Corpi minori desiderosi di sogni
“Corpi minori” (Mondadori) di Jonathan Bazzi protagonista a Capalbio per la quinta serata di Capalbio Libri. Ad intervistarlo sulla Terrazza Capalbio Libri il giornalista Angelo Molica Franco.
“Corpi minori” (Mondadori) di Jonathan Bazzi protagonista a Capalbio per la quinta serata di Capalbio Libri. Ad intervistarlo sulla Terrazza Capalbio Libri il giornalista Angelo Molica Franco.
Affacciatevi fuori e prendetevi qualche istante per ammirare la splendida Superluna di Storione che illumina il mondo questa sera.
“Dal primo giorno che ho scritto, io non ho mai voluto né saputo essere altro che una fedele e umile cronista della mia memoria”. Oggi scopriamo insieme il capolavoro di Matilde Serao, “Il ventre di Napoli”.
Anche a voi il mare suscita ricordi d’altri tempi? “S’ode ancora il mare” è una poesia di Salvatore Quasimodo in cui la voce dell’estate evoca le dolci memorie del poeta.
Finalista al Premio Strega, “Mi limitavo ad amare te” è un bellissimo romanzo di formazione ispirato ad una storia vera. Un libro che si legge tutto d’un fiato e non ha nulla da invidiare al grande romanzo europeo.
“La conchiglia marina” è un breve frammento di Alceo, tradotto da Salvatore Quasimodo, capace di trasportarci, anche se per un attimo, al tempo in cui eravamo bambini ed una conchiglia era in grado di stupirci e incantarci per ore.
“Ex voto” è una delle poesie meno note di Eugenio Montale, ma la bellezza e la forza evocativa che la contraddistinguono sono senza eguali.
La frase del giorno è attribuita a Frida Kahlo. Sono passati diversi anni dalla sua morte, ma il suo spirito è più vivo che mai
Questa sera prendetevi qualche istante per ammirare il cielo stellato, con il bacio della Luna e di Giove e la pioggia di stelle cadenti, le Pegasidi, che sarà visibile ad occhio nudo. Non potevamo non celebrare la bellezza di questo evento con “O falce di luna calante”, una poesia di Gabriele D’Annunzio.
Vi abbiamo chiesto quali libri consigliereste di leggere in estate. Ecco i 10 titoli più citati.
“Il ponte Mirabeau” è una bellissima poesia in cui Guillaume Apollinaire canta un amore tanto grande quanto impossibile.