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Le più belle poesie dedicate alla neve

Un’ondata di gelo e neve è prevista in arrivo in molte città italiane, portando sicuramente qualche disagio, ma anche tanta magia… ecco quindi le più belle poesie sulla neve

Sono molte le regioni italiane che in queste ore sono state colpite da nevicate. E’ prevista un’ondata di gelo e maltempo che sicuramente causerà qualche disagio, ma che è anche capace di portare qualche sorriso e tanta magia, soprattutto tra i più piccoli.

Le più belle poesie dedicate alla neve

Vi proponiamo quindi una selezione delle più belle poesie sulla neve.

10 frasi d'autore per trasformare la pioggia in poesia

10 frasi d’autore per trasformare la pioggia in poesia

Oggi e questo weekend in diverse zone d’Italia pioverà e saremo in molti a dover fare i conti con questo fatto, rivedendo i nostri programmi

Il cielo è basso – E. Dickinson

Il cielo è basso, le nuvole a mezz’aria,
un fiocco di neve vagabondo
fra scavalcare una tettoia o una viottola
non sa decidersi.
Un vento meschino tutto il giorno si lagna
di come qualcuno l’ha trattato;
la natura, come noi, si lascia talvolta sorprendere
senza il suo diadema.

 

Neve – Umberto Saba

Neve che turbini in alto e avvolgi
le cose di un tacito manto.
Neve che cadi dall’alto e noi copri
coprici ancora,all’infinito: imbianca
la città con le case,con le chiese,
il porto con le navi,
le distese dei prati…

 

La perfezione della neve – Andrea Zanzotto

Quante perfezioni, quante
quante totalità. Pungendo aggiunge.
E poi astrazioni astrificazioni formulazione d’astri
assideramento, attraverso sidera e coelos
assideramenti assimilazioni
nel perfezionato procederei
più in là del grande abbaglio, del pieno e del vuoto,
ricercherei procedimenti
risaltando, evitando
dubbiose tenebrose;saprei direi.

Ma come ci soffolce, quanta è l’ubertà nivale
come vale: a valle del mattino a valle
a monte della luce plurifonte.
Mi sono messo di mezzo a questo movimento -mancamento
radiale
ahi il primo brivido del salire, del capire,
partono in ordine, sfidano: ecco tutto.
E la tua consolazione insolazione e la mia ,frutto,
di quest’inverno, allenate, alleate,
sui vertici vitrei del sempre, sui margini nevati
del mai-mai-non-lasciai-andare,
e la stella che brucia nel suo riccio
la castagna tratta dal ghiaccio
e tutto – e tutto eros, tutto libertà nel laccio
nell’abbraccio mi sta: ci sta,
ci sta all’invito, sta nel programma, nella faccenda.

Un sorriso, vero? E la vi(ta) (id-vid)
quella di cui non si può nulla, non ipotizzare,
sulla soglia si fa (accarezzare?).
Evoè lungo i ghiacci e le colture dei colori
e i rassicurati lavori degli ori.
Pronto. A chi parlo? Riallacciare.
E sono pronto, in fase dell’immortale,
per uno sketch-idea della neve, per un suo guizzo.
Pronto.

Alla, della perfetta.
«È tutto, potete andare.»

 

libri neve

I 5 libri da leggere mentre fuori infuria la tempesta di neve

Se fuori fa freddo e la neve vi impedisce di uscire anche solo a fare due passi, ecco i 5 libri che non potete non leggere in questo momento

 

La neve – Gabriele D’Annunzio

Scendi con pace,
o neve: e le radici
difendi e i germi.
che daranno ancora
erba molta agli armenti.
all’uomo il pane.
Scendi con pace, si che al novel tempo
da te nutriti, lungo il pian ridesto,
corran qual greggi obbedienti i fiumi.

 

Il pupazzo di neve – Jacques Prévert

Nella notte dell’inverno,
galoppa un grande uomo bianco.
È un pupazzo di neve
con un pipa di legno
un grande pupazzo di neve
perseguitato dal freddo.
In una piccola casa
entra senza bussare
e per riscaldarsi
si siede sulla stufa rovente
e sparisce d’un tratto
lasciando solo lo sua pipa
in mezzo ad una pozza d’acqua
ed il suo vecchio cappello.

 

L’omino di neve – Gianni Rodari

L’omino di neve,
guardate che caso,
non ha più naso
Vorrei imitare
questo paese
adagiato
nel suo camice
di neve.
e ha solo un orecchio:
in un giorno di sole
è diventato vecchio!
Chi gli ha rubato un piede?
È stato il gatto,
bestia senza tatto.
Per un chicco di grano
una gallina
gli becca una mano.
Infine, per far festa,
i bambini
gli tagliano la testa.

 

Nevicata – Guido Gozzano

Dalle profondità dei cieli tetri
scende la bella neve sonnolenta,
tutte le cose ammanta come spettri:
scende, risale, impetuosa, lenta.
Di su, di giù, di qua, di là s’avventa
alle finestre, tamburella i vetri…
Turbina densa in fiocchi di bambagia,
imbianca i tetti ed i selciati lordi,
piomba, dai rami curvi, in blocchi sordi…
Nel caminetto crepita la bragia…

 

Nevicata – Giovanni Pascoli

Nevica; l’aria brulica di bianco;
la terra è bianca; neve sopra neve;
gemono gli olmi a un lungo mugghio stanco:
cade del bianco con un tonfo lieve.
E le ventate soffiano di schianto
e per le vie mulina la bufera;
passano bimbi: un balbettio di pianto;
passa una madre: passa una preghiera.

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