racconto

6 Ottobre 2017

Isabella se ne stava seduta sulla panchina, indispettita dal mondo intero. A scuola aveva ricevuto l’ennesimo brutto voto e rischiava di perdere l’anno. Ma il rischio che più la tormentava era quello di perdere la propria famiglia. I suoi non facevano che litigare, si tradivano, e ne era certa, non avrebbero retto a lungo. Ben presto avrebbero divorziato. E lei? Lei era troppo giovane per essere sposata, ma aveva già alle spalle qualche storia andata male. I suoi diari erano pieni di frasi di rivolta, alternati a poesie mielose e cuori e teschi. Quando affermava qualcosa sul suo stato d’animo, Read more...

4 Ottobre 2017

L'uragano Irma in Florida avvenuto lo scorso maggio, ha portato alla luce un breve racconto di Hemingway risalente al 1909

4 Settembre 2017

Bellissima!...e grigia. Anzi, intinta nelle sfumature del grigio: una piccola città in grigio-verde, percorsa da stradine, attraversata da marciapiedi e portici, forata da androni, sottopassaggi, rientranze e nicchie, piena degli echi di altri luoghi, di portoni che si aprivano più in là, che si lasciavano intravedere nella penombra. Il grigio era un pastello che si addensava nei porticati, ma senza mai mutarsi nel nero. Lo si sarebbe detto, piuttosto...un fumo di Londra?...una tinta indossata con disinvolta eleganza. Era una città che si lasciava prendere piano, con sapiente pazienza. Anche quella volta però era arrivato troppo presto: un viaggio senza contrattempi. Read more...

1 Maggio 2017

Il piccolo Karibù, così chiamavo una piccola statuina di ottone pesante, alta 5 cm., non avevo mai capito cosa, in effetti, rappresentasse però diventava, a volte, uno dei miei compagni di gioco preferiti. Feci la sua conoscenza, se non ricordo male, verso i sette o gli otto anni e lo trovavo sempre nel "banchino" di mio nonno ovvero nel suo scrittoio, pieno di colonnine intarsiatee cassettini con in mezzo un grande cassetto. Mio nonno era un artista e sulla scrivania, luogo intoccabile per tutti, ci si potevano trovare gli oggetti più disparati, originali che oggi avrebbero fatto gola a molti Read more...

9 Aprile 2017

È così difficile accorgerti di me? Accorgerti del modo in cui ti guardo. Forse non te ne accorgi perché nessuno ti ha mai guardata così. Forse non te ne accorgi perché nessuno hai mai guardato così. È così difficile darmi un po’ del tuo tempo? Un po’ del tempo che sprechi a farti spezzare il cuore da uno dei tanti stronzi per il quale ti prendi una delle tante cotte. Un po’ del tempo che dedichi a pensare, al perché non trovi una persona che ti sappia amare davvero, perché non trovi una persona che tu sappia amare davvero. Se Read more...

9 Aprile 2017

Camminava su e giù per la stanza angusta; angusti i suoi pensieri, angusta la sua breve vita. Affannato tra quei pensieri, cercava tra le mille pieghe invisibili della sua mente un solo attimo di felicità, qualcosa simile ad un piccolo, impercettibile attimo di perfezione. Ma nulla nella sua vita ormai trascorsa somigliava né ricordava la perfezione. Tutto era andato così veloce... Il tempo lo aveva risucchiato senza mai concedergli quella pace sognante, quella tregua perfetta, che aveva visto insinuarsi in altre vite. A pochi passi dalla sua, altre esistenze avevano conosciuto la gioia. Ma per lui il destino aveva tenuto Read more...

20 Dicembre 2016

CAPITOLO I: IL CARILLON In una soffitta, di una casa, in una città nel nord del mondo, tra scatole di cartone, vecchi mobili impolverati, giocattoli di epoche passate e quant’altro servisse di tanto in tanto, vi era un oggetto che da qualche tempo aveva trovato una nuova vita. Si trattava di un antico carillon alquanto particolare e che certamente meritava di stare in un luogo più dignitoso della soffitta in cui era finito. Per essere precisi, si trattava di una scatola musicale o “Boite a Musique”, come in effetti, era stata chiamata dal suo inventore ginevrino. L’oggetto, come suggerisce il Read more...

4 Agosto 2016

Se si parla di sirenette, molti di voi penseranno all’adattamento Disney con Ariel e i suoi amici canterini: ma il racconto originale di Hans Christian Andersen è molto più oscuro e inquietante…

20 Luglio 2016

'- Mi scusi signorina a che ora passa il 32? Sa non ci vedo molto da lontano - Passa alle 8:40, tra pochi minuti' e le sorrido. - Sa signorina, vado al cimitero a trovare mio marito, sono 15 anni che non c'e piu ma io non mi arrendo, sono stata operata ad un ginocchio, e faccio fatica a salire le scale, ma io cammino piano piano e ci arrivo lo stesso. E' stato un infarto a portarmelo via, così veloce, tempo 5 minuti e lui non c era piu, ma io continuo a non arrendermi. Oh signora mia, lei Read more...

4 Maggio 2016

MILANO - In occasione della festa della mamma e della nostra nuova campagna social #CaraMamma, stiamo raccogliendo le poesie, i racconti e le lettere più belle dedicate alla mamma dei grandi personaggi della letteratura. Il sentimento di Pier Paolo Pasolini per sua madre è stato sempre intensissimo. Quello riportato di seguito è uno scritto a macchina, trovato postumo fra le sue carte. Nel 1950 Pasolini e sua madre Susanna si trasferirono a Roma. Per lui fu durissimo trovare lavoro e la madre iniziò a fare la domestica per mantenere entrambi. In questo estratto Pier Paolo Pasolini racconta un aneddoto della Read more...