Racconti
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E’ caldo, l’aria è tersa, il mare brilla al sole ed è calmo, limpido, trasparente. La spiaggia è ampia e c’è posto per tutti, siamo in tanti, i bimbi giocano e si spruzzano con l’acqua
Beatrice se ne stava sul bagnasciuga, baciata dal sole e accarezzata dal vento che le asciugavano le goccioline rimaste dopo il bagno, cullata dal rumore rassicurante delle onde, quando il mare è calmo. Si addormentò, di uno di quei sonni profondi che ti fanno dimenticare la concezione dello spazio e del tempo e ti fanno sognare, portandoti in realtà parallele. E così si ritrovò dentro un appartamento a Brooklyn. Non era un posto molto grande, c’era un lungo corridoio all’ingresso, la cucina e un salottino; ovunque era pieno di gente, c’era qualcuno in piedi, qualcuno seduto, ma l’attenzione di tutti Read more...
Ma perché con lui non parlava? Insomma era proprio lì, vicinissimo, blu come sempre, leggermente increspato dalla tipica brezza serale di fine estate. Ma muto, irrimediabilmente muto. Del resto Paolo aveva spesso avuto il sospetto che sulla questione del mare sua madre e le sue sorelle avessero sempre mentito. Non poteva parlare solo con loro, non era concepibile. Si sentiva vittima di un inganno ben ordito, unico in tutta la famiglia a non sentire la voce del mare. Bisogna esserci passati per capire cosa vuol dire rappresentare la voce fuori dal coro di una famiglia assolutamente non ordinaria. In realtà Read more...
Il mare: luogo magico dove poter vedere gli aerei con destinazioni incognite ma curiose a me. Come la vita così il viaggio; noi tutti siamo desiderosi di conoscerci in futuro, così come il luogo scelto da noi. Il mare: posto calmo dove percepisco ogni singola e piccola onda infrangersi sugli scogli, dove il rumore dell'acqua, dei bambini che giocano con la sabbia dona a me una forza vitale. Il mare che brilla, il mare che cautamente tiene con sé le sue onde agitate che desiderano oltrepassare la riva ma non possono, sono limitate. Così siamo noi. Siamo due granelli di Read more...
Mezzanotte era scoccata da pochi istanti. Il palazzo si era appena addormentato lasciandosi cullare dalle acque calme della laguna. Ma da una finestra filtrava la luce… Tracce di una festa, briciole sparse ovunque, la tovaglia non più immacolata invasa dai resti di un banchetto, calici ormai vuoti, piatti sporchi impilati uno sull’altro, e quel cd in standby, stanco di suonare per quella folla distratta e rumorosa che finalmente aveva lasciato spazio alla solitudine, al silenzio. Dai vetri di quella finestra la luce dei lampadari di Murano, candidi di vivida trasparenza, illuminava senza pietà la devastazione del tavolo sottostante. E lui Read more...
Ormai la sua infanzia era stata ricacciata in una buca profonda della sua anima. Una buca profonda come quella del pozzo in cui suo padre aveva perso la vita per salvare il suo più caro amico e compagno di lavoro che non rispondeva più dal fondo di quel pozzo mentre cercava di ripulirlo dalle foglie. Nazzareno vi si era calato senza un attimo di esitazione ma il gas aveva subito invaso i suoi polmoni e lui aveva abbandonato la corda con cui si calava ed era precipitato a terra vicino al suo compagno. Ormai per Annina, sua figlia, tutta la Read more...
Le estati a Greensboro sono famose per essere sempre piuttosto miti e mai afose, ma allora tutto era sbagliato quel giorno. Charles Walsh sbuffava ansimante nella sua salopette troppo grande per i suoi tredici anni, mentre risaliva faticosamente il pendio in direzione della fattoria. Sua madre gli aveva chiesto se, per favore, poteva recarsi al lago non lontano da casa e dedicare qualche ora del giorno al tentativo di pescare qualche pesce polposo da mettere sotto i denti. E Charles si era affrettato correndo a specchiarsi in quella lastra verdastra increspata dalla leggera brezza, e davvero si era messo d'impegno Read more...
Aveva sentito tanto caldo nella notte appena trascorsa, più che nelle precedenti, sebbene il termometro a parete, che aveva sbirciato nei momenti di dormiveglia, avesse segnato sul display una temperatura inferiore di qualche grado rispetto agli altri giorni. Anna non aveva mai voluto installare il condizionatore in camera da letto, nè in nessuna altra stanza di casa, perchè quell’aria artefatta le ricordava la notte in cui entrò in obitorio, un posto che puzzava di bianco e di acciaio e di neon, ancora prima che di medicine. Almeno quel ricordo lo voleva cacciare via, soprattutto nella giornata che andava cominciando. Mise Read more...
Era un pomeriggio come tanti,ma particolare ... Pomeriggio d'agosto con perturbazioni atmosferiche da clima tropicale,che di mediterraneo ormai ha molto poco. Cielo grigio,tuoni in lontananza,vento in aumento e,tra un po’,scroscio di pioggia da diluvio. Poi smette,ma non pulisce l'aria da quest'afa soffocante. Di buono c'è il profumo che resta di questi brevi e vorticosi temporali estivi. Attraverso le fitte goccioline che si avvicendano,vanno i miei ricordi ... Lontano rivedo un luogo,una spiaggia,io e te. Eri uno spettacolo ! Alla tua prima volta al mare,così piccola e piena di meraviglia per il mondo che stavi scoprendo. Dorata dal sole,trotterellavi felice indaffarata Read more...
Quel giorno il Mare era arrabbiato, aveva litigato con il vento che vendicativo soffiava forte e alzava le sue onde. Tutti gli abitanti del Mare erano ormai abituati ai suoi moti ma tutte le volte ne erano spaventati, poiché con forza venivano scaraventati verso la spiaggia. La spiaggia fiduciosa li aspettava....sapeva che il Mare con le sue onde impetuose avrebbe portato tanti detriti di conchiglie, granchi, pesci colorati, molluschi e stelle marine. Nelle giornate di mareggiate estive, era quello lo spasso dei suoi ospiti, di quei bagnanti annoiati alienati dal fare il bagno. Passeggiavano sulla battigia curiosando e cercando svogliatamente Read more...