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Il silenzio dei ricordi – Racconto di Nadia Garcea

Era un pomeriggio come tanti,ma particolare …
Pomeriggio d’agosto con perturbazioni atmosferiche da clima tropicale,che di mediterraneo ormai ha molto poco.
Cielo grigio,tuoni in lontananza,vento in aumento e,tra un po’,scroscio di pioggia da diluvio.
Poi smette,ma non pulisce l’aria da quest’afa soffocante.
Di buono c’è il profumo che resta di questi brevi e vorticosi temporali estivi.
Attraverso le fitte goccioline che si avvicendano,vanno i miei ricordi …
Lontano rivedo un luogo,una spiaggia,io e te.
Eri uno spettacolo !
Alla tua prima volta al mare,così piccola e piena di meraviglia per il mondo che stavi scoprendo. Dorata dal sole,trotterellavi felice indaffarata con il papà a costruire castelli di sabbia che irrimediabilmente crollavano.
E,a mano a mano a noi,correvi con piccoli gridolini verso la riva,per poi fermarti di botto ed arretrare timorosa dalle piccole onde che s’infrangevano sulla battigia. Ed il tuo “in braccio!” era preludio di uno sguardo tenero e d’intesa tra me e papà che amorevolmente ti sollevava e ridendo ti stringeva.
Dolci ricordi della tua infanzia.
Le serate in paese,la tua prima esperienza alle giostre e la tua gioia in tutto quel che facevi e cercavi sempre la mia mano,il mio sostegno,la mia compagnia.
Le notti insonni,le ninnananne,il termometro ogni quattro ore,l’ansia e le paure,fugate da un tuo sorriso,da un abbraccio ed un “Ti voglio bene mamma !”.
Lo squillo del cellulare mi riporta alla realtà.
– Pronto ? –
– Mamma perché non rispondevi ? Mi hai fatta preoccupare ! –
– Ma no,tranquilla,lo sai che cammino piano,ero lontana dal cellulare. –
Qualche altra frase e la telefonata si conclude.
Un breve dialogo o un messaggio utili a tranquillizzare una figlia,perché una mamma vuole che siano sereni,felici e non dirà mai quanta solitudine l’invada.

 

Nadia Garcea

 

 

 

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