Sei qui: Home » Fotografia » “Liberate la ragazza dagli occhi verdi”, l’appello di Steve McCurry

“Liberate la ragazza dagli occhi verdi”, l’appello di Steve McCurry

Interviene il celebre fotografo, in Italia per l'inaugurazione di una sua mostra a Napoli, in seguito all'arresto della afgana ritratta da giovane in un suo celebre scatto

MILANO – “Sharbat è una donna semplice, non un’attivista. Non hanno arrestato una fotografia, ma una donna disperata come tanti latri profughi afgani in Pakistan. Farò di tutto per liberarla”. Sono queste le parole di Steve McCurry, intervistato da Michele Smargiassi di Repubblica, in seguito alla notizia dell’arresto di Sharbat Bibi,  la ‘ragazza afghana’ dagli occhi verdi da lui ritratta in uno dei più celebri scatti fotografici, che ha raggiunto la fama mondiale nel 1985 grazie alla rivista National Geographic. La donna è stata arrestata a Peshawar martedì scorso.

L’AIUTO – Steve McCurry, in questi giorni è impegnato in Italia per l’inaugurazione di una sua mostra a Napoli, parla del particolare senso di responsabilità che avverte verso la donna ritratat da giovane nel lontano 1984. “Quando la incontrai per la prima volta, il suo volto mi colpì, ma non avrei mai immaginato che quel ritratto sarebbe diventato un’icona”. Ritrovata nel 2002, McCurry ed il National Geographic si sono impegnati nell’aiutarla. “Sharbat è una donna semplice, vulnerabile. Farò per lei tutto il possibile. Un aiuto finanziario, legale, cercheremo di capire”.

SIMBOLO DI UNA POPOLAZIONE IN DIFFICOLTA’ – Sharbat Gula è diventata un’icona, ma è allo stesso tempo il simbolo di centinaia di migliaia di persone nelle sue stesse condizioni. “Migliaia di profughi afghani in Pakistan vivono in condizioni al limite dell’umanità – prosegue McCurry nell’intervista a Repubblica – Quelle persone non sono famose, nessuno ha mai fatto loro un ritratto, nessuno conosce il loro nome”. L’auspicio del fotografo è, quindi, che questa notizia servisse per ricordare che questo è i ldramam di un popolo intero, non solo di una singola persona.

Photocredits: Vimeo

© Riproduzione Riservata