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“Assassinio a Venezia”, il film tratto dal romanzo di Agatha Christie

Debutta negli USA “Assassinio a Venezia” (2023), il film con Kenneth Branagh tratto dal romanzo “Poirot e la strage degli innocenti” di Agatha Christie

Nell’anniversario della nascita di Agatha Christie (15 settembre 1890), ha debuttato negli Stati Uniti “Assassinio a Venezia”, il film diretto e interpretato da Kenneth Branagh tratto dal romanzo poliziesco “Poirot e la strage degli innocenti” del 1969.

Il lungometraggio è il terzo capitolo della saga dell’attore dedicata a Hercule Poirot dopo “Assassinio sull’Orient Express” (2017) e “Assassinio sul Nilo” (2022). Il film è stato distribuito nelle sale italiane il 14 settembre 2023 da 20th Century Studios e Walt Disney Studios Motion Pictures.

La trama di “Assassinio a Venezia” (2023)

Ambientate nella Venezia del dopoguerra, le vicende di “Assassinio a Venezia” vedono protagonista l’investigatore Hercule Poirot, impegnato a partecipare, seppur con scarso entusiasmo, a una seduta spiritica durante una notte di Halloween.

I protagonisti del gruppo sono tutte persone obbligate ad affrontare i demoni del loro passato, macchiato da terribili storie di sofferenza. L’uccisione di uno di loro riaccenderà in Poirot, ormai in pensione, la passione per le indagini e la voglia di scoprire ancora una volta l’assassino.

Le differenze con il romanzo “Poirot e la strage degli innocenti” (1969)

A differenza di quanto accaduto per i precedenti film, Kenneth Branagh ha scelto di confrontarsi con un romanzo di Agatha Christie meno celebre rispetto ad “Assassinio sull’Orient Express” (1934) o “Poirot sul Nilo” (1937), cambiandone per la prima volta trama e ambientazione.

In “Poirot e la strage degli innocenti”, infatti, il detective viene interpellato dalla scrittrice e amica Ariadne Oliver per indagare sul caso di Joyce Reynolds, una ragazza di tredici anni, trovata morta al termine di una festa di Halloween, che aveva assistito a un omicidio in età infantile.

Alcune curiosità sul libro

Nel romanzo “Poirot e la strage degli innocenti”, Agatha Christie ha scelto di trarre ispirazione dalla commedia “La Tempesta” di William Shakespeare per il nome della giovane Miranda Butler.

Inoltre, la scrittrice ha deciso di inserire alcuni richiami biblici come Giuditta e Giaele, presenti anche in “Il Natale di Poirot” (1938).

In un passaggio della storia, infine, la Signora Emlyn menziona Miss Bulstrode, la direttrice del collegio in cui è ambientato il romanzo “Macabro quiz” (1959).

Venezia: la città protagonista del film ispirato al romanzo di Agatha Christie

Un elemento che allontana “Assassinio a Venezia” dal romanzo da cui esso trae ispirazione è sicuramente il fatto di lasciare più spazio agli ambienti e ai giochi di luci e ombre piuttosto che al complesso intreccio tipico della narrativa di Agatha Christie.

Questa scelta, unita alla decisione di ambientare le vicende in Italia anziché a Woodleigh Common, una cittadina alla periferia di Londra, ha contribuito a rendere Venezia protagonista indiscussa del film.

Come riportato da “Il Messaggero”, la produttrice Judy Hofflund ha evidenziato il ruolo centrale di Venezia nel lungometraggio:

«Credo che abbiamo cercato di trovare un equilibrio tra il far capire alla gente che eravamo davvero a Venezia e raccontarne una versione inedita di questa bellissima città, magica di notte, a volte inquietante, soprattutto in inverno. Volevamo dare loro qualcosa di un po’ unico e fresco. Non credo che il nostro palazzo sia mai stato ripreso in un film prima d’ora. È stata una fortuna per noi».

Infine, “Assassinio a Venezia” non è semplicemente un film appartenente al poliziesco o giallo, ma un prodotto che, così come la maggior parte dei remake o sequel contemporanei, contiene elementi tipici di altri generi, in questo caso dell’horror, accentuati dalla decisione di portare “Halloween a Venezia”.

«C’è una battuta del film che racconta come gli americani abbiano portato questa tradizione a Venezia, noi volevamo questa città per diversi motivi, perché il libro non è ambientato qui. Abbiamo girato tutto prima che arrivasse Natale e mettessero l’albero in Piazza San Marco, volevamo davvero ricreare quell’atmosfera che solo ottobre e novembre, i mesi autunnali, sanno restituire».

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