MILANO – Suzanne Valadon è conosciuta come l’amante di Renoir che diventò pittrice. La musa di Montmartre però affascinò come modella e musa i pittori più celebri dell’epoca.
LA MUSA DI MONTMARTRE – Marie Clementine, questo il vero nome, di umili origini, da ex artista del circo (ma una caduta mise fine alla sua carriera) approdò al mondo dell’arte, prima come musa poi come pittrice. Renoir s’invaghì di lei tradendo la propria compagna Aline Victorine Charigot ma sorpresi dalla moglie furono costretti a dirsi addio.
Suzanne finì nel dipinto Ballo in città di Renoir e in altre opere, perché il suo fascino inquieto la rendeva un’attrattiva per gli artisti parigini. Non solo, fu una modella ribelle e contesa e l’amante degli artisti più famosi dell’epoca, Puvis de Chavannes (il primo a scoprirla), Renoir, Toulouse-Lautrec, de Nittis e il musicista Erik Satie.

IL SOGNO – La musa però voleva inseguire il suo vero sogno: diventare pittrice. Toulouse-Lautrec fu il primo ad incoraggiarla. La loro relazione durò solo due anni ma da lui imparò moltissimo. Nonostante la sua fama di misogino fu Degas a sostenere veramente Suzanne nella sua aspirazione. Nonostante l’ambiente difficile e ostile a una donna, per di più non borghese, riuscì a coronare il suo sogno: nel 1894 divenne la prima donna ammessa alla Société Nationale des Beaux-Arts. Non più la musa di artisti molto più grandi di lei ma circondata da giovani amanti come Utter. Nonostante la fama e la ricchezza, alcool ed eccessi ne cambiarono il fascino – ma senza sminuirlo. La gente definì Suzanne, Maurice (il figlio avuto in gioventù e poi celebre pittore Utrillo) e André (l’amante 23enne per cui a 44 anni abbandonò il marito), “il trio infernale”. Spesso a loro si accompagnava il grande artista “maledetto”: Amedeo Modigliani.
Copertina: Suzanne Valadon, Pierre Auguste Renoir