Racconti
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«...Ah, ti devo raccontare una mia disavventura.» «Ah, sì, dimmi, quale?» «Che oggi ero...» «Uh! Essere! Essere sempre! Questo ininterrotto obbligo di presenza, fino alla morte e oltre! Che scocciatura! Anche a me capita a volte di voler smettere di essere almeno per un po’...» «No, ma non volevo dire quello. Stavo dicendo che ero in stazione...» «La stazione! Ti capisco. Non ci sono posti più caotici. E sporchi. Evito d’andarci. Piuttosto prendo il bus o l’aereo.» «No, ma ascolta, non è questo. La stazione mi va bene. Ma ero in stazione per venire a ***...» «***, città orribile! Luogo Read more...
Arrivò dal buio. Dal lato opposto della vita. Con il suo bel lasciapassare e la benedizione degli dei. Dopo trent'anni stava per ritornare in quella minuscola isola dell Egeo. Era stata paziente e si era messa in attesa. Del resto, dalle parti in cui viveva ora, il tempo non aveva importanza. Nemmeno quello della pazienza. Bisognava soltanto aspettare il momento giusto e che gli dei le accordassero il permesso. Il momento era giunto. Bisognava che tornasse. E gli dei glielo concessero. Venne fuori dal mare. Lo stesso che se l'era portata via un anno dopo che si erano sposati, in Read more...
Non lo senti un sogno nascere. Forse nasce prima di noi, forse senza di lui non potremmo esistere noi. I sogni non fanno chiasso, ci sussurrano all’orecchio la loro esistenza e nel farlo alimentano il nostro sguardo. Cominciai a scrivere il giorno in cui la mia sensibilità mi fece cadere a terra. Fu quello il giorno in cui conobbi il mio sogno. Sotto forma di penna e foglio, il mio sogno era lì fermo, come se mi stesse aspettando da una vita. Mi curò le ferite, si prese cura di me e delle mie paure. Mi tenne al sicuro e Read more...
Odio dover fare la vicina di casa insopportabile, ma oggi come non mai ho bisogno di un attimo di serenità. Dopo una pessima giornata a scuola, tra alunni che si lamentano dei voti che meritano e genitori rompiscatole che vengono a stressarmi pur di farmi cambiare il voto, appena tornata, ho notato con grande disperazione che uno dei tubi in bagno si è malauguratamente rotto. Spaccato. Per sempre. E, mentre tentavo di chiamare qualcuno per ricevere aiuto, sentivo l’insopportabile musica metal giungere dall’appartamento sopra il mio. Da due settimane a questa parte, si sono trasferiti nel mio palazzo due nuovi Read more...
E’ uno dei tanti giorni caldi e afosi che il mese di maggio ci offre. L’isola si mostra come sempre arida e guardando in lontananza, l’asfalto e le rocce, brillano e tremano sotto i raggi di sole. Il mare è di un blu cristallino accarezzato da una leggera brezza che arriva da sud-ovest. La sveglia suona all’alba e con il suo frastuono si dà inizio ad un’altra giornata, chissà, forse nell’ attesa dell’ennesima chiamata di soccorso che ci informava di un barcone carico di vite umane in difficoltà. Io ed i miei compagni di turno di soccorso, il cosiddetto turno Read more...
Scrivo perché mi piacciono le parole, perché mi sembra bellissimo il loro suono mentre vengono lette concatenate ad altre per esprimere concetti e sentimenti. Le apprezzo anche quando non hanno un apparente senso concreto ma la loro sonorità ed il ritmo del testo le fanno poesia oltre il significato. È affascinante pensare che l'apparire di questi tratti convenzionali su una superficie mette in relazione menti di individui che prima potevano non conoscersi. Con la scrittura il messaggio si trasmette e dura nel tempo, può passare di persona in persona, più forte o più attenuato a seconda della sensibilità di chi Read more...
Sto per uscire di casa... metto un piede sulla soglia dell’appartamento ma lì mi fermo a riflettere… Grazie alle meraviglie della tecnologia sono venti giorni che non esco di casa nemmeno per comprare il pane, perché il supermarket, che si trova dall’altra parte della strada, aspetta solo un mio clic sul loro sito web per consegnarmi la spesa. Ai tempi del signor Firmino, non più di 15 anni fa, quando ero ammalata, mi affacciavo alla finestra, appendevo un fazzoletto rosso e dopo qualche minuto… ecco che il signor Firmino mi consegnava il pane e il latte. Beh, devo prendere una Read more...
Sospetto che ci sia qualcosa sotto. Sotto ogni cosa. C’è sempre un qualcosa di altro che non si vede, ma, molto spesso è ancora più grande e importante di ciò che sta in superficie. Basti pensare al mare. Già il filo d’acqua, con le sue barbette schiumose, bianche e salate. Quei riccioli azzurri e i riverberi che sembrano petali di sole caduti dal cielo sotto… Sotto nasconde un umido mondo che ancora non è stato nemmeno tutto esplorato. C’è il rovescio della nostra vita, di noi che stiamo in superficie e lottiamo per alzarci dal suolo. Loro la sotto possono Read more...
È sabato, e sono le undici. Mi viene voglia di uscire e andare al bar a prendere un caffè. Non c’è molto da fare in un piccolo paese come Concordia sulla Secchia, nella provincia modenese. Credo sia così, un po’ per tutte le province italiane: spesso il sabato mattina, non si ha nient'altro da fare che prendere l’auto e andare al bar. Serve a staccare e, con questa crisi, la cosa può aiutare. Di solito prendo il mio caffè, e mi metto a leggere il giornale ad un tavolino, in disparte; ed evito di parlare con qualcuno. Ma sento che Read more...
Il silenzio la tormentava come una cadenza ripetitiva. Ormai il solito tran tran scandiva la sua esistenza: sempre lo stesso timido raggio di sole scivolava lungo le sue membra, anticipando la consueta pioggerellina che sarebbe scesa indisturbata di lì a poco. Stufa di tale monotonia, fece passare le sue dita nodose tra la massa informe di capelli, finalmente idratati dopo giorni e giorni di logorante incuria. Due occhi infossati dalla stanchezza scrutavano il vuoto che li avviluppava. Come le fiamme di due candele sul punto di affievolirsi, diventavano gradualmente sempre più fiochi. Non ardeva più la giovinezza radiosa che un Read more...