscire a dirti quello che avrei voluto farti sapere davvero. Mi sforzavo di parlarti divagando, girando intorno a quello che era il vero senso del discorso, forse anche mentendo a te come a me.
Allo stesso tempo perรฒ ero ben consapevole che non sarei potuto andare avanti in quel modo per molto tempo ancora, per quanto sarei stato capace di spingere via quello che era nato dentro di me?

Eri di fronte a me, bella da far paura, fragile che quasi mi facevi spavento, con quel luccichio negli occhi che mi toglieva il respiro, che mi ricordava che da un poโ€™ non riuscivo a smettere di cercarti e, mentre il nostro discorso andava avanti, mi trovavo come rinchiuso in un angolo a pensare che forse eri te lโ€™emozione che avevo sempre cercato. Che le mie corse nel buio potevano essere fermate solo da te.
Stavo soffocando, mi mancava lโ€™aria, come facevo a stare un minuto di piรน senza prenderti. Un misto di ansia e nausea, di passione e scoramento. Sentivo che lo stomaco stava per esplodermi, volevo fermare il tempo, non potevo lasciarti andare via, volevo che ci fermassimo lรฌ per sempre.
Volevo che tu fossi mia, ma allo stesso tempo sentivo che la voglia di vivere e di non ragionare mi spaventava a morte perchรฉ non avevo la piรน pallida idea di come rovesciarti addosso tutto quello che mi stava strappando il cuore pezzo dopo pezzo da quando mi ero seduto di fronte a te.
Da una finestra aperta i rumori del mondo ogni tanto arrivano a turbare e ad infastidire i nostri discorsi. Il mondo stava andando avanti senza di noi che eravamo lรฌ fermi a guardarci, forse anche a prometterci inconsciamente che non ci saremmo delusi.

Riuscirรฒ mai a parlarti con sinceritร ? Riuscirรฒ a far uscire tutte le mie sensazioni? Non serviva la penna per scrivere o una parola per dare vita ad un pensiero. Lโ€™unica cosa utile sarebbe stata stringerti e farti sentire i miei battiti, la mia inquietudine.
Piรน che stavo lรฌ a pensare, chiuso nellโ€™angolo dove la paura mi aveva relegato, piรน mi convincevo che quei momenti con te sarebbero rimasti solamente un ricordo nevrotico di una storia mai sbocciata.

Ma proprio quando mi sentivo allontanare da te ecco che il coraggio ha preso il sopravvento, ha incatenato la ragione impedendogli di intervenire e si รจ preso il centro della scena. Allโ€™improvviso mentre le nostre ginocchia erano divise da pochi centimetri, quando lโ€™aria che respiravamo era una sola e quando i nostri occhi erano uniti come mai era successo, la mia mano ha fatto uno scatto verso di te, i mie occhi per un istante lโ€™hanno guardata come se fossero il mezzo attraverso il quale la ragione tentava un ultimo e disperato blocco, ma quando dopo pochissimo ho sentito le tue dita raggiungere la mia mano non ci sono stati piรน freni e tabรน che potessero interrompere la magia di quel momento.
Le nostre mani si sono unite in unโ€™unica figura, da lรฌ un abbraccio รจ stato il naturale passo successivo.
Finalmente potevo sentire il tuo calore, potevo sentire lโ€™odore della tua pelle senza doverlo โ€œrubareโ€ da lontano.
Potevo sentire la tua pelle delicata che sfiorava la mia in un travaglio continuo di brividi.

E non posso dimenticare come tremavi, forse fino a poco prima eri anche te sconvolta dagli stessi pensieri e dalle stesse paure che affliggevano me. Forse anche per te era la liberazione da un pensiero soffocante.
Eravamo chiusi in quellโ€™abbraccio, atteso chissร  da quanto, ma ora ci stavamo stringendo e quello era ciรฒ che contava. Ci stringevamo, in qualche momento in maniera quasi violenta forse per sentire se era davvero reale quello che le nostre braccia toccavano, forse per trasmettere un messaggio che non volevamo cadesse nel vuoto.
E il mondo era come sparito, non cโ€™erano piรน rumori, luci, voci, suoni perchรฉ stavamo vivendo il nostro momento e quando vivi tutto il resto non ha importanza, non ha la forza per colpire i nostri sensi.
Avrei voluto rimanere in quella posizione per un tempo infinito, ero completamente schiavo della passione che provavo per te e che mi trascinava via con tanta semplicitร  che per un momento ho immaginato di cadere e di non rialzarmi come se volessi abbandonare in quel momento. Ma non era ancora finita.

Perchรฉ la voglia di essere tuttโ€™uno con te era ancora troppa.
Ed allora la mia bocca si staccรฒ dai tuoi capelli, ti guardai nei tuoi occhi blu che scintillavano e che erano lucidi come non mai, riuscรฌ a dirti solo poche parole, forse senza senso, e avvicinai le mie labbra alle tue. Chiusi gli occhi, un rifiuto mi avrebbe ucciso.
Ma un istante dopo sento il tuo calore vivido che mi raggiunge. Siamo lรฌ in piedi, uniti in un bacio, sento esplodere dentro di me unโ€™emozione e unโ€™incredibile carica di vita che mi scuote. Avrei potuto spaccare il mondo in quel momento.
Quante volte ripenso a quel giorno; anche oggi che sono seduto su una sedia, stancamente vicino ad un tavolo che probabilmente ha assistito a tanti altri sfoghi cartacei di chissร  quante altre persone, con accanto persone sconosciute che non possono nemmeno immaginare che io possa avere una ferita dentro che mi brucia ancora, riesco a sentire i sapori e i brividi di quel pomeriggio dโ€™agosto.
Quella mano tesa, alโ€™improvviso e senza nessuna preparazione, aveva aperto la porta a quella marea di emozioni che da qualche tempo si contorcevano sempre piรน inquiete nei meandri del mio cuore.

Riesco ancora a sentire le tue mani che stringono le mie, le tue dita che giocherellano nervosamente con il mio pollice, il tuo respiro sul mio collo, i tuoi capelli che si attaccano al respiro della mia bocca. Ed ogni singolo ricordo scatena la voglia di rivederti e di riprendere quel momento di follia e di passione.
Quante frasi ho iniziato con te.. quanto vorrei finirle..
Continuo a cercarti perchรฉ non รจ facile tornare a quella quotidianitร  dalla quale io e te ci eravamo tirati fuori regalandoci lโ€™un lโ€™altro un esempio di vita vissuta senza paura.
Vorrei sentire di nuovo la tua mano che mi raggiunge tremando, vorrei ascoltare unโ€™altra volta il tuo cuore che batte allโ€™impazzata, vorrei essere ancora una volta accarezzato da quellโ€™aria che sapeva di felicitร  che arrivava dal tuo abbraccio.
E vorrei te per non dover solo sognare quella mano tesa che mi univa a te.

 

Emanuele Bruschi

 

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