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Una frase di Frida Kahlo sulla sofferenza come opportunità

Icona non solo artistica, ma di femminilità, Frida Kahlo con le sue opere e le sue frasi ha sublimato il concetto di sofferenza, dandone una chiave di lettura salvifica

Frida Kahlo è stata un’icona non solo artistica, ma di femminilità. C’è una sua frase che lascia il segno, capace di arrivare dritta al cuore ed è capace di far risplendere l’anima di una donna che merita di essere amata.

“Le cicatrici sono aperture attraverso le quali un essere entra nella solitudine dell’altro”.

La sofferenza come opportunità

A soli diciassette anni, la vita di Frida è segnata per sempre da un gravissimo incidente. La colonna vertebrale si spezza in più punti e una sbarra di ferro la trapassa.

Inizia un calvario di dolori lancinanti, operazioni chirurgiche, immobilismo forzato. “Le cicatrici sono aperture attraverso cui un essere entra nella superficie dell’altro”, è una frase che riesce a sintetizzare il dolore di una donna costretta ad una vita pieni di tormenti fisici. Ma, soprattutto, la frase di Frida mette in evidenza il tormentato rapporto d’amore con il marito Diego Rivera. 

Così come avviene per le sue opere, anche in questa frase è possibile immedesimarsi; una condizione che riguarda in particolare coloro che hanno vissuto un forte trauma e che proprio nel momento più basso della loro vita, hanno avuto l’opportunità di conoscere un’altra persona, capace di “entrare nella solitudine dell’altro”.

A quanti di noi sarà capitato, nei momenti di più alta sofferenza, di trovare l’affetto e la vicinanza di persone che realmente tenevano alla nostra persona? Ed è questo il principio ben espresso da Frida nel suo aforisma: i momenti di difficoltà e sofferenza possono trasformarsi in opportunità perché ci consentono di riconoscere le persone davvero importanti per noi, capaci di starci vicino e di supportarci per superare i momenti bui.

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Frida Kahlo, un simbolo di libertà

La famosa pittrice messicana ha lasciato un segno tangibile nella storia, diventando un simbolo del femminismo moderno. Frida Kahlo ebbe una vita difficile, segnata dalla malattia che la portò a morire prima di compiere cinquant’anni. Il suo rapporto intenso con la sofferenza – e il suo amore passionale per Diego Rivera – si tradusse in opere d’arte capaci di emozionare. Le sue sopracciglia folte e mascoline sono diventate emblema della body positivity: non piegarsi alle norme imposte dalla società, per evitare di ricondursi a degli schemi riconosciuti.

Le origini

Frida Kahlo, all’anagrafe Magdalena Carmen Frieda Kahlo y Calderón nacque a Coyoacán, una delegazione di Città del Messico, il 6 luglio del 1907. I suoi genitori eranoa Matilde Calderón y González e Guillermo Kahlo, fotografo di successo preciso e meticoloso nell’eseguire con cura luci ed ombre. Da suo padre forse prende quella precisione nel descrivere minuziosamente ogni particolare.

Alla nascita Frida è affetta da spina bifida, che i genitori e le persone intorno a lei scambiano per poliomielite, essendone affetta anche la sorella minore. Fin dall’adolescenza manifesta talento artistico ed uno spirito indipendente e passionale, riluttante verso ogni convenzione sociale. Da questo contesto nascerà il tema dell’autoritratto. Il primo che dipinge è per il suo amore adolescenziale, Alejandro.

L’incidente

Nei suoi ritratti raffigura molto spesso gli aspetti drammatici della sua vita, il maggiore dei quali è il grave incidente di cui rimane vittima nel 1925 mentre viaggia su un autobus e a causa del quale riporta la frattura del bacino. I postumi di quell’incidente condizioneranno la sua salute per tutta la vita, ma non la sua tensione morale. Frida si dedica con passione alla pittura e nonostante il dolore fisico e psichico dei postumi dell’incidente, continua ad essere la ragazza ribelle, anticonformista e vivacissima che era stata prima.

L’incontro con Diego Rivera

Frida Kahlo porta i suoi dipinti a Diego Rivera, illustre pittore murale dell’epoca, per avere una sua critica. Rivera rimase assai colpito dallo stile moderno di Frida, tanto che la prese sotto la propria ala e la inserì nella scena politica e culturale messicana. Divenne un’attivista del Partito Comunista Messicano a cui si iscrisse nel 1928. Partecipò a numerose manifestazioni e nel frattempo si innamorò di Diego Rivera. Nel 1929 lo sposòpur sapendo dei continui tradimenti a cui sarebbe andata incontro. Conseguentemente alle sofferenze sentimentali ebbe anche lei numerosi rapporti extraconiugali, comprese varie esperienze omosessuali.

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Gli ultimi anni e il successo di Frida

La vita e le opere della pittrice messicana Frida Kahlo esercitano un grandissimo fascino artistico e un forte impatto emotivo. Per alcuni questa artista coraggiosa sarà ricordata nei tempi come la più grande pittrice del Novecento. Tre importanti esposizioni le sono dedicate nel 1938 a New York, nel 1939 a Parigi e nel 1953 a Città del Messico.

L’anno successivo a quest’ultima mostra, il 13 luglio 1954, Frida Kahlo spirava nella sua Casa Azul in Messico. La sua abitazione di Coyoacán, la ‘Casa Azzurra’, meta di migliaia e migliaia di visitatori, è rimasta intatta, così come volle Diego Rivera che la lasciò al Messico. È una casa meravigliosa, semplice e bellissima, con muri colorati, luce e sole, piena di vita e di forza interiore come fu la sua proprietaria.

A distanza di anni dalla sua morte, il suo spirito è più vivo che mai e continua a ispirare donne e uomini in tutto il mondo. Frida è diventata il simbolo della libertà femminile. Un’icona a disposizione di tutte le donne del Mondo. Frida Kahlo è unica, dalla sua Casa Azul, dal suo letto, è riuscita a fare arrivare la bellezza delle sue opera e la poesia delle sue idee in ogni angolo del Pianeta.

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