Sei qui: Home » Poesie » L’inverno e il calore di casa in una poesia sensoriale di Maya Angelou

L’inverno e il calore di casa in una poesia sensoriale di Maya Angelou

La pioggia e il freddo rendono grigie le nostre città. Ma cosa succede dentro le nostre case, al riparo dalle sere d'inverno? Ce lo racconta Maya Angelou con una poesia straordinariamente sensoriale.

Dicembre: preludio d’inverno, mese che porta insieme gelo e calore. Il gelo del primo freddo e il calore del Natale, che ci apprestiamo ad accogliere nuovamente nelle nostre vite.

Mentre fuori la pioggia, il vento e la neve investono le strade, la vita si dipana all’interno delle nostre case che, se abbiamo fortuna, sono calde e protette.

Con una poesia straordinariamente sensoriale, che si intitola “This winter day” – in italiano “Questo giorno d’inverno” -, Maya Angelou ci racconta l’inverno in modo originale, ponendo al centro dei suoi versi qualcosa di tanto semplice e umile da destare enorme meraviglia: la zuppa.

“Questo giorno d’inverno” di Maya Angelou

La cucina è la sua prontezza
cose bianche, verdi e arancioni
si dissanguano nella zuppa.
Un sacrificio rituale che accende
un odore nel mio naso e fa sì che
la mia lingua inizi a marciare
scivolando nella liquidità delle sue gocce.
Il giorno, striato d’argento
nella pioggia, esita fra
la finestra e la zuppa.

“This winter day”, la poesia in lingua originale

The kitchen is its readiness
white green and orange things
leak their blood selves in the soup.
Ritual sacrifice that snaps
an odor at my nose and starts
my tongue to march
slipping in the liquid of its drip.
The day, silver striped
in rain, is balked against
my window and the soup.

L’inverno nelle piccole cose

Se abbiamo la fortuna di vivere in un paese libero dalle guerre, in un luogo sicuro e caldo, l’inverno è un periodo ossimorico, che aspettiamo con desiderio: freddo e caldo al tempo stesso. Freddo fuori. Caldo dentro.

Ma cosa produce tanto calore nel nostro cuore? Sono le piccole cose che spesso passano in secondo piano, sovrastate dalla velocità con cui muoviamo i fili delle nostre vite. Sono i risvegli la domenica mattina sotto un piumone caldo e soffice, i rientri dal lavoro con le mani intorpidite dal freddo che ritrovano sensorialità toccando una tazza tiepida, una candela crepitante che illumina gli angoli di casa, le chiacchiere serali con la propria famiglia…

E cosa c’è di più piccolo, umile, in apparenza insignificante, di una zuppa?

Eccola, la strana protagonista della poesia di Maya Angelou. L’inverno in una zuppa, che sa di pioggia, di rituale incantato e di lentezza ritrovata nei gesti quotidiani e involontari che diamo sempre per scontati. E invece… in quanti non hanno di che mangiare, di che bere, di che scaldarsi?

Dove leggere le poesie di Maya Angelou

“Questo giorno d’inverno” è racchiusa nel libro che raccoglie tutte le poesie di Maya Angelou. Tradotti in diverse lingue, fra cui il francese e il portoghese, i versi di Maya Angelou non sono ancora disponibili nella loro versione italiana.

In Italia sono stati tradotti, principalmente a opera di Guanda e di BEAT, soltanto alcuni romanzi dell’autrice e attivista afroamericana, la cui produzione poetica è stata sempre posta in secondo piano, anche in patria, almeno fino alla luminosa lettura di «On the Pulse of Morning» nel 1993, durante l’insediamento del presidente Clinton.

Se masticate un po’ d’inglese, non lasciatevi sfuggire l’occasione di scoprire i versi di Maya Angelou: del resto, la poesia ha tutto un altro sapore in lingua originale. Perché non approfittare?

Maya Angelou

Maya Angelou, grande poetessa e scrittrice afroamericana, tra le più importanti e amate del Novecento, è stata famosa soprattutto per essersi impegnata a sostenere le lotte dei movimenti per i diritti civili dei neri insieme a Malcom X e Martin Luther King, e per avere scritto sette libri autobiografici di successo in circa cinquant’anni.

Nata il 4 aprile 1928 in Missouri e scomparsa il 28 maggio 2014 nella Carolina del Nord, è considerata una delle più influenti intellettuali afroamericane di sempre, soprattutto per quel che riguarda la capacità di raccontare se stessi e la propria vita inserendosi in un contesto più ampio e generale. Il suo lavoro ha influenzato quello di decine di altri e altre intellettuali.

© Riproduzione Riservata