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“L’albero dei poveri” di Gianni Rodari, poesia sul vero senso del Natale

Impara la filastrocca de L'albero dei poveri di Gianni Rodari dedicata ai bimbi in povertà. Un'opera che lascia un'impronta nel cuore.

L’albero dei poveri di Gianni Rodari è una di quelle poesie che vogliamo dedicare a tutti i bambini meno fortunati..

Una filastrocca nello stile dei Gianni Rodari che ci vuol far riflettere. Dovremmo imparare che il vero natale è amore vero, quello con l'”A” maiuscola.

Il natale è quello che unisce e non divide, che avvicina e non allontana, che da gioia e felicità. 

Se c’è qualcuno che non può avere l’albero è un problema che riguarda tutti. 

Non bisogna dimenticare che sono tanti i bambini che non riceveranno doni a Natale. Molti i piccoli che saranno costretti a vivere la tragedia della guerra e della povertà. 

Sono molti i bambini che non avranno “l’albero dei doni”, che non potranno godere della magia del Natale.

Per i bambini poveri o ai margini l’unico albero possibile sarà quello che fiorisce grazie alla fantasia, l’unica arma per potere sopravvivere alle difficoltà.

Per loro l’albero di natale vivrà solo attraverso i sogni. Per il loro il natale sarà un racconto. 

In tanti non potranno avere neppure questa fortuna.

Per loro, e non solo, va tutto il nostro affetto e questi magici versi di Gianni Rodari pieni di umanità.

L’albero dei poveri di Gianni Rodari

Filastrocca di Natale,
la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bambini è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un alberetto.
Che strani fiori, che frutti buoni
Oggi sull’albero dei doni:
bambole d’oro, treni di latta,
orsi del pelo come d’ovatta,
e in cima, proprio sul ramo più alto,
un cavalo che spicca il salto.
Quasi lo tocco… Ma no, ho sognato,
ed ecco, adesso, mi sono destato:
nella mia casa, accanto al mio letto
non è fiorito l’alberetto.
Ci sono soltanto i fiori del gelo
Sui vetri che mi nascondono il cielo.
L’albero dei poveri sui vetri è fiorito:
io lo cancello con un dito.

L’albero dei poveri, purtroppo, non esiste

L’albero dei poveri vive solo nella fantasia dei bambini e dei loro genitori. Sono in tanti, moltissimi. Il Mondo non è come ci immaginiamo o come ci viene rappresentato dalle figure retoriche costruite dai media.

Il Mondo è popolato di tantissimi sfortunati che non avranno un albero di Natale, o meglio neppure il cibo per sfamarsi. 

Ci sono tante guerre e tanti bambini che non hanno avuto la fortuna di nascere in una casa, in una terra, in un Paese in grado di garantire loro sicurezza, benessere, felicità. 

Ciò che però i bambini possiedono è una forza unica: la fantasia.

la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bambini è primavera:

I bambini grazie al dono della fantasia, anche se tutto intorno è buio, splende la luce dell’allegria.

soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un alberetto.

Un’immagine piena di sensibilità, che solo il genio di Gianni Rodari riesce a rendere semplice.

Che strani fiori, che frutti buoni
Oggi sull’albero dei doni:
bambole d’oro, treni di latta,
orsi del pelo come d’ovatta,
e in cima, proprio sul ramo più alto,
un cavalo che spicca il salto.
Quasi lo tocco…

Il Natale in questa strofa della filastrocca luccica di ricchezza. L’albero splende di oggetti fantastici, desiderati da tutti i bambini.

Ma, è solo un sogno per i bambini poveri “non è fiorito l’alberetto.”

Ci sono solo “i fiori del gelo” sul vetro che non riescono neppure a far vedere il cielo. 

E come è tipico di Gianni Rodari la fine della filastrocca, che all’ascolto sembra offrire divertimento, in realtà esprime l’amarezza di chi con il dito vorrebbe cancellare la cruda realtà.

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