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“Fa freddo” di Gianni Rodari: l’arrivo della neve in filastrocca

Scopri la magia di "Fa freddo" di Gianni Rodari, la celebre filastrocca che annuncia l'arrivo della neve in Italia. Leggi di più su Libreriamo.

Fa Freddo è una filastrocca di Gianni Rodari che sembra raccontare ciò che accade quando la prima neve arriva in Italia. 

La grandezza di Gianni Rodari è proprio questa. Attraverso un linguaggio semplice e diretto riesce a dare poesia a ciò che ci circonda a ciò che accade nel reale. 

Leggendo i versi di Fa Freddo è come seguire il racconto di una telegiornale per tutte le età.  

In modo ironico e scanzonato si rappresenta l’abbassamento delle temperature in tutta la Penisola. 

Il racconto dei fatti di cronaca tipici dell’arrivo del primo grande freddo invernale e delle nevicate, viene canzonato da Gianni Rodari in modo ironico e originale. 

Tutto diventa un paradosso, “la neve sui monti” è “come panna sul gelato”. “I gatti del Colosseo battono i denti”, il Po si trasforma in pista di pattinaggio.

A potenza un asino ha la coda gelata e a Venezia le gondole sono a letto con l’influenza. 

Come in un Tg satirico modello “Striscia la notizia” del quale forse Gianni Rodari è precursore gli eventi si trasformano in farsa. 

Dietro la farsa però si nasconde sempre qualcosa che merita di stimolare le nostre riflessioni.

Fa freddo di Gianni Rodari

Italia sottozero.
Lo stivale si è ghiacciato.
Sta la neve sui monti
come panna sul gelato.

I gatti del Colosseo,
a Roma, battono i denti.
Si pattina sul Po
e i suoi maggiori affluenti.

E’ gelata la coda
di un asino a Potenza.
Le gondole di Venezia
sono a letto con l’influenza.

Un pietoso alpinista
è partito da Torino
per mettere un berretto
sulla cima del Cervino.

Ma dov’è, dov’è il mago
con la fiaccola fatata
per portare in tutte le case
una calda fiammata?

Non tutti hanno la fortuna di potersi difendere dal freddo

“Dov’è il mago con la fiaccola fatata per portare in tutte le case una calda fiammata?”

Il senso di tutta la filastrocca di Gianni Rodari, a nostro avviso, può essere colta in quest’ultima strofa di Fa Freddo. 

Per i più poveri, all’epoca erano tanti, ma ancora oggi ci sono tantissime famiglie in difficoltà, termosifoni, radiatori, climatizzatori  possono non esserci nelle case.

In molti casi, non si hanno i soldi per poter pagare i riscaldamenti.

Il freddo, quindi, non è quella magica atmosfera che ci riporta al Natale e alle feste. Non è il camino e il calore che unisce le famiglie.

Il freddo può diventare un vero problema, che colpisce il fisico, ma anche l’anima. Vivere il freddo e come vivere la fame. 

Per questi sfortunati guardare le case dei vicini e accorgersi delle disparità a cui si è costretti a vivere, può avere degli effetti devastanti, soprattutto per i bambini e i ragazzi.

Una filastrocca che da voce al disagio

La magia di Fa Freddo sta nel fatto che Gianni Rodari riesce a dare voce con il suo linguaggio al disagio, alle disparità, alla condizione di tanti che meriterebbero di avere il dovuto sostegno. 

Non tutti i bambini nascono con la fortuna di poter vivere in una casa decente, di avere una famiglia in grado di poter assicurare un degno stile di vita e una casa con i dovuti confort.

In alcuni casi il freddo diventa anche pericoloso e questo è ciò che evidentemente il Maestro Rodari voleva enfatizzare.

Pertanto, se il Mago con la fiaccola non arriva, spetta a chi di dovere la salvaguardia di tutti i bambini.

Gianni Rodari il maestro che ogni alunno vorrebbe avere

Gianni Rodari dovrebbe diventare il simbolo della scuola del presente e del futuro.

Lui si rese conto che la scuola, l’insegnamento devono puntare su un linguaggio divertente e coinvolgente. 

La fantasia e lo sviluppo della stessa nei bambini e ragazzi è l’unica via per rendere lo studio e l’apprendimento stimolanti e attrattivi.

Non si può prescindere da questo dato di fatto. D’altronde, insegnare è un dono che chi lo riceve deve farne motivo di vanto, di realizzazione, di autostima. 

Ahimè, l’insegnamento non rende ricchi e in molti casi prima di ottenere quel posto di lavoro tanto atteso e desiderato donne e uomini che hanno scelto la via dell’insegnamento sono costretti a sacrifici enormi. 

Ecco perché da parte nostra non possiamo che rivolgere agli insegnati il nostro più sentito grazie.

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