lettera

6 Novembre 2015

Esce oggi in libreria “La lettera a Hitler”, edito da Mondadori, in cui l’autore e saggista Gabriele Nissim racconta l’incredibile storia e il coraggio di Armin Wegner, scrittore che si schierò a favore dei diritti umani...

6 Novembre 2015

Abbiamo intervistato Carlo Gabardini, autore di “Fossi in te io insisterei” (edito da Mondadori). Attivo come attore e autore in ambito televisivo, cinematografico e teatrale, in questa sua prima fatica letteraria Gabardini si cimenta con un tema di forte impatto emotivo...

6 Novembre 2015

Caro amico mio, la carta bianca mi fa sempre paura ogni volta che inizio a scriverti ma ora che non solo un foglio ci divide cerco di colmare la tua assenza con l’inchiostro. Spezzerò questi mesi di silenzio mandando le mie parole più vere a cercarti, per riuscire finalmente a raggiungerti. Oggi è passato un anno dall’ultima volta che ci siamo visti, un anno di arrivi e di partenze, in cui avrei avuto bisogno del tuo sostegno. Un anno in cui non ti ho perdonato di non aver ricevuto il tuo addio. Volano le stagioni ma il dolore rimane, mi Read more...

6 Novembre 2015

Caro Tu. Vedi? Non so nemmeno scrivere il tuo nome. Eppure quando scrivo sono io la più forte.Ma, sai, a volte scrivere è anche ammettere. E' leggersi. E' rischiare di star male e di avere solo un diario o una tastiera, in quel momento, da abbracciare. Vorrei sorprenderti con questa lettera. Ma di lettere te ne ho già scritte tante. Valanghe di parole e spremute di cuore con troppo zucchero in un'anima messa a dieta da una strana stanchezza interiore. Ho scritto molto. Troppo. Solo che i tasti che usavo non erano una penna. E di sicuro non ti sono Read more...

6 Novembre 2015

Caro amore mio, non ho mai potuto chiamarti così di persona, cercherò di farmi passare questo prurito almeno per lettera. Dal momento esatto in cui sei entrato in scena sul palcoscenico della mia vita ho capito che lo saresti stato. Ricordo tutto di quell’attimo: è stato come una goccia, più forte delle altre che avevano fino ad allora riempito il vaso, ed in un secondo la mia vita è cambiata. La misura era colma, non c’era più bisogno di aggiungere altro. Non ero più solo io il centro del mio mondo, c’era un’altra forza d’attrazione che mi teneva incatenata. Eri Read more...

6 Novembre 2015

Caro papà, è da anni che non ti chiamo più così… Nonostante la tua lontananza, mi illudo che queste poche righe giungano a te in risposta al tuo ultimo sofferto saluto, lasciato tra le pagine di un vecchio quaderno. I ricordi si perdono nella mia testa e le immagini si deteriorano al trascorrere del tempo, ma questo non mi preoccupa perché i sentimenti, quelli veri, sinceri, intensi, non si spengono mai. La vita purtroppo non è sempre generosa come vorremmo, anzi a volte ci colpisce duramente e ci chiede di gestire situazioni difficili e dolorose, seppure impreparati a farlo. Ed Read more...

3 Novembre 2015

MILANO - Il conflitto mondiale fu la prima guerra tecnologica di massa, da molti storici viene definita una frattura nel corso della storia, quasi una sorta di spartiacque del mondo contemporaneo. Le lettere dei soldati dal fronte sono un eloquente testimonianza della nuova esperienza di guerra combattuta in trincea. Il bisogno di raccontare supera spesso il timore di allarmare le famiglie e fa vincere la fatica dello scrivere che non era certo una pratica comune per questi soldati‑contadini per lo più ancora analfabeti. Questa è la lettera di un soldato alla moglie che esemplificativo della corrispondenza costante dei soldati con i loro Read more...

2 Novembre 2015

Caro papà, ti scrivo perché la vita, quando tieni tutto dentro, fa più paura. Ti scrivo perché di diari ne ho aperti e richiusi abbastanza, senza mai trovare la forza di lasciare veramente andar via il dolore. Guardare al mondo con occhi stanchi sa di poco, per una come me che la vita l'ha sempre presa a morsi passo dopo passo. Poi è arrivato il buio, col suo nome spesso incompreso e assai più spesso negato: depressione, la chiamano così. All'improvviso le paure vanno in giro sole, si muovono prepotenti nei loro abiti migliori. Così cominci a credere che l'unico Read more...

1 Novembre 2015

MILANO - La Grande Guerra continua a occupare un posto di primissimo piano sia dal punto di vista della storiografia, sia da quello della memoria collettiva. I soldati diventano testimoni e protagonisti del loro tempo, restituendoci con i loro racconti di vita vissuta un drammatico e vivido spaccato degli anni bui della prima guerra mondiale. Vediamo ora la toccante lettera del caporale francese Floch alla moglie prima di essere fucilato. "Mia cara Lucia, Quando questa lettera ti sarà pervenuta, io sarò morto fucilato. Ecco perché: Il 27 novembre, verso le 5 di sera, dopo due ore di violento bombardamento, in una trincea della prima Read more...

31 Ottobre 2015

Mio caro, tu lo sai meglio di me, l'hai detto tante volte. E' andata com'è andata. E a pensarci bene, non poteva andare diversamente. Perché abbiamo sbagliato, io certamente ho sbagliato l'approccio. Nessuno di noi, poi, ha avuto la forza, il coraggio, l'onestà di cambiare le cose e di riconoscere che stavamo sbagliando. Forse, fra i due, tu eri quello più consapevole, e infatti ti allontanavi, per tornare regolarmente, senza nemmeno provare a imboccare una strada diversa da quella che stavamo percorrendo e che ci ha portato fino a qui, cioè a "nulla". Non che io non riconosca e non Read more...