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“La Danza”, l’opera di Henry Matisse che celebra l’armonia del ballo

Scopriamo l'opera di Henry Matisse "La Danza", uno dei capolavori dell'arte contemporanea e opera rivoluzionaria che celebra l'armonia tra gli esseri umani e la natura.

In occasione del 29 aprile, la Giornata Internazionale della Danza, scopriamo una delle opere più famose di Henri Matisse, ovvero La Danza, che rappresenta un’ode alla vita, alla gioia, all’abbandono fisico int nome dell’armonia tra gli esseri umani e la natura.

L’opera fu commissionata, insieme al dipinto corrispondente Musica, dall’influente collezionista russo Sergei Shchukin nel 1909 per decorare la sua villa.

Caratterizzata da semplicità ed energia, quest’opera d’arte ha lasciato un segno indelebile nell’arte del XX secolo. Il quadro è un’enorme tela di 260 cm per 391 cm, ha uno sfondo molto piatto e l’unico punto focale sono le figure danzanti.

La Danza fu dipinta all’apice dell’estetica del Fauvismo e incarna l’emancipazione dalle tradizionali convenzioni di rappresentazione dell’arte occidentale.

La Danza si compone di due versioni. La prima realizzata nel marzo del 1909 e oggi custodita al Museum of Modern Art di New York. La seconda risalente al 1910 e collocata all’Hermitage di San Pietroburgo.

La Danza di Henry Matisse un’opera che rompe le regole

La Danza di Henry Matisse

Le scelte estetiche di Henri Matisse per questo quadro suscitarono un certo scandalo nei salotti d’arte del 1910.

Il nudo audace e i colori applicati in modo grossolano conferirono all’opera un carattere primitivo che agli occhi di alcuni spettatori sembrò barbaro, selvaggio, privo di ogni regola.

Matisse utilizzò solo tre colori per l’opera: blu, verde e rosso. In linea con le tradizionali associazioni cromatiche del Fauvismo, queste tre tonalità vivaci creano un intenso contrasto.

L’economia dello stile e dei dettagli ha prodotto figure ambigue. Oggi, potremmo parlare di una rappresentazione “fluida” della sessualità.

Né l’espressione del viso, né il sesso sono chiaramente definiti. Le sagome rosse sono semplicemente delineate con contorni pesanti sullo sfondo blu e verde.

Henry Matisse ha celebrato l’armonia grazie ai colori e alle linee

Le cinque figure si tengono per mano in un cerchio, ma sulla sinistra possiamo notare che le mani dei due individui sono separate; si sfiorano solo leggermente invece di tenersi.

Tuttavia, Matisse ha collocato con cura la rottura nel punto in cui si sovrappone alla gamba dell’altra figura, per non rompere l’armonia dei colori e del cerchio.

Essendo il punto di rottura più vicino alla posizione dello spettatore, può essere interpretato come un invito a partecipare alla danza. Il cerchio viene a cercare coloro che “sono fuori”, unificando così gli individui.

I Fauves condividevano gli interessi dei primitivisti per le comunità indigene e si ispiravano al primitivismo per creare un’arte che tornasse all’essenza della natura e della comunione.

Le figure crudamente delineate de La Danza richiamano gli stili primitivisti e il soggetto, figure in comunione all’interno di un paesaggio “vergine”, può essere letto come un’esortazione a un necessario ricongiungimento con la natura.

Un’opera primitiva non convenzionale e rivoluzionaria

Se si guarda bene l’opera, la nudità della figura dimostra il rifiuto della civiltà moderna. L’opera diventa un simbolo di unità tra uomo, cielo e terra.

Matisse mirava a creare una sintesi del primitivismo. Le figure goffe ispirate all’arte primitiva e popolare e i colori vivaci ed energici esprimevano l’istinto e la natura.

Gli individui sono completamente alienati, avulsi nella loro danza, in rottura con tutte le regole e le convenzioni imposte dalla società

Matisse non si concentra sull’aspetto individuale dei ballerini, ma piuttosto sul movimento e sul ritmo che creano insieme. La danza è il simbolo ultimo della riconciliazione degli individui.

Un inno alla libertà e all’armonia tra gli esseri umani, in contrapposizione con la frammentazione sovranista tipica del periodo in cui l’opera fu realizzata. 

Matisse e il suo fascino per la danza

Il tema della danza occupa un posto importante nella vita e nell’opera di Henry Matisse. L’artista francese illustrò per la prima volta questo interesse nel dipinto Le bonheur de vivre (La gioia di vivere) del 1906.

Le bonheur de vivre (La gioia di vivere) del 1906

Se si guardano bene le ballerine de La Danza sono in una posizione simile a quelle sullo sfondo de La gioia di vivere.

Nella Danza, Matisse abbandona completamente l’“artigianato francese” per un’estetica associata più strettamente al primitivismo e all’arte africana.

Prende le distanze dal dettaglio e dalla finezza, come si trova nelle opere di Edgar Degas ispirate al balletto. Lo stile di Matisse è distillato fino alla sua essenza e ignora le regole consolidate di genere, estetica, armonia e ordine. Il suo lavoro si basa invece su una sensazione di crudezza ed energia.

Egli dà una libertà al colore e alla linea che raramente era stata vista prima. Obiettivo di Matisse voleva lanciare un messaggio di pace, di armonia, di amore, di rispetto tra i popoli. Intendeva  riunire gli esseri umani tra loro e con la natura.

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