Tratta dal volume “Poesie“, che raccoglie tutte le liriche dell’autore, “Dicembre” รจ una poesia di Guido Gozzano perfetta da leggere per dare il benvenuto a un mese che, pur essendo tanto freddo, ci scalda il cuore.
“Dicembre” di Guido Gozzano
Dalla profonditร dei cieli tetri
scende la bella neve sonnolenta,
tutte le case ammanta come spettri;
di su, di giรน, di qua, di lร , sโavventa,
scende, risale, impetuosa, lenta,
alle finestre tamburella i vetriโฆTurbina densa in fiocchi di bambagia,
imbianca i tetti ed i selciati lordi,
piomba dai rami curvi, in blocchi sordiโฆ
Nel caminetto crepita la bragiaโฆe lโanima del reduce sโadagia
nella bianca tristezza dei ricordi.
Reduce dallโAmore e dalla Morte
gli hanno mentito le due cose belle!Gli hanno mentito le due cose belle:
Amore non lo volle in sua coorte,
Morte lโilluse fino alle sue porte,
ma ne respinse lโanima ribelle.In braccio ha la compagna: Makakita;
e Makakita trema freddolosa,
stringe il poeta e guarda quella cosa
di lร dai vetri, guarda sbigottita
quella cosa monotona infinita
che tutto avvolge di bianchezza ondosa.Forse essa pensa i boschi dove nacque,
i tamarindi, i cocchi ed i banani,
il fiume e le sorelle quadrumani,
e il gioco favorito che le piacque,
quando in catena pendula sullโacque
stuzzicava le nari dei caimani.
Un mese magico
Con “Dicembre”, Guido Gozzano racconta le sensazioni e gli stati d’animo che l’ultimo mese dell’anno suscita in noi esseri umani.
Un mese freddo, fatto di giornate troppo corte e di gelide nevicate viene qui descritto con delicatezza e leggerezza attraverso l’immagine della neve, fragile, delicata e quasi confortevole.
Cosรฌ รจ il mese di dicembre: delicato, attraverso la sua patina gelida ci penetra il cuore e lo riscalda.
Pur essendo uno dei mesi piรน freddi dell’anno, infatti, esso รจ uno dei piรน “calorosi” per via delle festivitร natalizie, che tradizionalmente riuniscono tutta la famiglia, e per il desiderio di raccoglimento che si crea a causa del clima esterno.
Cosรฌ come il mese di dicembre, anche la poesia di Gozzano vive della magia dei contrasti.
Questa neve bianca, pura, fredda che fiocca sui tetti delle case rendendo l’atmosfera ovattata ci riporta subito al bisogno di raccoglimento e di intimitร con i nostri cari.
Guido Gozzano
Nato a Torino il 19 dicembre del 1883 e scomparso prematuramente il 9 agosto del 1916 a causa di una grave tubercolosi polmonare, Guido Gozzano รจ stato un importante poeta e scrittore italiano.
Autore crepuscolare, Gozzano si รจ avvicinato alla scrittura ispirandosi dapprima a Gabriele DโAnnunzio, poi avvicinandosi alla poetica di Giovanni Pascoli. La passione per le lettere ha accompagnato tutta la sua breve esistenza, sin da quando, iscritto alla facoltร di giurisprudenza, non faceva altro che seguire i corsi di letteratura.
Con le sue opere, Gozzano ci ha lasciato unโimportante ereditร letteraria, in cui la disillusione borghese del Novecento si mescola allโironia, alla nostalgia per un tempo perduto, alla consapevolezza di come il reale sia โTutto e Nienteโ. Giuseppe De Paoli, critico deย La Rassegna Latina,ย parlava in questi termini della poetica di Guido Gozzano:
ยซGozzano รจ il poeta dei viandanti che con lโanima illuminata di ricordi e colma di rimpianti cercano nellโaspre selve della vita quella via che meni a un calmo rifugio di pace e di serenitร [โฆ] poesia di pensiero [โฆ.] nutrita da una sottil vena di pessimismo [โฆ.]. Il verso รจ sempre nobile e robusto e sa piegarsi elegantemente nei piรน diversi e vari atteggiamenti. Il poemettoย Lโamica di Nonna Speranzaย รจ di una grazia e di una leggiadria incomparabili: puรฒ stare alla pari, senza perder nulla nel paragone, coi dolcissimi poemetti di Francis Jammesยป.