guerra
Oriana Fallaci mi incute timore, è una donna con due palle così che un po' invidio e un po' temo. Ha una scrittura pesante, per i temi che affronta, ma fluida perchè lei usa la penna come fosse una bacchetta magica. Mi era capitato fra le mani finora solo "Lettera a un bambino mai nato", e mi ha divorato lui, 99 pagine di angoscia. Così, trovando in un mercatino dell'usato Insciallah, mi ci sono avvicinata con circospezione e l'ho preso. Parla di guerra, brutta, sanguinosa, orrenda, calda, putrida guerra. E di un contingente italiano di stanza a Beirut. Impariamo a Read more...
In occasione dell'anniversario della scomparsa dello scrittore Beppe Fengolio, vi proponiamo i suoi aforismi più celebri
Evacuata la bimba che ha raccontato su Twitter la sua storia e quella della sua famiglia, riusciti a trovare rifugio dalle bombe attraverso la lettura
Vi raccontiamo la commuovente storia della bambina di sette anni Bana Alabed e della sua famiglia, che riescono a trovare rifugio dalle bombe attraverso la lettura
Il 13 febbraio arriva al cinema distribuito da Wanted il docufilm che racconta la storia di Waad al-Kateab attraverso gli anni della rivolta di Aleppo
Ce lo racconta Fulvio Gorani, per anni inviato di guerra per la Rai, prima nell'ex Jugoslavia e poi in Iraq e in Medio Oriente
Portare l’attenzione dell’opinione pubblica sui rifugiati di tutto il mondo. E’ questa la mission di uno scrittore impegnato secondo Khaled Hosseini, autore di best-seller come Il cacciatore di aquiloni...
Ha inaugurato ieri a Troina, in Sicilia, la mostra “Robert Capa in Italia. 1943 - 1944”. Legato a quella terra, dove ha trascorso quasi un anno, Robert Capa è riuscito a immortalare con la sua solita capacità poetica una realtà orribile. Scatti autentici, di vita, di persone...
La tormentata relazione fra i due pittori surrealisti segnò entrambi profondamente per tutta la loro vita
MILANO - Da convinto interventista qual era, Carlo Emilio Gadda allo scoppio della prima guerra mondiale partì come volontario nei reparti territoriali delle truppe alpine, venendo dislocato nelle zone arretrate del fronte sull'Adamello e sulle alture vicentine. Fu fatto prigioniero e deportato a Celle (Hannover, Germania). Dall'esperienza della guerra e della prigionia, dopo la rotta di Caporetto, uscirà il Giornale di guerra e di prigionia, pubblicato solamente nel 1955, con aggiunte nel 1965. Scritto come un diario e senza un preciso impianto letterario, l'opera è una denuncia forte e amara dell'incompetenza con cui era stata condotta la guerra e del degrado della Read more...