MILANO – José non uccide Carmen. Il regista Leo Moscato revisiona il finale dell’opera, stravolgendolo completamente. Nel finale tradizionale la protagonista viene pugnalata a morte da José che, pazzo di gelosia, la uccide. Nella conclusione di Moscato, invece l’arma è una pistola che, inceppandosi, permette alla donna di fuggire e di salvarsi. La produzione ha spiegato il finale come un’allegoria della lotta contro la violenza sulle donne. E ha pure rilanciato: «Carmen è entrata nel repertorio del Maggio musicale, e ci resterà per i prossimi due o tre anni, perché ci sono state e ci sono moltissime richieste per rivederla». L’Opera inoltre, nella versione di Moscato, viene ambientata in un campo rom.
Le polemiche
Il finale alternativo non è stato apprezzato dal pubblico che alla fine del 4 atto ha fischiato l’opera. Anche sui social non sono mancate le critiche. A favore della nuova versione della Carmen si schiera Dario Nardella, sindaco di Firenze, che su twitter afferma: “Messaggio culturale, sociale ed etico che denuncia la violenza sulle donne, in aumento in Italia». L’opera non è stata però del tutto un fiasco, dal punto di vista musicale, infatti, ha riscosso un grande successo: molti gli applausi per i musicisti.
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