Racconti

Un luogo libero dove mettere alla prova il proprio talento di scrittore attraverso la pubblicazione di storie brevi. Un’opportunità per gli appassionati scrittori di mettersi alla prova e dare visibilità dei propri lavori a lettori e case editrici. Clicca qui per partecipare attivamente con i tuoi racconti brevi e condividerli con gli altri.

12 Luglio 2016

La attanagliava, a volte, una strana sensazione che non sapeva ben definire, un misto di gioia, gratitudine per essere stata messa al mondo e serenità nell’agire. Una sensazione quasi più grossa di lei, che partiva dallo stomaco, invadeva il petto, si infilava su per il naso e inebriava incessantemente la testa. Si sentiva ubriaca, letteralmente strizzata da un senso di solleticante benessere, e le capitava allora di domandarsi se davvero se lo meritava, se davvero doveva appartenere a lei ciò che aveva; e la risposta era si. Si perché non sempre nella vita le cose positive arrivano per puro caso. Read more...

11 Luglio 2016

Una giornata da non lasciarsi sfuggire quella che mi ha accolto oggi. L'aria frizzante ed il cielo terso la rende speciale tanto da far venire la voglia di saggiare le mie doti d’orientamento fuoristradistico. Capita a fagiolo anche il fatto che gli amici siano tutti in tutt'altre faccende affaccendati così posso cogliere l'occasione per andare dove voglio e fare ciò che voglio senza stare a patteggiare con alcuno. D'altro canto, uscire da soli in fuoristrada è come andare a far pesca subacquea in solitario. Un rischio che, come tale, fa salire ancor di più l'adrenalina quando ci si dovesse trovare Read more...

8 Luglio 2016

“Al limite estremo di un mondo distrutto, vi è una torre d'avorio e fuoco. Attraversa i corridoi, corri lungo le scale che portano al cuore del mostro. Il tuo viaggio è appena cominciato”. «Appena cominciato» mormorò ripetendo le ultime parole di quell'eco lontana. Una benda scura le era stata legata strettamente intorno al capo, coprendole gli occhi che, seppur spalancati ed increduli, non potevano scorgere null'altro che ombre. Il pensiero volò veloce, seguito dai battiti terrorizzati del suo cuore. Era stata rapita? Non ricordava nulla, ma la sensazione di essere tenuta prigioniera era troppo reale. Sembrava quasi che qualcuno le Read more...

7 Luglio 2016

Parlavo tranquilla e disinvolta al telefono con mia madre poi più niente....caddi inciampando ad un tappeto, il telefono lanciato chissà dove io, con la faccia impressa sul pavimento . Quando mi riprendo il cameriere e mio marito bianchi in volto cercavano di svegliarmi. ..ma io ero serena un gran dolore alla mano e la testa tra le nuvole , sulla fronte vicino la tempia un bernocolo enorme che si estendeva in alto ...che botta ! E pensare che proprio stamattina pensavo che mi ero proprio rotta le scatole della mia vita di tutto quello che aspettavo da tanto e che Read more...

6 Luglio 2016

Un anno fa in questo periodo mi capitava di svegliarmi la mattina e dirmi ” Bene è stato solo un incubo, il mio melanoma e la mia metastasi sono stati solo un brutto sogno”. E invece dopo qualche secondo pesante come un macigno ecco la realtà. Pesante come un macigno sul petto la sensazione di sofferenza, tristezza, impotenza e a tratti disperazione. Adesso a distanza di un anno non capita più. Non capita più di svegliarsi la mattina con questa sensazione perchè questa sensazione fa parte di me. Perché ho imparato a convivere con il mio melanoma al terzo stadio. Read more...

5 Luglio 2016

Ho riflettuto a lungo su quelle sue ultime parole. Non stava morendo né era in partenza per un lungo viaggio né aveva intenzione di dirmi addio. Erano parole come tante altre già dette, eppure sulla sua bocca, ne sono certa, quelle parole non si sarebbero mai più posate: “L’amore vero forse esiste. E l’anima gemella è chi ha tuoi stessi rimpianti”. Furono l'epilogo di un lungo discorso, le pronunciò solennemente, e poi tacque. Stordita da quel silenzio improvviso, mi accoccolai sul suo petto, ascoltai ogni suo battito e ansimai a ogni suo respiro. Quella notte feci solo finta di dormire, Read more...

4 Luglio 2016

Eccomi qui a camminare con una bottiglia sotto il braccio, cercando di dare un senso a questa pazza stagione della mia vita. L’edulcorata definizione che attribuisco a me stesso è di “uomo giovane e attraente” ma esiste una visione dell’insieme più complessa. Al mio attivo ho una certa cultura, un’ottima posizione sociale e un lavoro invidiabile, ma soprattutto faccio sesso alla grande e questo le donne sembrano captarlo immediatamente. L’altro giorno, ad esempio, sono dovuto correre al pronto soccorso perché mi si era riaperta la ferita di un piccolo intervento a un neo. L’infermiera che mi ha medicato, una rossa Read more...

1 Luglio 2016

Chiudo la porta di casa e salgo in macchina. C'è una leggera foschia, ma non mi preoccupa. Parto a velocità sostenuta per andare al lavoro. Devo correre; come al solito sono in ritardo. La strada è diritta e non mi preoccupo del fatto che la foschia si sta addensando, trasformandosi ad ogni metro che faccio, in nebbia fitta, impalpabile. Sono costretta a rallentare sempre di più. La strada, seppur dritta, non mi aiuta.Dai settanta chilometri orari alla mia partenza, rallento fino a quaranta, poi trenta. Mi fermo. La nebbia è così fitta che non vedo più nemmeno i tergicristalli. Solo Read more...

30 Giugno 2016

Nel 1891 in una piccola casa di una qualche sperduta campagna, vive la famiglia Clarke. All'epoca era una famiglia molto numerosa, Mary la madre, e John il padre ebbero numerosi figli maschi. Ora sono tutti andati a vivere in città, alcuni sposati e altri ancora scapoli. Solo uno è rimasto a casa con i genitori, il che è un problema perchè è l'ultimo rimasto, è il più grande, ed è una femmina. Isabelle ha ventisette anni, e nonostante la sua età e il luogo in cui vive le riesce difficile fare nuove conoscenze. La famiglia possiede un piccolo raccolto ed Read more...

29 Giugno 2016

Viveva, in un tranquillo paesino circondato da verdi colline, una bambina vivace e sveglia di nome Molly, dai lunghi capelli ramati e dagli occhi azzurro cielo: abitava con la mamma e le tre sorelline in una graziosa casetta immersa in una radura circondata da querce secolari, rallegrata da petunie colorate che grondavano giulive dalle finestre. Tutte le mattine Molly si recava a scuola, dove era un’alunna modello: al pomeriggio, salutate le compagne e la maestra, tornava a casa a piedi fischiettando e saltellando, mentre percorreva la stradina che conduceva verso casa. Lungo il tragitto Molly osservava sempre estasiata e meravigliata Read more...