Redazione Libreriamo
Le scoppiava il cuore e il cervello di madre rifiutava la realtà, correva verso l’incrocio assassino. Era in casa, da sola, quando le era squillato il cellulare. Luca. Finalmente si era deciso a chiamare. “si può sapere dove sei?” comincia subito a inveire “è un’ora che ti aspetto.” Non capisce nulla di quanto le dice. E, a sentirla bene, non è neanche la voce di suo figlio. “che ci fa un estraneo con il cellulare di Luca?” E’ l’unica cosa che riesce a pensare. Si costringe ad ascoltare quella voce sconosciuta e odiosa che le parla di un terribile incidente. Read more...
Il celebre fotografo torna a Castelnuovo per un incontro pubblico
Le disfunzioni linguistiche e giudiziarie della società italiana contenute nel libro di Ettore Randazzo ''E forse una condanna al silenzio'' vengono brillantemente analizzate dal giudice presso il Tribunale di Catania Alessandro Centonze. Il giudice in questa recensione invita a riflettere circa il disamore verso la cultura umanistica sul quale Randazzo pone l'accento, che determina la crisi della lingua italiana, e sulle problematicità del sistema giudiziario, caratterizzato da giudici supponenti e poco sensibili alle ragioni dell’imputato...
In esclusiva per Libreriamo, il giudice scandinavista Alessandro Centonze racconta i segreti della letteratura nordica. Centonze approfondisce i segreti del giallo nordico e parla dello scrittore svedese Kjell Eriksson, di cui è da poco uscito il romanzo “La principessa del Burundi” nella collana “giallosvezia”...
‘Sale la nebbia sui prati bianchi.’ Fabrizio De Andrè, Inverno Si aggiunge bianco al bianco, insicurezza a insicurezza. I contorni sfumano, le linee vibrano, si frantumano e scompaiono. Rimane un confuso intreccio di piccole goccioline, stanche del loro fluttuare inesorabile, senza riposo. Più in là un viandante, una figura grigia. Grigio di pensieri, di cuore, di sguardo. Stanchi, i suoi occhi si chiudono e attorno ad essi si profila un’ombra nella quale pare accoccolarsi questa nebbia densa. Sembra che i suoi occhi portino il peso di miliardi di gocce di tristezza. E’ un uomo solo, viaggia per colmare chissà quale Read more...
5 mostre per 5 città selezionate appositamente per voi!
Costruzioni impossibili, esplorazioni infinite, giochi di specchi, motivi e geometrie interconnesse
Ore 21.35, Stazione di Battipaglia Sola. Tre ragazzi, pare di ritorno dal mare, ciarlano d’ovvio. Un omino sta di fronte a me, sul primo binario, sguardo al cielo, braccia intrecciate: appare stanco e sconfitto. Eppure i suoi occhi da qui neppure li intravedo. Io, seduta su una panchina del binario 4, diretta a Pompei. E’ buio. Ma sembra giorno. Un neon sulla testa segna sul foglio la sagoma della mano, mentre scrive queste poche parole insensate. Rossi i semafori qualche metro alla mia sinistra. Cicale lamentano il caldo di questa strana notte estiva. Si frantuma d’un tratto la luce, appare Read more...
La storia della prima pittrice ammessa alla Société Nationale des Beaux-Arts tra amori e guai
Dal 15 giugno al 30 ottobre 2016 la mostra a cura di Marina Cogotti, Vincenzo Farinella e Monica Preti