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“Lo stagno delle ninfee” di Monet, un omaggio alla natura

In occasione dell'anniversario di CLaude Monet, ricordiamo uno fra i suoi dipinti più delicati e suggestivi di sempre, "Lo stagno delle ninfee": lo straordinario omaggio di Monet alla natura e alla biodiversità

Un tributo alla biodiversità e alla natura. Realizzato nel 1899 e conservato al Musée d’Orsay di Parigi, “Lo stagno delle ninfee, armonia verde” è uno dei dipinti più conosciuti al mondo dell’artista impressionista Claude Monet, pittore francese nato il 14 novembre 1840 e scomparso il 5 dicembre 1926, La sinfonia dei colori, con la predominanza del verde-natura, regala agli occhi di chi osserva questo dipinto una sensazione di pace assoluta, di connessione e armonia con la natura. 

Monet e la natura

Negli ultimi trent’anni della sua vita, Claude Monet si dedica quasi esclusivamente al suo giardino e ai quadri che ritraggono la bellezza delle sue composizioni floreali. Sono circa duecentocinquanta i dipinti che Monet realizza, ispirandosi alla bellezza del suo giardino di Giverny, una località a pochi chilometri da Parigi. Lì coltivava diverse piante esotiche che decoravano un ponticello di legno. Così Monet ritrae lo stesso angolo e ne varia di poco il punto di vista o le ore della luce. In questo paradiso, si trovano salici, canne, nasturzi, gladioli, e sull’acqua si intravedono delle splendide ninfee.

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Casa Monet a Giverny, la visita virtuale nel suo regno colorato

Fra tutte le visite virtuali a disposizione in questo periodo, quella alla casa di Giverny, in Normandia, è senza dubbio una delle più affascinanti

Lo stagno delle ninfee

Sulla superficie stagnante del laghetto si riflettono le frasche ed i fiori circostanti, mentre isole di ninfee riposano sulle acque con le corolle che predominano sulle foglie verdi. Si può ammirare il ponticello che attraversa il lago e la superficie delle acque scandita dallo scalarsi delle foglie di ninfee. Per rappresentare questo scorcio paradisiaco Monet utilizza pennellate piccole e irregolari con macchie di colore per un effetto di incredibile suggestione. Le tonalità predominanti sono quelle del verde, che si fondono tra loro per creare un’armonia di colori. 

La casa di Giverny

La casa di Giverny è considerata il tempio sacro di Monet e non smette mai di stupirci con quel suo tripudio di colori e profumi. Una visione primaverile, in grado di farci sognare persino in questi giorni di isolamento forzato. Qui a Giverny Claude Monet visse per quarant’anni, amando moltissimo la sua casa, soprattutto i suoi giardini i quali lo ispirarono per molte sue opere, come per esempio per i dipinti dedicati alle ninfee.

Cosa rappresenta la pittura di Monet?

Protagonista indiscusso dell’Impressionismo, Claude Monet consacra la sua vita alla ricerca delle gradazioni di colore del cielo, delle nuvole o della pioggia che cattura con i suoi pennelli senza preoccuparsi di rappresentare la realtà com’è veramente, ma piuttosto come può manifestarsi in un determinato istante.

La tecnica usata

Claude Monet è stato un forte sostenitore della pittura en plain air (anche grazie alla invenzione dei colori a tubetto) e del fatto che per realizzare un quadro bisogna dipingere ciò che si vede. Rispetto agli artisti che lo hanno preceduto, nei quadri di Monet troviamo ha un distacco dai paesaggi inventati, con l’artista maggiormente interessato ai giochi di luci e ombre del paesaggio.

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