Salvatore Galeone
Caro dolce rimpianto, ti scrivo questa lettera anche se so che mai arriverà al tuo indirizzo: solo così le mie mani trovano la forza di scrivere e i miei pensieri prendono forma, come nuvole gonfiate dal vento. Come stai? Volevo chiedertelo da tempo sai. E cosa fai? Quali altri sogni hai piantato nel tuo fertile giardino di propositi? Ormai è passato tanto tempo dal nostro ultimo, ahimè unico, incontro. Io, neanche lo ricordo più e chiederei a te, se solo potessi, di aiutarmi. Come ti dicevo è passato tanto tempo; io, però, ho ancora gli occhi pieni del tuo sorriso, Read more...
Caro ti scrivo, questa stanza tace e le ombre degli oggetti restano attaccate alle pareti. Fuori piove e il vento canta al cielo grigio d'autunno le sue storie di solitudine. Il tempo si consuma e mi consuma. Le ore incappano nelle ombre di questa stanza e il buio avvolge i miei ricordi appesi ai battiti del cuore. La mente tace e i pensieri pesanti si aggrovigliano. Londra ti ha stregato, ti ha conquistato e ti ha rapito. Le sue luci di donna seducente e perversa ti hanno sedotto e la dolcezza elegante della sua lingua nobile ti ha strappato alla Read more...
Cara, da dove cominciare? Da quando sei cominciata tu. Da quando eri piccola quasi quanto un pugno. Da quando eri nulla. Cosa guardi, piccina, con quegli occhi spalancati e famelici del mondo. Piccola, piccola mia, ingenua bambina. Piccola, piccola ingenua esploratrice di terre sconosciute, di storie nascoste. Scavavi tra scapole della gente, tu, con quegli occhi da bambina. Ti tenevo stretta tra le mie braccia, attenta a renderti solo mia ovunque ti portassi. Gli sguardi della gente per strada a passeggio, i sorrisi che ti rivolgevano in coda al supermercato... ero gelosa di tutte quelle piccole attenzioni da parte di Read more...
Carissima Giulia Il 28 luglio 1998, sei nata. Non voglio prenderla da lontano, ma quando la tua mamma, una delle mie più care amiche, ti ha messa per la prima volta tra le mie braccia, è nato un grande amore. Mi hai sorriso e dopo un po’ ti sei addormentata quieta. Sei sempre stata una bimba gioiosa, allegra, curiosa e simpatica. Hai nutrito un’intelligenza vispa che ti rendeva una bimba capace di mettere in difficoltà gli altri con le tue domande precise e coerenti e che ti ha fatta diventare una splendida ragazza che approfondisce con precisione qualsiasi argomento le Read more...
Mio caro ing. non ti ho mai chiamato Riccardo, tranne quando ero arrabbiata con te, era quello il segnale, in tutto cio che ci siamo scritti in 25 anni l'incipit era sempre lo stesso mio caro ing. Non ci sei, non sei più con me da 9 mesi. Pero ci sei sei a casa, sei in studio con me, sei al supermercato, sei quando leggo un libro o vedo un film. Con te posso fare tutte queste cose, sempre. Quello che non posso più fare è trovare il tuo "ti amo" su un post it attaccato allo specchio, una tua Read more...
Caro Giacomo, ti scrivo mentre tu stai a pochi passi, oltre quella porta chiusa. Negli ultimi mesi, nonostante il nostro quotidiano sfiorarci, si sono ridotte sempre più le occasioni di incontro. Ti trovo la mattina già intento a costruirti la corazza attorno ai tuoi sedici anni e la sera non c'è più tempo né voglia per i vecchi, dolci rituali della buona notte. Ma se all'improvviso un'ombra, un sogno, un rumore ti dovessero turbare, raggiungimi pure, in ogni momento. La porta è aperta, non serve bussare. Marisa
Caro, ti scrivo poche parole e forse banali. É ormai un anno che ti conosco, è stato per me quello che uno scrittore una volta disse “amore a prima vista, a ultima vista, ad eterna vista”, standoti accanto ho avuto modo di conoscere i tuoi occhi, il tuo sorriso, i tuoi abbracci, la tua frenesia, la tua allegria; ho potuto conoscere però anche la tua la non curanza, la tua "superficialità", il tuo non essere regolare e concreto, insomma i tuoi difetti, ma nonostante questo non ho mai cambiato idea; senza questi difetti non saresti tu, e probabilmente non apprezzerei Read more...
Scrivere vuol dire cercarti ed io ti cerco ogni giorno. Ti trovo e ti perdo in un unico movimento degli occhi. Sei stato e sarai per sempre costituzione di pura essenza. Sei cultura sensibilità dialogo Sei il mio tempo Sei la mia fuga L'unico uomo al mondo capace di andare oltre l'apparire tu sei essere! Ti ho adorato! Papà Celestina Savoia 11 ottobre 2015
Caro Renato, così come da bambina, continuo ad amare la scrittura come forma di comunicazione che consente di mettere totalmente a nudo il proprio animo. Così come allora continuo a guardare alla vita degli altri cercando di non dare giudizi, perché ciascuno ha alle spalle un vissuto che noi non conosciamo. Pertanto, le tue parole non mi hanno né delusa, né amareggiata, né infastidita. Il mio cuore ha solo pianto di fronte alle tue vicissitudini. Alcune cose ci sembrano incomprensibili. Solo confidando in Dio possiamo cercare di dare loro un senso....perché credo che Lui metta alla prova solo i Suoi Read more...
Caro, sono tante le lettere che ti ho scritto, sono tante le parole che ho sentito nostre: non le hai mai lette, tutte quelle parole; non li hai mai capiti, tutti quei sentimenti. Ma ora non ti scrivo per incolparti di ciò che non sei riuscito a comprendere. Ora ti scrivo per parlarti della mia vita da quando non ci sei, da quando hai capito che non ero io la persona che volevi accanto, da quando ho capito che eri diverso da come ti avevo sognato, immaginato, desiderato. Sai, a volte mi ritrovo a camminare tra le strade e a Read more...