Il desiderio di avere vicino a sé la persona amata è al centro della composizione poetica “Ho un desiderio di te stasera” di Gabriele D’Annunzio. In questa poesia “il Vate” manifesta la passione per la donna amata, distante fisicamente ma vicina, dentro il suo cuore.
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Il desiderio della persona amata
I versi iniziano con la manifestazione del “desiderio desolato” del poeta, desolato perché non realizzabile nell’immediato. Una voglia però nova, diversa dal passata, che provoca un tremito “dell’anima” e “dei nervi” come ” i fiori della primavera”, ” le nuvole del cielo” e le “stelle della notte”. Il poeta “gode” delle sensazioni che l’amata provoca dentro di sé, ma allo stesso tempo “soffre” perché non può averla vicino. Per questo, vorrebbe che la la propria amata sia “avvolta” nel suo cuore, nel suo sogno, come una melodia, capace di far tremare “tutte le gocciole del mare”.
La poesia
Ho un desiderio desolato di te stasera. Ahimè stasera e sempre.
Ma stasera il desiderio è di qualità nuova.
È come un tremito infinitamente lungo e tenue.
Sono come un mare in cui tremino tutte le gocciole,
tremano tutte le ali dell’anima,
tremano tutte le fibre dei nervi,
tremano tutti i fiori della primavera
e anche le nuvole del cielo
e anche le stelle della notte
e anche la piccola luna trema.
Trema sui tuoi capelli che sono una schiuma bionda.
Ho la bocca piena delle tue spalle,
che sono ora come un fuoco di neve tiepida disciolta in me.
Godo e soffro.
Ti ho dentro di me e vorrei tuttavia sentirti sopra di me.
Non mi hai lasciato tanta musica partendo.
Stanotte tienimi sul tuo cuore,
avvolgimi nel tuo sogno,
incantami col tuo fiato,
sii sola con me solo.
Oh melodia melodia…
Tremano tutte le gocciole del mare.
Foto di Asad Photo Maldives da Pexels