Salvatore Galeone
Starai leggendomi solo per distrarti. In uno di quei momenti in cui, stremato dall'ennesima riunione di lavoro, dalla scrittura di una relazione e dal controllo ossessivo della posta elettronica, decidi di concederti una pausa. Leggerai anche me come una pausa, una di quella che ci si prende soltanto per staccare la spina e poi riprendere. Un po' come le brochure promozionali dei supermercati , quelle che si mettono da parte e che si leggono a data da destinarsi e soltanto per curiosità, apprezzandone le offerte ma senza nessuna intenzione d'approfittarne. Butterai questa lettera nel cestino della carta straccia. Presto sarà Read more...
Caro libro ti scrivo, per chiederti perdono della mia ingratitudine. Mi hai visto crescere, anzi mi hai fatto crescere insegnando a leggere, scrivere, amare, sognare, perdonare. Sei stato compagno silenzioso ed amico fidato, sopportando abbandoni e tradimenti. Hai custodito le mie illusioni, speranze, amori, paure, pronto ad asciugare le mie lacrime, proprio come ora che il tempo implacabile, punisce le mia ingrata riconoscenza. Ed io ritorno tra le tue pagine spalancate, cercando risposte a feroci domande che la vita mi pone. Tu senza un lamento mi consoli, mi abbracci, pronto a perdonare, come solo una Madre sa fare. Sembri di Read more...
Lettera a T' (L'Unica) Anche oggi mi hanno svegliato, mi hanno alzato e mi hanno portato fuori. Tutto normale, tutto sotto controllo. Così, almeno, mi è stato detto, perché io non c'ero. Un altro giorno senza te. Questo mi uccide. Un altro giorno pieno di te. Questo mi tiene in vita. Curioso, no? Quello che mi fa morire mi fa vivere e quello che mi fa vivere mi fa morire. E' probabile che mi sveglieranno anche domani. Ne sarei felice: un altro giorno per amarti. Perché è irrinunciabile amarti: per me non è una scelta, non mi è consentito fare Read more...
Amico mio, quanto è stato bello ritrovarti dopo tanti anni?? Al telefono ci siamo già detti mille cose, ma ci sono pensieri che non riescono a non arrivare, non dopo averti ritrovato. Per cui eccomi qui! Non ridere di me e della mia penna: so che se volessi ti raggiungerei con un click, ma il cuore è imprevedibile e si accende quando meno te lo aspetti. Diversamente, come potrei raccontarti? Ogni tanto, gracchiando su youtube, trovo qualche brano che non conosco e che mi colpisce particolarmente ed allora mi faccio trascinare e mi faccio “rubare” i pensieri. Oggi casa mia Read more...
Caro dolce rimpianto, ti scrivo questa lettera anche se so che mai arriverà al tuo indirizzo: solo così le mie mani trovano la forza di scrivere e i miei pensieri prendono forma, come nuvole gonfiate dal vento. Come stai? Volevo chiedertelo da tempo sai. E cosa fai? Quali altri sogni hai piantato nel tuo fertile giardino di propositi? Ormai è passato tanto tempo dal nostro ultimo, ahimè unico, incontro. Io, neanche lo ricordo più e chiederei a te, se solo potessi, di aiutarmi. Come ti dicevo è passato tanto tempo; io, però, ho ancora gli occhi pieni del tuo sorriso, Read more...
Caro ti scrivo, questa stanza tace e le ombre degli oggetti restano attaccate alle pareti. Fuori piove e il vento canta al cielo grigio d'autunno le sue storie di solitudine. Il tempo si consuma e mi consuma. Le ore incappano nelle ombre di questa stanza e il buio avvolge i miei ricordi appesi ai battiti del cuore. La mente tace e i pensieri pesanti si aggrovigliano. Londra ti ha stregato, ti ha conquistato e ti ha rapito. Le sue luci di donna seducente e perversa ti hanno sedotto e la dolcezza elegante della sua lingua nobile ti ha strappato alla Read more...
Cara, da dove cominciare? Da quando sei cominciata tu. Da quando eri piccola quasi quanto un pugno. Da quando eri nulla. Cosa guardi, piccina, con quegli occhi spalancati e famelici del mondo. Piccola, piccola mia, ingenua bambina. Piccola, piccola ingenua esploratrice di terre sconosciute, di storie nascoste. Scavavi tra scapole della gente, tu, con quegli occhi da bambina. Ti tenevo stretta tra le mie braccia, attenta a renderti solo mia ovunque ti portassi. Gli sguardi della gente per strada a passeggio, i sorrisi che ti rivolgevano in coda al supermercato... ero gelosa di tutte quelle piccole attenzioni da parte di Read more...
Carissima Giulia Il 28 luglio 1998, sei nata. Non voglio prenderla da lontano, ma quando la tua mamma, una delle mie più care amiche, ti ha messa per la prima volta tra le mie braccia, è nato un grande amore. Mi hai sorriso e dopo un po’ ti sei addormentata quieta. Sei sempre stata una bimba gioiosa, allegra, curiosa e simpatica. Hai nutrito un’intelligenza vispa che ti rendeva una bimba capace di mettere in difficoltà gli altri con le tue domande precise e coerenti e che ti ha fatta diventare una splendida ragazza che approfondisce con precisione qualsiasi argomento le Read more...
Mio caro ing. non ti ho mai chiamato Riccardo, tranne quando ero arrabbiata con te, era quello il segnale, in tutto cio che ci siamo scritti in 25 anni l'incipit era sempre lo stesso mio caro ing. Non ci sei, non sei più con me da 9 mesi. Pero ci sei sei a casa, sei in studio con me, sei al supermercato, sei quando leggo un libro o vedo un film. Con te posso fare tutte queste cose, sempre. Quello che non posso più fare è trovare il tuo "ti amo" su un post it attaccato allo specchio, una tua Read more...
Caro Giacomo, ti scrivo mentre tu stai a pochi passi, oltre quella porta chiusa. Negli ultimi mesi, nonostante il nostro quotidiano sfiorarci, si sono ridotte sempre più le occasioni di incontro. Ti trovo la mattina già intento a costruirti la corazza attorno ai tuoi sedici anni e la sera non c'è più tempo né voglia per i vecchi, dolci rituali della buona notte. Ma se all'improvviso un'ombra, un sogno, un rumore ti dovessero turbare, raggiungimi pure, in ogni momento. La porta è aperta, non serve bussare. Marisa