Il 22 Aprile si celebrerà la 51esima Giornata Mondiale della Terra. Sono diversi i poeti e le poetesse che nel corso dei secoli hanno dedicato i loro versi alla bellezza del pianeta Terra, ma anche alla sua fragilità, alla prepotenza dell’uomo che ne ha intaccato la ricchezza. Per celebrare la vita, la complessità e preziosità del nostro Pianeta, ricordiamo questa poesia di Emily Dickinson, nota poetessa americana legata ai temi della natura, intitolata “Il vento”.
Emily Dickinson, le sue poesie e la lezione sull’isolamento
La poetessa statunitense Emily Dickinson ha scelto per anni di vivere in isolamento volontario, trovando ispirazione per poesie e versi tra i più belli di sempre
La vita, il vento e la nostra terra
Nonostante Emily Dickinson sia molto legate ai temi della morte e del dolore, in questa poesia “Il vento” celebra la terra, la natura e la sua vita. Come un-indovinello, la soluzione di questa potrebbe essere proprio “la vita”. L’indizio più forte è proprio nell’ultima strofa: la vita raggiunge il suo culmine quando si conclude e ci porta nell’eterna luce dell’immortalità.
Ma anche nelle strofe precedenti, possiamo leggere che la vita è un concetto che non ha una “forma” concreta e la sua “melodia” si sviluppa ciclicamente posandosi via via su esseri umani diversi, come l’ape con il fiore; La vita è anche “privata” e “senza parole”, perché vissuta ogni volta nell’intimità di ciascuno, eppure suscita e fa nascere sentimenti che hanno una forza superiore alla concretezza.
Abolissimo il gelo, la poesia di Emily Dickinson sull’importanza delle nostre scelte
Abolissimo il gelo è una poesia di Emily Dickinson che ci racconta come anche le piccole scelte possano influenzare la nostra vita
Un viaggio attraverso le caratteristiche più intime della nostra esistenza, un po’ per celebrarle e un po’ per ricordarle, magari in un momento di sconforto. In fondo, se celebriamo la nostra terra, dobbiamo anche celebrare la vita su di essa. Vi proponiamo questa poesia perché vorremo sempre ricordare – e ricordarci- l’importanza del rispetto. Un rispetto che dovremmo tenere costante nei confronti di ciò che la natura ci offre, che la vita ci dona. Dovremmo essere grati, così, anche al vento che ci accarezza le guance, al sole che ci scalda, alla musica del mondo. Con il suo stile semplice, Emily Dickinson ce lo ricorda e ci emoziona, come sempre.
“L’osservatorio” di Emily Dickinson
Emily Dickinson ha vissuto una vita sulla terra che potremmo definire a scartamento ridotto. Tutta la sua esistenza si è svolta tra le pareti della grande casa dei genitori in Massachusetts, dalla quale non si è quasi mai allontanata, salvo alcune rarissime circostanze. Nella sua cameretta si dedicava all’unica, totalizzante passione: la poesia. Talmente era gelosa di sé stessa e dei suoi progetti letterari, che quasi nessuno poteva violare l’intimità della sua stanza (Ogni vocazione comporta un’amputazione). Eppure, la poetessa americana ha saputo guardare oltre le mura domestiche e analizzare e osservare la natura e la bellezza della terra. Il suo spazio domestico finiva per coincidere con il giardino della mente nel quale coltivava la pianta dell’ispirazione lirica.
La Giornata Mondiale della Terra
La Giornata della Terra (in inglese Earth Day, in francese Jour de la Terre), è il nome usato per indicare il giorno in cui si celebra l’ambiente e la salvaguardia del pianeta Terra. Sulla spinta dei movimenti ecologisti nel 1970 l’ONU istituì la prima Giornata Mondiale della Terra. Da allora le nazioni Unite celebrano questa festa ogni anno, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile. La celebrazione che vuole coinvolgere più nazioni possibili, ad oggi coinvolge precisamente 175 paesi.
“Il vento” di Emily Dickinson per celebrare la terra
Come la luce,
Delizia senza forma
E come l’ape,
Melodia senza tempo
Come i boschi,
Segreto come brezza
Che, senza frasi, agita
Gli alberi più superbi
Come il mattino,
Perfetto sul finire,
Quando orologi immortali
Suonano mezzogiorno!