La lettera di Carlo Emilio Gadda a Gabriele D’Annunzio
MILANO – Da convinto interventista qual era, Carlo Emilio Gadda allo scoppio della prima guerra mondiale partì come volontario nei reparti territoriali delle truppe alpine, venendo
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Gabriele D’Annunzio, il più amato e odiato scrittore della letteratura italiana, animo poliedrico e lacerato, riuscì a divulgare in Italia lo spirito della modernità, lo spirito del decadentismo. Pur non rinunciando all’interesse iniziale…
Gabriele D’Annunzio è il padre del Decadentismo italiano. Esteta e superuomo, è uno dei poeti che più hanno segnato l’immaginario poetico italiano. Scopri le sue poesie più celebri
La fiducia, il senso di sicurezza, la sincerità. “Stringiti a me” di Gabriele D’Annunzio è un inno all’amore vero, positivo e maturo.
“Il Presepio” è una dolce poesia in cui Gabriele D’Annunzio rievoca la sua infanzia e la calorosa gioia dei festeggiamenti in occasione del Natale.
Inserita nella raccolta poetica “Canto Novo”, la poesia di Gabriele D’Annunzio “Canta la gioia”, è una poesia sulla spensieratezza e la gioia della vita.
In questa poesia “il Vate” manifesta la passione e il desiderio verso la donna amata, distante fisicamente ma vicina, dentro il suo cuore
“Se questo è un uomo”? È di Italo Calvino. Il Muro di Berlino? Caduto nel ‘48. Ecco gli “strafalcioni” della maturità ai tempi del Covid
D’Annunzio “poeta water”, Guernica dipinta da Pablo Escobar… ecco i peggiori strafalcioni commessi dagli studenti agli esami di maturità
Il Vittoriale degli Italiani e Gardaland, entrambi sul Lago di Garda, si sono stretti in una collaborazione per celebrare il Vate attraverso una mostra
Il 4 ottobre Venezia rievoca la figura e il mito della donna che affascinò d’Annunzio e che con le sue follie divenne la musa dei più grandi artisti del tempo: da Boldini a Bakst, da Marinetti a Balla, da Man Ray ad Alberto Martini, da Van Dongen a Romaine Brooks…