Sei qui: Home » Storie » Perché il solstizio d’estate quest’anno è il 21 giugno

Perché il solstizio d’estate quest’anno è il 21 giugno

Il 21 giugno 2023 è il giorno del solstizio d'estate, ovvero il giorno con il maggior numero di ore di luce. Scopriamo perché la data del solstizio non è sempre la stessa

Il 21 giugno 2023 è il giorno del solstizio d’estate, ovvero il giorno con il maggior numero di ore di luce. Il sole raggiunge il punto di declinazione massima nel cielo terrestre, pertanto si ha il giorno più lungo dell’anno, quello in cui il sole tramonta più tardi.

La parola solstizio

La parola solstizio deriva dal latino solstĭtĭum, composto da sōl (sole) e sistĕre (fermarsi). Il termine indica in astronomia il momento in cui il sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione massima o minima. Infatti, a seconda delle stagioni, abbiamo il solstizio d’estate o quello d’inverno. Il fenomeno del solstizio è dovuto all’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto al piano dell’orbita terrestre e può variare.

Il solstizio d’estate

Il solstizio d’estate, rappresentando l’inizio dell’omonima stagione, è sempre stato nella storia occasione di feste, come i Litha nel neopaganesimo o la natività cristiana di Giovanni Battista, cosiddetta “Notte di San Giovanni” o “Notte di mezza estate”.  Talvolta nelle zone di cultura celtico-germanica la “Festa del sole di mezza estate” era associata anche alla celebrazione della mascolinità e della sua funzione sociale. 

Primavera 2023, perché l'equinozio è il 20 marzo e non il 21

Primavera 2023, perché l’equinozio è il 20 marzo e non il 21

Quest’anno l’equinozio di primavera arriva il 20 marzo. Scopriamo insieme il perché di questa primavera anticipata

L’inizio dell’estate 2023

La data del solstizio di estate, così come l’orario, può variare ogni anno, anche se oscilla sempre tra il 20 e il 21 giugno. Quest’anno il solstizio d’estate cade il 21 giugno 2023 alle 16:58 ora italiana. Nel nostro Paese le ore di luce cresceranno mano a mano che ci si sposta verso Nord. L’illuminazione naturale durerà ad esempio 15 ore e 7 minuti a Napoli; 15 ore e 16 minuti a Roma; 15 ore e 28 minuti a Firenze; 15 ore e 33 minuti a Bologna; 15 ore e 42 minuti a Milano.

Nell’emisfero boreale, il solstizio d’estate si verifica quando il Sole “viaggia” lungo il suo percorso più settentrionale nel cielo. Questo segna l’inizio astronomico dell’estate, nella metà settentrionale del globo. Nell’emisfero australe, è l’opposto: il solstizio di giugno sancisce l’inizio dell’inverno, quando il Sole è nel suo punto più basso del cielo.

Il 21 giugno, la Terra arriverà nel punto della sua orbita in cui il Polo Nord è alla sua inclinazione massima (circa 23,5 gradi) verso il Sole. Il risultato? Dalle nostre parti avremo il giorno più lungo e la notte più breve dell’anno solare.

Perché la data può cambiare

Il solstizio d’estate non capita sempre lo stesso giorno: la maggior parte delle volte cade il 21 giugno, ma in alcune occasioni può anticipare al 20 giugno. Ciò è dovuto al fatto che non c’è esatta coincidenza tra il nostro calendario, che conta 365 giorni e il tempo impiegato effettivamente dalla Terra per compiere un giro completo intorno al Sole (anno solare), che dura circa 6 ore in più. Tale discrepanza determina lo spostamento di equinozi e solstizi ed è il motivo per cui esiste l’anno bisestile, che ogni quattro anni “aggiusta” le cose evitando il progressivo slittamento delle stagioni.

© Riproduzione Riservata